Venticinque anni fa, era il maggio dell’89, apriva a Cinisello Balsamo il primo Ikea in Italia. Un quarto di secolo dopo, ecco il ventesimo punto vendita e il compleanno è stato (degnamente) festeggiato mercoledì scorso, con una giornata al Teatro Litta. Una giornata molto intensa, aperta da Philippa Lagerback che, in qualità di matrigna consanguinea ha simpaticamente elencato i molti punti di contatto fra Italia e Svezia. L’ad di Ikea Italia, Lars Petersson, ha fatto poi una altrettanto simpatica escursione lungo i 25 anni di attività, partiti dal “consiglio” di “esperti svedesi” che consigliavano caldamente di non cercare nemmeno di arrivare sul mercato italiano. Un inizio auto ironico, seguito dal dibattito moderato da Marina Carrara che ha visto coinvolti Boeri, Mendini, Enrico Morfeo (storico del design) e l’immarcescibile Valerio di Bussolo, ormai giunto al ruolo di corporate pr manager di Ikea Italia. Un po’ stancamente, anche se lucidamente, A.Mendini ha sottolineato “l’invenzione dello spezzettamento del mobile” (da cui l’auto-costruzione e i costi tagliati), Boeri “la democraticità di Ikea raggiunta su di un punto di equilibrio fra il serial e l’estetica” (il prezzo conta, ma non è tutto) cui va aggiunta “la partecipazione dell’acquirente”, con domanda finale: come sarà l’Ikea 2.0? Morfeo ha invece sottolineato il ruolo del “catalogo Ikea, come dispensatore di sogni/visioni/panorami”, mentre la Carrara ha parlato (anche) da mamma ricordando l’introduzione dei fasciatoi e delle mitiche “pallestre” in cui lasciare i bambini, ora in uso comune più o meno dappertutto. Valerio ha risposto alla domanda Ikea 2.0 dicendo che le ultime due aperture hanno tenuto conto delle “specificità territoriali”, non imponendo nessun lay out pre definito. Il tutto, in diretta tweet, con sala (quasi) piena.
Il compleanno di Ikea
Il compleanno di Ikea
ultima modifica: 2014-05-26T00:00:00+00:00
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