Presentata la prossima Xylexpo

I tratti distintivi della prossima edizione di Xylexpo, in calendario dall’8 al 12 maggio prossimo, sono stati illustrati ai giornalisti di settore arrivati da tutto il mondo per la tradizionale conferenza stampa internazionale organizzata ogni due anni a Milano.

Un buon momento per il settore, come andiamo scrivendo da tempo. Un ottimo scenario nella quale collocare una ottima Xylexpo. E’ quanto emerso dall’incontro con la stampa di settore che ha visto i vertici di Acimall e numerosi ospiti raccontare ai presenti la propria visione, l’impegno, i progetti che si stanno portando avanti per la prossima edizione della biennale milanese che quest’anno compie ben cinquant’anni. 

La prima a prendere la parola è stata Marinella Loddo, direttrice della sede di Milano di Ice che ha ribadito la stretta, forte collaborazione fra la rassegna e l’agenzia del Ministero per lo Sviluppo economico. Dopo di lei è stata la volta di Lorenzo Caprio, presidente di Fiera Milano spa, che ha portato il saluto del grande quartiere fieristico milanese dove fin dalla sua nascita Xylexpo, prima Interbimall, è di casa.

Una fiera che vanta una forte connotazione europea, come ha ribadito il vicepresidente di Eumabois Luigi De Vito che ha preso parte ai lavori a nome del presidente Juergen Koeppel, colpito da un malessere stagionale. De Vito, che ben conosce la materia, ha messo in risalto cosa significhi oggi avere una visione che comprenda tutti i mercati oggi indispensabili per lo sviluppo delle tecnologie per il legno e del mobile, piazze dove il “made in Italy” – definizione che ogni giorno assume sempre più significato e significati – è sempre un valore importante.

LORENZO PRIMULTINI
E’ stato poi il presidente di Acimall e di Xylexpo Lorenzo Primultini ad accompagnare i giornalisti presenti ­– dopo i saluti e i ringraziamenti di rito – in quella che sarà Xylexpo 2018, espressione di “… una lunga storia ­e una intensa tradizione – come ha ricordato – che ha visto una lunghissima stagione di successi e di crescita, una pausa di riflessione negli anni di crisi, e ora una seconda giovinezza. Sì, vi dico subito che siamo molto contenti di come si preannuncia la prossima Xylexpo, perché i dati sono positivi e importanti, ma soprattutto indicano una situazione estremamente chiara”.

Primultini è stato molto chiaro: “… il mercato, sia italiano che internazionale, ha indubbiamente imboccato una strada in discesa. I difficilissimi anni recenti sono stati quasi dimenticati e le opportunità si sono moltiplicate. La nostra biennale, – l’unico evento del settore in Italia, forte anche del patrocinio di Eumabois, e del supporto del Ministero delle Attività produttive e di Cfi-Comitato Fiere Industria di Confindustria – ha una particolarità, ovvero è organizzata da una associazione industriale, Acimall, che è il sindacato degli imprenditori del settore. Una associazione no-profit che ha come proprio obiettivo non il lucro, ma il mettere tutta la propria esperienza e competenza nella definizione di una vera e propria “piazza” dove offerta e domanda possano incontrarsi con successo, un contesto internazionale, una rassegna mondiale dove l’industria italiana giochi sì un ruolo di primo piano, ma al fianco di tutte le più importanti realtà provenienti da moltissimi Paesi del mondo.

La nostra fiera, quindi, non è un fine, ma il mezzo con cui intendiamo offrire il nostro contributo al successo di un comparto industriale che, in ultima analisi, permette ai produttori di mobili, di arredi e di milioni e milioni di beni che nascono dal legno e dai suoi derivati di rendere migliore la vita di chi li utilizza”.

“Cinquant’anni di storia, cinquant’anni di trasformazione, di impegno, di vitalità che ci ha portato a essere la rassegna che nel 2016, l’anno della ultima edizione, ha accolto 441 espositori su poco più di 29mila metri quadrati netti espositivi, visitata da 17.145 operatori (per un totale di oltre 41mila ingressi) di cui il 29,1 per cento stranieri”, ha proseguito Primultini. “L’ultima edizione ha mostrato gli effetti del circolo virtuoso che siamo riusciti ad avviare: tutti ricorderete l’edizione 2012, certamente la meno “brillante” della nostra storia e per molti motivi. Ne abbiamo fatto tesoro, realizzando una fortissima campagna per portare a Milano operatori da tutto il mondo in maggior numero che permise alla edizione 2014 di registrare – grazie anche al ritorno in fiera di alcune realtà leader – una impennata del dato dei visitatori, così da convincere molti espositori che Xylexpo era un “must”. E nel 2016, con la partecipazione di tutti i leader mondiali, le cose andarono molto bene su entrambi i versanti, con ottime statistiche sia sul numero e la qualità degli espositori che degli operatori in visita.

E a maggio in quanti saremo? Siamo decisamente ottimisti, convinti che questo “circolo virtuoso” continuerà a generare positività: la situazione delle adesioni a oggi parlano chiaro e indicano un buon trend. Al 16 gennaio abbiamo infatti perfezionato l’adesione di 300 aziende per una superficie netta complessiva di 30.000 metri quadrati, contro i 29.400 definitivi del 2016.

Un andamento che ci ha convinto ad aprire per tempo un quarto padiglione, come il nostro ufficio stampa vi ha comunicato qualche settimana fa, così da poter soddisfare la crescente domanda di metri quadrati che moltissimi dei nostri espositori hanno manifestato, una tendenza che non vale solo per i grandi gruppi, ma anche per le medie e piccole aziende.

Dunque avremo una diversa organizzazione tematica della fiera, con la presenza dei leader di mercato distribuita nei diversi padiglioni: nel padiglione 1 avremo, dunque, Biesse Group e Barberan, nel padiglione 2 Scm Group, nel padiglione 3 Homag Gorup e Cefla, nel padiglione 4 Weinig e Ima Group. Le divisioni merceologiche del passato sono oramai anacronistiche, dal momento che un sempre più folto gruppo di imprese, oserei dire la quasi totalità, vanta un catalogo estremamente ampio, con cui rivolgersi al piccolo artigiano che lavora il legno come al colosso industriale che trasforma centinaia di pannelli in ogni turno di lavoro: anche in questo Xylexpo ha fatto un passo avanti, creando un “continuum” omogeneo, senza omettere di porre nel dovuto risalto le specificità di alcuni comparti in specifiche aree dei padiglioni”.

Primultini ha poi ricordato la gratuità dell’ingresso per tutti gli oeperatori che si registreranno nel sito www.xylexpo.com, mentre per chi arriverà in fiera senza pre-accredito è previsto un ticket di 15 euro.

Il presidente di Acimall e Xylexpo ha poi annunciato la terza edizione di “Xylexpo Award”, premio all’innovazione che quest’anno vedrà, oltre l’ingresso di una quarta sezione, gli “Utensili”, oltre alle tre consolidate, ovvero “Prima lavorazione e trasformazione del massiccio”, “Lavorazione del pannello” e “Finitura”.

Un’altra iniziativa presentata da Primultini è il ritorno nel padiglione 4 di Xylexpo Arena, una “sala convegni” nel cuore della fiera avviata nel 2010 come “… luogo di confronto, di discussione e di approfondimento e che ospiterà incontri, presentazioni, eventi di cui saranno protagoniste le aziende espositrici che vorranno utilizzare questa opportunità ma anche istituti, centri di ricerca, realtà che hanno qualcosa da dire al nostro mondo”.

Primultini ha poi chiuso il suo intervento ringraziando gli sponsor della giornata, le aziende presenti negli spazi di Palazzo Giureconsulti (Leuco, Salvador, Homag Group, Biesse Group, Leitz, Giardina Group, Weinig, Metal World, Scm Group, Greda, Costa Levigatrici e Finiture) dove si è svolta la conferenza stampa, per avere l’opportunità di incontrare gli oltre quaranta giornalisti e raccontare loro quali saranno le novità che presenteranno a Xylexpo 2018.

DARIO CORBETTA
Ha poi preso la parola Dario Corbetta nella sua duplice veste di direttore della rassegna e di Acimall.

La prima riflessione che vorrei offrirvi – ha esordito Corbetta – riguarda i visitatori, un dato cresciuto nelle ultime tre edizioni (più 7,1 per cento nel 2014, più 14,2 nel 2016) e ci attendiamo che anche quest’anno il trend della crescita a due cifre si confermi. Gli sforzi compiuti per riposizionare Xylexpo, sommati a una stagione decisamente migliore a livello economico, hanno permesso di definire un circolo virtuoso dai contorni precisi: una fiera di qualità, concentrata sulla seconda lavorazione del legno, capace di coinvolgere i “grandi clienti” come tutto il mondo del commercio e della distribuzione a livello mondiale.

I dati ci dicono che siamo la fiera di riferimento per l’Europa negli anni pari: ben il 71 per cento dei visitatori stranieri appartengono al Vecchio Continente, il 20 per cento provengono da Asia e Oceania, il 6 per cento dalle Americhe. Interessante constatare che se guardiamo alla “tipologia” del visitatore notiamo che la categoria più attratta da Xylexpo è il produttore di mobili “da pannello” (il 22,3 per cento contro il 18,7 di quanti utilizzano legno massiccio), seguita a breve distanza (il 19,6 per cento) dal mondo del commercio di macchine e utensili. Ciò significa che il nostro progetto, a cui ho appena accennato, si è realizzato: il “trade” è a Xylexpo, perché la nostra fiera è un importante momento nella vendita di tecnologie soprattutto per quei produttori, come la maggior parte dei costruttori italiani, che non si rivolgono direttamente all’utilizzatore.

Una fiera – in estrema sintesi – che risponde alle attese, tanto è vero che l’indagine indipendente realizzata in occasione della ultima edizione ci ha rivelato che ben l’86 per cento degli espositori si è dichiarato soddisfatto o molto soddisfatto del numero dei visitatori e della qualità dell’evento”.

“Un evento – ha aggiunto Corbetta – che quest’anno compie 50 anni ed è la vetrina di eccellenza per tutti coloro che da un lato vogliono operare sul mercato italiano e dall’altro vogliono confrontare tutte le possibilità che l’offerta tecnologica dei migliori costruttori internazionali propone.

Perché Xyexpo è una fiera di assoluta rilevanza tecnologica. Una fiera di qualità, di contenuti, fortemente votata alla produzione industriale, alle macchine “intelligenti”, capaci di interagire e di sviluppare percorsi produttivi ad alta automazione. Xylexpo è la casa della “fabbrica intelligente”, vorrei dire, forte degli oltre 300 espositori diretti di tecnologie, in gran parte tedeschi e italiani, ovvero le due “culle” delle soluzioni più avanzate per il mondo del legno e dei suoi derivati; certamente l’unico appuntamento a livello mondiale negli anni pari a poter vantare un simile biglietto da visita.

E, come ho già accennato, questa valutazione è pienamente condivisa dal commercio: basti pensare che il maggio milanese vede arrivare nel capoluogo lombardo agenti, rappresentanti, importatori e rivenditori da più di 60 Paesi”.

IL CONTESTO MACROECONOMICO
Corbetta ha poi offerto una ricca serie di dati, perché il contesto economico mondiale inevitabilmente fa sentire i propri effetti su qualsiasi attività, anche su Xylexpo: negli ultimi anni la produzione mondiale sta nuovamente crescendo attorno al 3 per cento annuo, a fronte di una sostanziale stabilità dell’economia europea (più 1,8 per cento nel 2018). Negli ultimi anni cresce anche il prodotto interno lordo italiano, per quanto in leggera flessione nel 2018 (un più 1,2 per cento contro l’1,5 per cento previsto per l’anno appena concluso). Un altro elemento di cui tenere conto è la eterna, fortissima vocazione dell’Italia alla esportazione in tutti i settori dell’industria e dell’economia, a dimostrazione dei contenuti tecnici e tecnologici che le imprese italiane sanno esprimere. Un tessuto fertile, dunque, in una stagione positiva, che si giova degli strumenti varati dal Governo italiano a sostegno degli investimenti in tecnologie avanzate. Agevolazioni prorogate per tutto il 2018, il che significa che Xylexpo si colloca nel cuore di una stagione estremamente favorevole agli investimenti, un elemento che tutti gli espositori delle giornate milanesi sapranno certamente mettere a frutto.

LE TECNOLOGIE PER IL LEGNO
E il direttore di Acimall e Xylexpo ha poi concluso: “Arrivando allo specifico del comparto delle tecnologie del legno vorrei innanzitutto porre in evidenza che il “core business” dell’industria italiana sono certamente la seconda lavorazione del pannello e le tecnologie per la finitura. E’ nella nostra capacità di trasformare risorse di cui non disponiamo che si esprime la genialità dell’imprenditore nazionale, così come nel gusto, nella qualità delle superfici: non a caso siamo il Paese del bello, della qualità, dello stile, di un design nel quale vantiamo un primato che il mondo ci invidia. Una industria ­– quella delle tecnologie per il legno – che in Italia conta 250 imprese di cui 150 associate ad Acimall; 9mila addetti per un fatturato tornato sopra i 2 miliardi di euro, come vedremo fra poco, di cui oltre il 75 per cento destinato alla esportazione.

E’ questo il tessuto economico che si colloca nella offerta mondiale ed europea di tecnologie per il legno, che ci vede insieme alla Germania nelle prime posizioni, rispettivamente con il 31 e il 43 per cento della produzione europea.

Una situazione, almeno per quanto riguarda l’Italia, ulteriormente confortata dai risultati conseguiti nel 2017: i dati pre-consuntivo ci dicono che lo scorso anno l’industria italiana delle macchine per il legno ha raggiunto una produzione pari a 2,29 miliardi di euro, l’11,6 per cento in più rispetto all’anno precedente. Molto bene le esportazioni, che hanno segnato una crescita del 7,1 per cento, con un valore pari a 1,6 miliardi di euro. A proposito di esportazioni vale la pena di sottolineare che i nostri migliori clienti sono gli Stati Uniti (165,5 milioni di euro), seguiti da Germania (105,8 milioni), Polonia (102,4 milioni) e Francia (92,5 milioni).

Crescono del 10 per cento anche le importazioni (199 milioni di euro) ed è forte la dinamica positiva del mercato interno (695 milioni di euro, più 13 per cento sul 2016), in crescita e che si prevede in ulteriore sviluppo nel breve e medio periodo, per i motivi a cui abbiamo già accennato: nel 2016 gli utilizzatori italiani hanno investito 743 milioni di euro, nel 2017 siamo saliti a 894 milioni e prevediamo che nel 2018 ci si possa avvicinare di molto al miliardo. Le nostre previsioni ci dicono che dovremmo attestarci a 983 milioni, il nuovo record dopo i 900 milioni del 2001.

L’Italia conta comunque una quota significativa di importazioni a cui concorrono principalmente la Germania (166 milioni di euro) seguita dalla Cina (68,7 milioni), dall’Austria (13,1 milioni) e dalla Svizzera (10,7 milioni di euro). L’Italia, è bene ricordarlo conta oltre 40mila imprese nella filiera legno-arredo con più di 360mila addetti e un fatturato di 30 miliardi di euro. E’ un cliente particolarmente esigente, che vuole tecnologie efficaci e innovative e ama soprattutto conoscerle in modo approfondito prima di decidere l’acquisto, frequentando quelle occasioni dove è possibile confrontare direttamente tutta l’offerta… come Xylexpo!”.

FEDERICO ROSSI
E’ stato l’intervento di Federico Rossi, professore presso la London South Bank University dove fonda e dirige il DARLAB, a concludere la conferenza stampa: come tradizione, infatti la presentazione di Xylexpo vede sempre un “testimonial” a tratteggiare il tema di riferimento della stagione. Questa volta non poteva non essere il concetto di “Fabbrica Intelligente” visto nella sua completezza, a partire dalla progettazione del singolo prodotto.

 

 

Presentata la prossima Xylexpo ultima modifica: 2018-02-15T09:03:09+00:00 da Luca