E’ un brutto giorno per Catas: ieri mattina alle sei ha preso fuoco uno dei laboratori dell’istituto di prove e analisi per il mobile e l’arredo della sede di San Giovanni al Natisone. La struttura, le macchine per le prove e tutto il contenuto dell’edificio è andato completamente distrutto, con danni per milioni di euro.
“Siamo friulani e abbiamo imparato a non fermarci davanti ad alcuna disgrazia”, ha commentato Andrea Giavon, direttore del centro di ricerca, accorso sul luogo del disastro con tutto il team Catas. “Stiamo scegliendo un capannone da affittare al più presto e ordinato alcune delle macchine che ci servono più urgentemente, perché vogliamo riaprire prestissimo e continuare a dare ai nostri clienti il servizio che si aspettano da noi”.
Nei prossimi giorni, nonostante le festività natalizie, al Catas si lavorerà intensamente perché tutto torni come prima nel più breve tempo possibile. E’ il messaggio che un commosso Angelo Speranza, fondatore e amministratore delegato dell’istituto, ha lanciato – appena terminata l’emergenza – a tutti i dipendenti e collaboratori del Catas che ha voluto riunire a poca distanza dal rogo del “laboratorio mobili”. Un messaggio forte, l’invito a voler guardare “… a quanto è necessario fare presto perché tutto torni come prima, anche meglio di prima!”