Raute chiude lo stabilimento produttivo di Changzhou

Raute Corporation ha annunciato la chiusura del proprio impianto produttivo a Changzhou, in Cina, nell’ambito di un più ampio piano di riorganizzazione della rete produttiva globale. La decisione è motivata dalla debole domanda sul mercato cinese, che ha compromesso la redditività dello stabilimento, e dalla volontà strategica dell’azienda di ottimizzare le risorse produttive, aumentare la flessibilità e rafforzare la competitività in un contesto di mercato in evoluzione.

La chiusura comporterà oneri straordinari per un valore stimato di 3,8 milioni di euro, legati a svalutazioni e accantonamenti. L’operazione consentirà una riduzione dei costi fissi pari a circa 2 milioni di euro l’anno.

Lo stabilimento di Changzhou era dedicato alla produzione della linea “R3”, la gamma tecnologicamente più accessibile tra quelle offerte da Raute. Tuttavia, la domanda interna in Cina non si è sviluppata come previsto, spostandosi verso soluzioni ancora più semplici e a basso costo, ambito in cui Raute non intende investire in termini di sviluppo prodotto.

La chiusura dello stabilimento coinvolgerà circa 40 dipendenti di Raute (Changzhou) Machinery. L’azienda ha tuttavia assicurato che i rapporti di lavoro saranno gestiti in modo ordinato e trasparente, avviando da subito un confronto diretto con i dipendenti.

Abbiamo valutato con attenzione il ruolo e le prospettive dello stabilimento di Changzhou”, ha dichiarato Mika Saariaho, presidente e ceo di Raute. “Per garantire la competitività del nostro business, dobbiamo adeguarci alle condizioni di mercato, e ciò comporta, purtroppo, la chiusura di un’unità non più sostenibile. Continueremo a offrire soluzioni “R3”, “R5” e “R7” anche sul mercato cinese, ma la produzione della linea “R3″ sarà trasferita e riorganizzata all’interno della nostra rete produttiva globale”.

Raute chiude lo stabilimento produttivo di Changzhou ultima modifica: 2025-06-09T11:27:40+00:00 da Francesco Inverso