Un successo la prima open house di Working Process "Ecm14"

Una open house diversa, un “viaggio ideale” in una impresa che negli ultimi tempi ha dato una decisa accelerata ai propri progetti. Tanti i messaggi lanciati da Working Process di Rivergaro nelle cinque giornate di “porte aperte”, dal 24 al 29 novembre scorso. Un’azienda giovane, nata “solo” nel 2000, che si è conquistata un posto al sole per i concetti assolutamente innovativi applicati alle tecnologie che propone al mondo della produzione di serramenti.
Oltre 500 le persone che hanno partecipato all’open house, moltissime arrivate dall’estero: clienti innanzitutto, ma anche giornalisti, autorità, stakeholders, rivenditori, agenti, partner e fornitori. Tutti coinvolti in egual misura, tutti chiamati a “fare squadra”, a lavorare insieme per “comunicare in modo corretto” (come amano dire in Working Process) l’azienda, i suoi valori, i suoi punti di forza.
Working Process è un’azienda con la testa grossa e il corpo piccolo, un modo per dire che oggi bisogna pensare in grande, porsi obiettivi ambiziosi mantenendosi snelli, agili, capaci di muoversi molto velocemente per essere sempre pronti a trovare e dare risposte corrette. “Con questa open house abbiamo raggiunto il risultato per noi più importante – ha commentato Stefano Schegginetti, Chief Financial Officer di Working Process – ovvero, poter accogliere nella nostra sede clienti che mai avremmo pensato di riuscire a raggiungere. Li abbiamo incontrati, abbiamo mostrato loro chi siamo e, come accade quando abbiamo l’opportunità di conoscere meglio i nostri interlocutori, abbiamo ricevuto significative dimostrazioni di concreto interesse”.
Stiamo creando una società cash-flow oriented, organizzata per funzioni “fluide”, rivolta alla salvaguardia e alla crescita delle proprie conoscenze, dedicata alla Ricerca e sviluppo ad alti livelli, motivata alla comunicazione interna ed esterna, attenta allo sviluppo di strategie di crescita sostenibili. Il tutto gestito con un sistema informativo di ultimissima generazione”, ha aggiunto Schegginetti. “Quest’ultimo ci risulta facile da gestire in quanto non si deve dimenticare che noi facciamo “Meccatronica” (elettronica applicata alla meccanica): progettiamo, sviluppiamo, ampliamo, con nostri tecnici di elevata professionalità, sia la parte meccanica dei nostri macchinari che la parte informatica, logica e supervisori compresi”.
 
Oggi Working Process conta su 60 addetti e un fatturato di 12 milioni di euro, il 95 per cento grazie alla esportazione. L’”Exclusive Customers’ Meeting” 2014 ha permesso anche di mostrare la nuova sede dell’azienda, un grande, moderno capannone di 10mila metri quadrati su 90mila di terreno, portato in dote dalla acquisizione di Cml Machinery, altra nota realtà nel campo della soluzioni per l’industria del serramento. Da poco meno di un anno, infatti, Working Process ha acquisito la “collega”, creando una entità forte, con una gamma di soluzioni complete. Ma soprattutto unendo competenze specifiche importanti, un bagaglio di conoscenze e di esperienza che si fonda sulle oltre 250 macchine, a firma Working Process e Cml, oggi attive in tutto il mondo; un chiaro esempio delle scelte strategiche di una azienda che intende adeguare progressivamente le proprie strutture industriali alle strategie e ai progetti per il futuro.
 
Dal gennaio di quest’anno Working Process si fonda su una compagine societaria nuova, di cui fanno parte, oltre a Stefano Schegginetti e Massimo Schiavetta (soci maggioritari), Francesco Rimonti (già socio di Cml), il distributore/agente norvegese Jan Arild Haakon Lied e Ambrogio Delachi, past president di Acimall (Associazione costruttori italiani macchine e accessori lavorazione legno), presidente di Eumabois (la federazione europea che riunisce tredici associazioni nazionali di costruttori di tecnologia per il legno) e ora presidente anche di Working Process.
 
Diego Ramacci, direttore commerciale HCL High Capacity Lines, ha raccontato ai presenti l’operazione straordinaria portata a termine alla fine del 2013, ovvero la già ricordata acquisizione dell’azienda e del marchio CML Machinery, attiva dal 1983, con tutto il suo importante contenuto di conoscenza e tecnologia nelle linee ad alta capacità produttiva. “Una realtà che, come molte altre, si è trovata coinvolta nelle difficoltà di una grave crisi generale che ha toccato particolarmente il settore immobiliare. Un momento di debolezza – ha aggiunto Ramacci – che ha dato però origine a una istintiva e forte reazione che – irrobustita dalla convinzione di non doversi mai arrendere, dalla volontà di salvaguardare posti di lavoro, di tutelare tecnologie di elevato livello ed un know-how sviluppato in oltre trent’anni di attività – ha portato all’individuazione di una opportunità: l’unione di due aziende. Cosa che oggi ci permette di affermare che abbiamo creato la gamma di prodotti più completa, performante e flessibile oggi reperibile sul mercato degli impianti per la produzione di serramenti”.
 
E i primi risultati dell’operazione sono stati illustrati proprio durante “Ecm 14”, con una presentazione in anteprima della nuovissima, rivoluzionaria linea ad altissima efficienza, flessibilità e capacità produttiva nata dalla fusione delle esperienze Working Process e Cml, disponibile già dal 2015.
Accanto a questo progetto una completa gamma di soluzioni: dal centro di lavoro a due portali “Logos Life Evo 2240 BB” per la produzione di porte e finestre di qualsiasi forma con scarico automatico e sistema di impregnazione, ai due centri a tre portali “Logos Life Evo 3445” e “Logos Life Evo 3445 Imml”, assolutamente versatili: il primo dotato di carico e scarico sovrapposto automatico, il secondo con il sistema di carico “IMML” (magazzino di carico intelligente, multi livello che assicura la costante alimentazione del centro di lavoro). Molte le dimostrazioni delle capacità dell’ammiraglia di casa Working Process, il centro di lavoro a quattro portali “Logos Life Evo 4652 Luml” per produrre porte e finestre standard e speciali con una elevata produttività, grazie anche al potente sistema di carico e scarico automatico a multi livelli “Luml”.
 
“Noi proponiamo ai nostri interlocutori una partnership, un viaggio che durerà molti anni”, ha commentato Massimo Schiavetta, direttore commerciale Fms (Flexible machining system) e responsabile Ricerca e sviluppo. “Oggi vogliamo cominciare una stagione nuova, presentarci a quella parte del mercato che ancora non ci conosce o che ci vede come un sogno proibito. Non è così: proponiamo qualcosa come 18 modelli di macchina in più di 90 possibili configurazioni, dalla più semplice alla più veloce ed efficace, organizzate in quattro linee di prodotto. Una offerta completa, di alto profilo tecnologico, modulabile sulle esigenze e sulle scelte di investimento di ciascuna impresa, ma sempre con una qualità senza compromessi. Le nostre soluzioni rendono obsoleto tutto quello che è stato prodotto fino ad oggi, aprendo innanzi a noi un enorme mercato”.
Sappiamo – ha proseguito Schiavetta – che un investimento in tecnologie come le nostre saranno il cuore di una azienda per i prossimi 10, 15 anni. Noi abbiamo scelto di fare una proposta diversa, nostra. In un mercato maturo proponiamo macchine a loro modo rivoluzionarie, capaci di coniugare davvero termini apparentemente opposti come flessibilità e produttività. Ma non siamo solo tecnologia: in primo luogo abbiamo una strategia molto chiara, siamo passione, siamo convinzione, siamo al fianco di chi deve investire con le nostre capacità, con le nostre scelte, con le nostre responsabilità e la nostra visione. D’altra parte l’80 per cento delle aziende interessate a investire in tecnologie per il serramento con cui riusciamo a entrare in contatto alla fine scelgono di diventare nostre clienti. E questo primo “Ecm” ci ha dato la grande opportunità di raccontare tutto questo a tutti i nostri partner”.
 
All’evento non hanno voluto mancare numerose personalità e autorità in rappresentanza della società civile, politica ed economica, presenze che hanno ribadito il forte legame fra l’impresa e il territorio. Alla giornata inaugurale hanno partecipato, fra gli altri, il Sindaco di Piacenza Paolo Dosi, il vice sindaco e assessore allo Sviluppo economico Francesco Timpano, il sindaco di Rivergaro e presidente Confapi Cristian Camisa e il direttore Confapi Andrea Paparo, oltre a esponenti di banche e istituzioni del territorio.
 
Un evento che è l’inizio di una stagione nuova per Working Process; il pay off dell’evento, “Il tuo viaggio inizia da qui”, vale e varrà per tutti coloro che hanno scelto di essere protagonisti di “Ecm 2104”

Un successo la prima open house di Working Process "Ecm14" ultima modifica: 2014-12-15T00:00:00+00:00 da admin