L’ultimo “Cefla Live” ha fatto da cornice alla presentazione dei risultati della prestigiosa collaborazione fra Cefla Group e il colosso tedesco Henkel per ottenere pannelli “high gloss”.
L’obiettivo, se non abbiamo preso fischi per fiaschi, è chiaro: fare in modo che superfici di non eccelsa qualità possano essere “finite”, verniciate con ottimi risultati. In altre parole prendere un pannello del peggiore truciolare, fare una qualche magia sui drammaticamente “discontinui” bordi e sulle non sempre ben levigate, calibrate e omogenee facciate per far sì che alla fine il tutto appaia come la più bella superficie mai vista.
Una magia nella quale Cefla ha già dato ottime dimostrazioni di sé con la tecnologia “Inert coating”, di cui abbiamo già avuto modo di parlare diverse volte dalle colonne di Xylon.
Questa volta abbiamo potuto vedere un ulteriore sviluppo, ovvero il “fusion coating”, un nuovo procedimento che consente di fare altri passi avanti in questa direzione, grazie anche alla partnership con un colosso come il gruppo tedesco Henkel, con la Divisione adesivi, per essere più precisi…
Diciamo che, in soldoni, con un velo di colla termofusibile e un passaggio di “inert coating” è possibile avere una ottima finitura con un processo decisamente meno energivoro rispetto ad altre procedure, con una quantità di materiale da applicare decisamente inferiore, in tempi brevi e con costi più bassi. Un processo anche più “eco”…
Sembra troppo bello per essere vero e invece, da quanto abbiamo visto e sentito, è proprio così.
IL QUARTO “CEFLA LIVE”
Ora che vi abbiamo anticipato che cosa c’era sotto i riflettori facciamo un passo indietro e regaliamoci un pizzico di cronaca. La quarta edizione del “Cefla Live”, la “giornata aperta” organizzata da Finishing Group della cooperativa imolese, è andata proprio bene. Il fiammante “Tech Lab” di Cefla ha visto arrivare 660 visitatori fra il 17 e il 19 ottobre, più del doppio rispetto all’edizione 2012. Di questi ben l’80 per cento giunti a Imola da oltreconfine, ulteriore conferma non solo che l’export è la nostra vocazione e la più importante opportunità per le nostre imprese, ma anche che quando si parla di finitura Cefla è in cima alla classifica, in qualsiasi parte del mondo ci sia bisogno di verniciare un vetro, un mobile, un materiale composito.
“In questi anni il Cefla Live è cresciuto molto – ha affermato Alberto Maestri Sales Manager Cefla Finishing Group – ma la nostra filosofia non è mai cambiata: proporre ai nostri clienti soluzioni tecnologicamente innovative, che rispondano alle loro esigenze e al loro modo di lavorare, comprendendone i reali bisogni, garantendo loro la possibilità di scegliere “cosa fare”, ma soprattutto, “come fare” per aprire nuovi mercati. Questo significa ribadire la nostra vocazione all’innovazione continua, alla progettazione e realizzazione di macchine e impianti, che consentano ai nostri clienti di poter essere maggiormente competitivi”.
Tante le macchine esposte e perfettamente funzionanti, a disposizione degli utenti che volevano toccare con mano le possibilità offerte da ciascuna. Soluzioni per la spruzzatura oscillante (“Easy”, “Mito” e “Prima”), per cicli di verniciatura con prodotti all’acqua “iBotic” e “Aquadry”, macchine e linee per la verniciatura del vetro, del parquet, dei profili e delle finestre con “iGiotto”, dei bordi sulla “Smartedge”.
Anche in questa edizione del Cefla Live una buona fetta dell’attenzione dei visitatori è andata alla stampa digitale. Non è proprio una novità dell’ultima ora in casa Cefla, ma è certamente una proposta recente, a cui un crescente numero di utilizzatori guarda con crescente interesse e, soprattutto, capace di garantire risultati tali da farsi notare ad ogni occasione. Molti – e noi fra questi – si sono fermati a vedere di cosa è capace, di cosa sia possibile fare e di come l’impiego della “Pixart Plot” permetta una grande versatilità di decorazione, offrendo la possibilità di stampare qualsiasi decoro o immagine su ante lisce o bugnate senza alcun problema. L’unico limite è la fantasia: che su un’anta della propria cucina nuova si voglia una foto del matrimonio, che si preferisca un armadio con un Topolino alto due metri o che si pensi a soluzioni meno fantasiose e più “industry” la risposta è sempre perfetta. La massima personalizzazione e l’originalità alla massima potenza.
Non vi è dubbio che “Cefla Live”, come recita il comunicato finale del gruppo imolese “… è diventato un importante appuntamento per tutta la filiera produttiva del settore finishing, dove i principali attori del mercato, includendo produttori di vernici italiani e stranieri, produttori di colla, fornitori di accessori di spruzzatura, carte abrasive, mole, nastri e controllo qualità, forniscono dimostrazioni pratiche e consulenze a 360 gradi ai clienti Cefla, dando così un vantaggio oggettivo a tutti i visitatori”.
FUSION COATING
Ma torniamo a parlare della vera novità di questa edizione della open house, ovvero il “Fusion coating”. Un processo, come abbiamo già ricordato, presentato in partnership con Henkel e che unisce due tecnologie innovative: il “Uv hotmelt coating” by Henkel e l’“Inert Coating” by Sorbini che, insieme, assicurano la perfetta adesione e planarità su pannelli in melaminico colorato e decorato, per finiture sia lucide che opache.
Una tecnologia perfettamente applicabile sia su pannelli in mdf che sui più rustici ed ostici pannelli in truciolare, su pannelli da avviare alla sezionatura ma anche su singoli elementi già sezionati e bordati. Il che significa che all’utilizzatore è permesso fare ciò che vuole, inserire la linea come e dove preferisce, adattando il “fusion coating” alla propria organizzazione del lavoro con la massima libertà.
Durante il “Cefla Live” se ne è parlato molto, grazie alla presenza di tecnici sia di Cefla che di Henkel, e grande è stata l’attenzione da parte dei potenziali utilizzatori durante seminari e i numerosi test effettuati nell’impianto predisposto per il “fusion coating” e ora a disposizione di chi voglia effettuare delle prove sulla propria produzione.
Ma come funziona? Ce lo ha spiegato Andrea Luca Guiduzzi: “In pochissime parole possiamo dire che l’adesivo hotmelt Uv formulato da Henkel crea sul pannello uno strato flessibile con un’unica applicazione, diminuendo così il numero di strati di vernice necessari rispetto ai processi convenzionali. E le caratteristiche di questo adesivo sono tali da permettere anche di ridurre le crepe dovute alle normali modifiche dimensionali del truciolare, oltre a consentire il taglio dei pannelli alla fine dell’intero processo”.
ANDREAS KANZ
E Andreas Kanz, Business development manager Adhesive Technologies per il legno e la costruzione, ha aggiunto una frase che ci è parsa particolarmente azzeccata: “Il mercato chiede continuamente nuove soluzioni, cose più belle, di maggior qualità e con un costo più basso. Noi siamo produttori di adesivi, siamo un grande gruppo che fa moltissima ricerca. Dobbiamo dare delle risposte concrete”.
Affrontando la questione in termini più tecnici Kanz ci ha spiegato che l’adesivo hotmel “Technomelt Chs 370”, polimerizzante ai raggi Uv, applicato direttamente sui pannelli nobilitati agisce come primer per uno o più rivestimenti successivi di smalto, così da permettere di ottenere un effetto finale “high gloss” grazie alla sua ottima adesione sulla melammina, alla flessibilità e all’immediata compatibilità con gli smalti Uv.
“Insieme a Cefla – ha proseguito Kanz – abbiamo messo a punto un processo che ci permette di superare le tecnologie convenzionali per realizzare pannelli “high gloss”: l’applicazione di un laminato con pellicola high gloss su pannelli “base legno” è molto costosa, senza dimenticare quanto l’impiego di vernici e smalti su pannelli nobilitati sia problematico, dal momento che i primer utilizzati fino ad oggi offrono una scarsa aderenza alla melammina e non sono flessibili quanto gli adesivi hotmelt polimerizzanti ai raggi Uv”.
L’adesivo “Technomelt Chs 370 Uv” non contiene composti organici volatili e viene applicato a rullo con temperature di lavorazione comprese fra i 90 e i 100 °C, cosa che rende il processo “interessante” anche dal punto di vista energetico. I costi si riducono ulteriormente grazie al fatto che l’adesivo Uv si “asciuga” immediatamente e il pezzo può passare direttamente al processo successivo.
ANDREA LUCA GUIDUZZI
“Abbiamo sviluppato una nuova tecnologia che, ne siamo sicuri, interesserà un gran numero di imprese che operano nel nostro settore”, ha poi proseguito Andrea Luca Guiduzzi. “D’altra parte quasi sempre le buone idee nascono dal confronto, dalla collaborazione: lo scambio di opinioni e di esperienze fra Cefla ed Henkel ha portato a quello che, di fatto, è un nuovo sviluppo della tecnologia “inert coating” utilizzata con un particolare adesivo hotmelt Uv.
Presentiamo una tecnologia che offre risultati di ottima qualità, perfetta sia per chi vuole ottenere finiture di particolare brillantezza anche su prodotti “economici”, su pannelli melamminici o rivestiti in carta, che per quanti vogliono un lucido brillante di qualità. Flessibilità di impiego e risultati ottimali che si possono ottenere con un investimento contenuto e una tecnologia decisamente semplice”.
Si parte da un pannello laminato con melammina sul quale viene applicato a rullo l’adesivo Henkel. Una levigatura intermedia, se serve, e un passaggio di “inert coating” prima della applicazione della finitura finale. Il gioco è fatto, pulito e veloce, grazie anche agli Uv.
“Il risultato è stabile, semplice e veloce da raggiungere, con la garanzia di una qualità finale ottimale e un aggrappaggio senza problemi”, precisa Guiduzzi. “Una linea “corta”, una trentina di metri contro gli 80 o 100 imposti da altre tecnologie, che richiede meno spazio e meno energia perché abbiamo sviluppato un forno Uv ad alte prestazioni che riesce a fare ciò che prima ne richiedeva due.
Aggiungo che in tutti i nostri test non abbiamo mai riscontrato fenomeni di ingiallimento, senza tralasciare che possiamo lavorare su pannelli già bordati e partendo da qualsiasi tipo di melammina”.
Riassumendo, come ci hanno spiegato a Imola, si parla di una riduzione del 40 per cento di materiale, di tempi di asciugatura più rapidi, di maggiore stabilità del film di rivestimento, della eccellente uniformità dello spessore del pannello finito, che significa una levigatura “zero problemi”. Guiduzzi è stato molto esplicito a proposito di costi: il processo tradizionale richiede 270 grammi di materiali per un costo medio di 1,9 euro al metro quadrato. Il “fusion coating” richiede 20 grammi di Technomelt, 60 di “inert coating”, 45 grammi di “top coat”, ovvero 1,2 euro al metro quadrato, con una produttività del 50 per cento in più. Che altro c’è da aggiungere?
“Fusion coating”, la novità
di Cefla Group ed Henkel
ultima modifica: 2014-01-02T00:00:00+00:00
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