Un albero al centro della casa firmata Rubner Haus

Un albero che affonda le radici nell’abitazione e si apre verso il cielo. Intorno, un involucro in legno che respira, cattura il sole e protegge dalla calura. È questo il cuore poetico e insieme tecnico di Villa ai Filari, la residenza firmata Rubner Haus su progetto dell’architetto Daniele Macor di Corilum – Collective Brain Studio, vincitore del Premio del Pubblico ai CasaClima Awards 2025.

Un premio che, tra oltre 1.500 edifici certificati CasaClima nel 2024, celebra non solo un progetto di eccellenza architettonica e ambientale, ma anche una visione dell’abitare contemporaneo: sensibile al contesto, innovativa, radicata nei materiali naturali e nelle forme archetipiche del paesaggio prealpino. La cerimonia si è svolta lo scorso 26 settembre a Bolzano, nella cornice della storica Cantina, alla presenza di progettisti, istituzioni e attori della transizione energetica. A conquistare il pubblico è stata la capacità di Villa ai Filari di mettere in relazione architettura, natura e benessere, costruendo un linguaggio sostenibile che guarda al futuro senza dimenticare la memoria del luogo.

UN’ARCHITETTURA CHE INTERPRETA IL PAESAGGIO
Siamo a Limana (BL), nel cuore verde delle prealpi venete, tra filari di Prosecco ordinati come righe di un antico racconto e la cornice imponente delle vette dolomitiche. Qui, su un lotto agricolo un tempo occupato da un rustico rimaneggiato nel tempo, sorge oggi una villa di circa 270 m², costruita interamente in legno con struttura a telaio.

Il progetto nasce dal desiderio dei committenti di abitare il paesaggio, non solo guardarlo. “I clienti volevano una casa che portasse dentro di sé la luce, la natura e le viste di quel luogo straordinario,” racconta l’architetto Daniele Macor. “Ma desideravano anche un’abitazione sana, altamente efficiente e rispettosa dell’ambiente.”

Da questi presupposti nasce un edificio che rilegge la forma archetipica delle case montane in chiave contemporanea. Un prisma semplice ma sfaccettato, con coperture asimmetriche studiate per ottimizzare l’esposizione solare e valorizzare al contempo le viste sulle Dolomiti a nord. Un corpo compatto e allo stesso tempo dinamico, che si apre al paesaggio con grandi vetrate e si protende verso i vigneti con un portico a doppia altezza.

L’ALBERO, IL CUORE DELLA CASA
Elemento centrale, tanto simbolico quanto funzionale, è un albero piantato nel cuore dell’edificio, attorno al quale ruotano gli spazi principali. Non è solo un gesto poetico, ma una vera strategia bioclimatica: le sue fronde ombreggiano le vetrate nei mesi estivi e, perdendo le foglie d’inverno, permettono ai raggi del sole di penetrare e riscaldare naturalmente gli interni.

Abbiamo voluto che la natura entrasse dentro la casa, non solo come vista, ma come presenza viva, attiva, mutevole,” continua l’architetto Macor. “L’albero crea ombra, poesia e memoria. È un segno identitario che unisce architettura e paesaggio, tradizione e innovazione.”

La pianta è visibile da ogni ambiente importante della casa: dalla zona giorno a doppia altezza con cucina e pranzo, dallo studio soppalcato fino alle camere del piano superiore. La scala scenografica che si arrampica accanto all’albero guida il passaggio dal piano terra – in gres porcellanato a grande formato che prosegue all’esterno – al sottotetto, completamente rivestito in legno di rovere, caldo e accogliente.

MATERIA, ENERGIA, SOSTENIBILITÀ
Dal punto di vista costruttivo e impiantistico, Villa ai Filari rappresenta un esempio maturo di architettura sostenibile e ad alte prestazioni. La struttura in legno a telaio è isolata con fibra di legno e sughero, mentre le finestre in legno-alluminio offrono ottima tenuta termica all’aria. La copertura asimmetrica ospita pannelli fotovoltaici integrati, orientati in modo da massimizzare la produzione. L’energia viene stoccata in batterie e utilizzata per alimentare una pompa di calore aria-acqua, la ventilazione meccanica controllata, la produzione di acqua calda sanitaria e le colonnine per veicoli elettrici.

La casa è totalmente elettrica, a zero emissioni in loco, progettata per rispondere già oggi agli obiettivi della direttiva europea EPBD IV – Case Green,” spiega Macor. “Ogni scelta – dalle falde alla posizione delle aperture – è stata guidata da simulazioni solari e ottimizzazione energetica. Nulla è lasciato al caso.”

La classe CasaClima A testimonia l’elevato livello di performance sia dell’involucro sia degli impianti, mentre la disassemblabilità dei componenti garantisce ciclo di vita circolare e reversibilità. I materiali scelti – lamiera scura, intonaco, legno a vista – evocano con discrezione i codici dell’edilizia alpina, con una grammatica contemporanea e rigorosa.

UN RACCONTO DI FUTURO RADICATO NELLA TERRA
Villa ai Filari non è solo un progetto premiato, ma un racconto architettonico che intreccia forma, funzione e senso del luogo. Un gesto discreto e potente, capace di abitare la complessità con leggerezza e di coniugare comfort, bellezza e responsabilità ambientale.

Con Villa ai Filari, Rubner Haus conferma la propria capacità di coniugare saper fare costruttivo, attenzione al contesto e cultura della sostenibilità. Un approccio maturato in decenni di esperienza nell’edilizia in legno, che oggi si traduce in soluzioni su misura pensate per rispondere alle esigenze delle persone e dei luoghi in cui abitano.

Un albero al centro della casa firmata Rubner Haus ultima modifica: 2025-10-21T13:00:52+00:00 da Francesco Inverso