FederlegnoArredo, la Federazione italiana che riunisce le industrie del legno, del sughero, del mobile e dell’arredamento, conferma la sua attenzione ai temi dell’ambiente e della sostenibilità presentando a Sicam i risultati del progetto di mappatura energetico-ambientale promosso da Asdi, Agenzia per lo Sviluppo del Distretto Industriale del Mobile Livenza con l’obiettivo di incrementare la competitività delle aziende a partire da una migliore gestione della componente energetica.
Il progetto, partito nel settembre 2010 ha coinvolto un ampio numero di aziende aderenti al Distretto Industriale del Mobile di Livenza, si è sviluppato in diverse fasi: dall’analisi dei fabbisogni energetici, alla progettazione degli strumenti, dalla rilevazione estensiva alla creazione di un database per arrivare all’elaborazione di proposte operative e di riproducibilità. L’indagine è stata arricchita da 40 audit ambientali e 20 audit energetici per delineare una mappatura degli approvvigionamenti energetici aziendali.
Dalla fase di rilevazione diffusa, alla quale hanno partecipato 89 aziende, è emerso che i costi energetici dipendono in larga misura dai processi produttivi aziendali, e decrescono al crescere del fatturato. È stato inoltre rilevato che le aziende di dimensioni minori hanno una incidenza dei costi energetici più elevata rispetto alle realtà più grandi. La fonte energetica di approvvigionamento che incide maggiormente sui costi delle realtà analizzate è l’energia elettrica, con un costo energetico pari all’88 per cento, mentre gas naturale e olio combustibile si dividono a pari merito il restante 12 per cento, in quanto l’energia termica, per le aziende del campione, viene spesso ottenuta anche con la combustione degli scarti di legno.
Rispetto alle 20 aziende intervistate, sono statiindividuati 32 possibili interventi sui servizi generali che potrebbero incidere sulla riduzione dei consumi. L’installazione di inverter sui sistemi di ventilazione e aspirazione e sui compressori, la sostituzione dei sistemi illuminanti con lampade a Led o la posa di sensori di luminosità sono solo alcuni degli accorgimenti che potrebbero significare per queste 20 aziende un risparmio energetico complessivo di 2.860.000kWh, pari a un risparmio economico di 436mila euro l’anno con un investimento di 1.870.000 euro, il che significa un tempo di pay back di circa 4,3 anni stimato sull’intero campione sottoposto ad analisi.
“Questo importante progetto – commenta Mauro Manassero, presidente del Distretto del Mobile Livenza – è risultato molto utile per sensibilizzare le imprese alle crescenti necessità di gestire al meglio una delle voci di costo di produzione più rilevanti, ossia il costo energetico, con l’obiettivo di condividere soluzioni per ridurlo in modo importante. La sensibilità già presente nel nostro distretto sui temi ambientali ci ha facilitato il compito risultando così il lavoro eseguito insieme a FederlegnoArredo un’integrazione ai progetti già in essere per una produzione nel rispetto e salvaguardia dell’ambiente, pur tenendo conto dei fabbisogni aziendali. E’ necessario continuare a investire sulla ricerca di soluzioni per l’efficientamento energetico per arrivare a una riduzione delle emissioni e a significativi risparmi sui consumi. Si stima, infatti, che gli investimenti in efficienza energetica da parte delle aziende sono tra quelli che hanno ritorni più rapidi e sui quali, quindi, è opportuno concentrare l’attenzione del sistema imprenditoriale italiano”.
Fla a Pordenone ha presentato risultati
mappatura energetico-ambientale
ultima modifica: 2011-11-03T00:00:00+00:00
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