Se ne è andato, dopo una lunga e debilitante malattia, Giannino Volpato, classe 1932. Con il fratello Silvano fondò la Fravol (Fratelli Volpato), uno dei marchi storici della produzione italiana di tecnologie per il legno.
Uomo schivo e riservato, è stata l’incarnazione dell’imprenditore che ha determinato la nascita e lo sviluppo dell’industria italiana e non solo di quella legata alle tecnologie per il legno. Uomo di profonda fede, amava ripetere che fare l’imprenditore era una vocazione, una sorta di sacerdozio che spesso costringeva a mettere in secondo piano gli amici, il proprio tempo… qualche volta anche la famiglia….
Giannino Volpato era un uomo legato ai valori, alla irrinunciabile necessità di fare sempre e comunque fronte agli impegni assunti, anche – e forse soprattutto – quando questi erano particolarmente gravosi. Forse anche per questo sentiva il suo essere imprenditore come una vera e propria “chiamata”, una missione da onorare con il massimo impegno, sempre pensando alle persone, alle famiglie che alle sue scelte di imprenditore erano legate.
Una coppia affiatata lui e il fratello Silvano: Giannino “uomo immagine”, il “commerciale”, attento ai rapporti con i clienti; Silvano più legato alla produzione. Una divisione di compiti che ha permesso alla Fravol di crescere.
Fravol nasce nel 1957, in quel di Peraga di Vigonza, una manciata di chilometri di Padova. I mobilieri non mancavano e questi, sapendo delle capacità dei fratelli Volpato, chiedevano loro di aggiustare qualche macchina, di inventare qualche piccolo aggregato, di fare una modifica per avere un certo risultato. La prima macchina “made in Fravol” fu un semplice erogatore di colla, poi sistemi per inserire le spine. Un terreno, quello delle forainseritrici, che nel giro di qualche anno vide la discesa in campo di altri protagonisti che convinsero presto i Volpato a cambiare strada, forti della loro capacità di innovare, di inventare…
Ecco le prime refilatrici per bordi e le bordatrici, che sarebbe poi diventate il core business; macchine per bordare elementi sagomati con una particolarità: essere abbinate a un sistema per la refilatura che i due fratelli conoscevano molto bene.
Una soluzione semplice, efficace, una macchina di cui presto molti falegnami capirono che non potevano fare a meno. E poi macchine sempre più complesse, fino ad arrivare alla gamma che Fravol propone oggi, coronamento di una storia, quella di Giannino, iniziata quando il suo lavoro di capo officina alla Moto Guzzi di Padova gli andava così stretto da convincere parenti e amici a dargli una mano per comperare il primo tornio, la prima fresa, che non potè che mettere nella cucina di famiglia!
Un amore grande per il suo lavoro, per la sua azienda. Anche colpito dal male non smise di recarsi appena poteva nella sua Fravol, anche sulla sedia a rotelle. Una schiatta antica, lavoratori che non sanno stare lontano dal “fare”… le domeniche passate a preparare i libretti di istruzioni o a disegnare il catalogo delle macchine, con quella scritta Fravol con il mondo come sfondo, perchè era per il mondo che si doveva andare…
“Mio padre – ha ricordato Andrea Volpato, oggi alla guida di Fravol – ci ha insegnato due cose: correttezza assoluta ed essere sempre a disposizione dei clienti, perché sono loro la vera risorsa di una azienda. E se oggi siamo ancora qui…”. (l.r.)
Un ricordo di Giannino Volpato
ultima modifica: 2012-07-09T00:00:00+00:00
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