Abbiamo ricevuto, e ve lo proponiamo integralmente, il comunicato stampa finale diffuso dagli organizzatori della quarta edizione di Sicam Pordenone.
Si è chiusa con una bella conferma su tutti i fronti la quarta edizione di Sicam a Pordenone: conferma per i visitatori, che anche quest’anno sono stati oltre diciassettemila; per gli espositori, a quota 540; e conferma infine, elemento questo sempre più qualificante, per il tasso di internazionalità del Salone, con operatori arrivati a Pordenone da 94 Paesi del mondo. Inoltre già durante il corso della manifestazione e nelle settimane immediatamente successive sono tante le adesioni arrivate per il 2013, sia da parte di espositori del 2012 sia da parte di aziende che si affacciano per la prima volta a Sicam.
“La crisi continua a mordere, un po’ dovunque – ha rilevato Carlo Giobbi chiudendo la manifestazione di ottobre – ma i dati che abbiamo rilevato e soprattutto il feedback che diversi espositori ci hanno lasciato consentono di trarre una valutazione positiva da questa quarta edizione. Come sempre, i contatti di business in fiera sono stati numerosi per tutti e soprattutto di un livello che è rimasto molto elevato: è un risultato che credo sia doveroso rimarcare”.
In realtà, una prima valutazione sui visitatori registrati fa comprendere come i decision-makers siano quelli che non mancano mai a Sicam: dall’estero gli operatori sono stati oltre il 30% del totale dei visitatori, un chiaro incremento in termini percentuali rispetto alle precedenti edizioni, con la significativa presenza, quest’anno, di numerosi operatori dell’industria del mobile della Russia. “E’ vero – ha confermato in proposito Giobbi – quest’anno i russi si sono visti in gran numero, e si sono rivelati molto attivi: diversi espositori me ne hanno parlato in termini positivi. Quello russo in effetti è un mercato sul quale stiamo lavorando da diverso tempo: e il segnale che abbiamo riscontrato quest’anno ci fa capire che questo lavoro sta finalmente portando i frutti sperati. L’Italia nel 2011 è stato il primo fornitore di mobili in Russia, e credo quindi che occasioni di incontro come Sicam siano fondamentali per consolidare e sviluppare ulteriormente le relazioni di business con quel Paese”. E’ l’intera industria italiana del mobile che sta lavorando bene in Russia; nei primi tre mesi del 2012 quasi tutti i comparti infatti hanno segnato un miglioramento: dalle cucine (24,3%) agli imbottiti (18%), dal complemento d’arredo (17,4%) all’arredo-bagno (+12,4%) i risultati evidenziano come si tratti di un mercato che in questo periodo rappresenta per tanti una concreta ancora di salvezza.
Rientra nella più tipica concezione marketing di Sicam l’apertura verso i mercati promettenti, è un modus operandi attuato sin dall’inizio. Quest’anno lo si è potuto rilevare anche dalla consistente presenza in fiera di aziende provenienti dalla Turchia: l’industria del mobile di quel Paese rappresenta un mercato in crescita, e la Turchia è al centro di un’area che promette sviluppi molto interessanti nei prossimi anni. Interessante è anche considerare l’articolazione presentata dal quadro di provenienza dei visitatori esteri di Sicam 2012: se da un lato infatti i mercati europei hanno continuato a rappresentare oltre il 70% del totale (con Germania e Russia su tutti, seguite a distanza da Francia e Spagna), cresce l’interesse da parte dei mercati asiatici da cui sono stati registrati in visita il 22% degli operatori esteri.
In questo contesto di marcata apertura verso i mercati internazionali, Sicam si è confermata ancora manifestazione imprescindibile anche per il mercato italiano dell’industria del mobile, che pur nelle difficoltà evidenti di questi anni continua a mantenere posizioni che ne attestano la leadership internazionale: circa il 70% degli operatori registrati in visita è italiano. I prodotti dell’arredo-casa, che rappresentano una delle “4 A” dell’eccellenza manifatturiera italiana, continuano ad essere oggi tra i più esportati dal nostro Paese, e l’Italia si colloca nei primi tre posti al mondo tra i Paesi esportatori per tutti i prodotti in cui è suddiviso il settore mobili. “Rimane fondamentale per l’industria italiana del mobile – ha ribadito ancora Carlo Giobbi – poter disporre ogni anno di una manifestazione fieristica nel Paese che possa essere utilizzata come vettore delle innovazioni e del design che le nostre imprese sanno esprimere: perché sono questi gli assets sui quali si gioca la loro competitività sui mercati internazionali, e solo una vetrina a forte connotazione internazionale è in grado di assicurare la necessaria visibilità e le conseguenti relazioni di business. Questa vetrina si chiama Sicam, e oggi più che mai è a disposizione del “made in Italy” per spingerlo in Italia e nel mondo al livello che gli compete”.
Inoltre, da un’indagine è emerso in maniera molto chiara il desiderio di una rilevante maggioranza degli espositori di modificare le giornate di svolgimento della rassegna. Non più dunque da mercoledì a sabato, come storicamente Sicam si è sempre presentata al mondo dell’industria del mobile: ora i partecipanti indicano nel periodo martedì – venerdì la durata più indicata in funzione delle loro esigenze operative. E così le nuove date che l’Organizzatore comunica per l’edizione 2013 di Sicam a Pordenone sono quelle del martedì 15 ottobre quale giorno di inizio e venerdì 18 ottobre quale giorno di chiusura.
Sicam 2012: si tirano le somme
ultima modifica: 2012-11-13T00:00:00+00:00
da