Formaldeide: armonizzare le norme e gli standard in tutta Europa

Implementare il sistema legislativo europeo e per ogni Paese membro, con una legge che obblighi alla rispondenza dello standard E1 (bassa formaldeide) anche nell’importazione e nel commercio dei pannelli. È l’appello che il presidente di Assopannelli Paolo Fantoni ha rivolto alle istituzioni nel corso della conferenza stampa di ieri a Sicam di Pordenone. Paolo Fantoni è anche presidente della European Panel Federation (EPF) federazione europea che riunisce le associazioni di 25 Paesi e rappresenta oltre 5.000 aziende del Vecchio Continente.

La formaldeide è stata inserita, già nel 2004, nell’elenco delle sostanze cancerogene per l’uomo, come indicato nelle monografie dell’IARC sulla valutazione dei rischi cancerogeni per l’umanità. La formaldeide viene utilizzata nell’industria chimica per mettere a punto differenti composti organici e soprattutto per produrre le resine sintetiche. Ecco perché è possibile rintracciarla anche nei mobili: la sua presenza è frequente nei materiali da costruzione, come i compensati e i truciolari. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce un preciso limite di concentrazione di formaldeide nell’ambiente domestico e nei luoghi pubblici garantito dai cosiddetti pannelli “E1”.

“Pur in mancanza di un’adozione a livello europeo della norma, tutti i produttori italiani – sia di pannelli truciolari che di compensati e listellari – che fanno capo a Epf hanno autodeterminato l’assicurazione dello standard E1, per tutelare i cittadini attraverso l’eccellenza dei pannelli italiani, che investe tradizionalmente su ricerca, innovazione e rinnovo dei macchinari” ha ribadito Fantoni. “Così facendo hanno però offerto il fianco all’importazione selvaggia di quei prodotti che non rispettano vincoli di nessun tipo rispetto agli standard di emissione, subendo concorrenza sleale. Non essendoci l’obbligatorietà di legge, entrano in Europa mobili e pannelli che non rispettano il limite di emissione in formaldeide. Mettendo a rischio la salute dei consumatori, spesso inconsapevoli dei rischi legati all’uso di sostanze chimiche negli arredi provenienti dall’estero”.

L’obiettivo è che tutti gli stati adottino un decreto simile a quello italiano, che impone la circolazione solo di manufatti che rispettino un determinato limite di emissioni di formaldeide (classe E1). Questo tipo di regolamentazione attualmente è in vigore soltanto in otto Paesi in Europa.

Fantoniha anche ricordato le altre priorità portate avanti come Epf, dal consumo dei pannelli in generale nell’edilizia e nella bioedilizia a un’industria sostenibile e sempre più legata alle logiche dell’economia circolare. È stata inoltre dettagliata l’azione di sensibilizzazione dei mercati africani all’uso dei pannelli di legno attraverso l’invito di operatori che possano convogliare sul mercato europeo la crescente domanda di questi Paesi.

 
Formaldeide: armonizzare le norme e gli standard in tutta Europa ultima modifica: 2015-10-15T00:00:00+00:00 da admin