Ecco Ligna!

… e non solo, anche se il mondo delle macchine e degli impianti per la lavorazione del legno e la produzione di mobili trovano nell’evento di Hannover la propria capitale mondiale.Un appuntamento irrinunciabile che apre i propri cancelli dal 6 al 10 maggio prossimo.

Di Ligna 2013 abbiamo già avuto modo di stendere chilometri di inchiostro sulle nostre riviste. Nello scorso numero abbiamo offerto ai nostri lettori un’ampia presentazione di ciò che si attende dal 6 al 10 maggio prossimo. In queste pagine vogliamo porre l’accento su alcune informazioni che completano in quadro, ma non prima di avere riassunto le informazioni principali, a partire dalla novità che sarà proprio Ligna ad aprire il maggio tedesco, seguita a due giorni di distanza da Interzum, alla biennale delle forniture, dei semilavorati, dei componenti per l’industria del mobile che si terrà dal 13 al 16 maggio.
I due eventi, insieme, costituiranno ancora una volta una sorta di enciclopedia di tutto ciò che la filiera legno può offrire, tutto ciò che serve per dare vita a case in legno, imbottiti, arredi e qualche altro centinaio di migliaia di prodotti che nascono dal legno e dai suoi derivati. Un punto di riferimento dai lavori in foresta all’imballo del prodotto finito.
 
QUALCHE NUMERO
E per dare immediatamente una idea di cosa è Ligna ecco qualche numero, a partire dai 1.700 espositori, di cui poco più del 50 per cento da 50 Paesi diversi, su una superficie di circa 130mila metri quadrati. A interloquire con loro sono attesi circa 90mila visitatori da 90 Paesi, o almeno questi sono i dati registrati nell’ultima edizione della biennale, nel 2011. Rimane il dubbio se la crisi influirà o meno sugli ingressi… vedremo. Una cosa è certa, ovvero che gli organizzatori hanno come sempre fatto il massimo per dare al palcoscenico della Ligna il giusto contorno di attori e spettatori.
Un appunto doveroso sulla partecipazione italiana che, come sempre, rappresenta il contingente estero più numeroso: quest’anno ci saranno 287 espositori italiani, rispetto ai 314 del 2011, su una superficie complessiva di 22.500 metri quadrati (erano 24.800 nel 2011).
Non andiamo oltre, rimandando tutti coloro che volessero dare una occhiata più approfondita all’evento a leggere quanto abbiamo pubblicato sull’ultimo numero, che è possibile consultare comodamente on line all’indirizzo https://www.xylon.it/riviste.asp.
 
UNO SGUARDO AL SETTORE
L’incontro per la presentazione alla stampa italiana ci ha permesso di avere dalla viva voce di Bernhard Dirr, direttore dell’Associazione di categoria macchine per la lavorazione del legno nella Vdma, una ricca serie di dati e di informazioni sul settore.
 
“Chi crede di poter avere successo sui mercati in via di sviluppo esclusivamente con macchine semplici, avrà tempi duri”, ha esordito Dirr. “L’incremento annuo dal 10 al 20 per cento dei costi di produzione in Paesi come la Cina, che va di pari passo con crescenti esigenze tecniche, tradisce il sempre maggior fabbisogno, nei Paesi emergenti, di macchine ad alta tecnologia e di impianti completi”. Aggiungendo: “Il fabbisogno di sistemi intelligenti e di macchine singole flessibili e automatizzate crescerà ancora con la curva dell’esperienza dei nostri clienti. Assistiamo in tutto il mondo a una sempre più forte domanda di tecnologie che impieghiamo già con successo su mercati consolidati come il nostro mercato interno in Germania. Questa tendenza è destinata a protrarsi”.
 
BILANCI E PREVISIONI
Dirr ha poi proposto un primo bilancio del 2012: “Dopo un 2011 vivace, il settore si è stabilizzato. Secondo stime attuali, il fatturato dei costruttori tedeschi di macchine per la lavorazione del legno nel 2012 è risultato stabile. I fornitori del settore della prima lavorazione dovrebbero aver registrato valori addirittura leggermente superiori alla media del comparto. I fornitori del settore della seconda lavorazione hanno avuto tassi di incremento importanti già nel 2010 e nel 2011, per cui si fa sentire l’effetto base di un periodo di riferimento decisamente più importante”. Giustificato, dunque, il leggero calo del fatturato in questi segmenti.
 
E cosa ci aspetta quest’anno? Possiamo avere qualche speranza che nel 2013 qualcosa cominci a cambiare? Il direttore Vdma è stato esplicito: “Per il 2013 Vdma conta su di un leggero incremento, ma con un basso tasso percentuale, a una sola cifra. Nordamerica e Europa dell’Est ci garantiranno un’ulteriore crescita e dovrebbero, quindi, compensare abbondantemente la persistente debolezza della domanda di alcuni Paesi dell’Europa Occidentale.
Uno dei punti di forza della meccanica tedesca è la sua distribuzione mondiale. Questo ci rende un po’ meno vulnerabili, rispetto ad altre nazioni offerenti, di fronte ai cali di domanda locali.
Anche Ligna offre di nuovo quest’anno al settore un impulso in più al momento giusto. Non vediamo l’ora che apra i battenti”, ha aggiunto Dirr con ottimismo.
 
LE ESPORTAZIONI 2012
A Milano si è parlato di esportazioni tedesche, dati riferiti ai primi dieci mesi dell’anno, periodo nel quale le macchine tedesche per la lavorazione del legno hanno registrato un calo del due per cento, attestandosi attorno a 1,5 miliardi di euro. Tendenza alla contrazione un po’ in tutti i segmenti, eccezion fatta per le presse. Il calo maggiore si è avuto nell’export verso l’Asia (meno 17 per cento), il continente che aveva dato le maggiori soddisfazioni negli ultimi anni. Andamenti positivi per l’Europa (più 5,4 per cento) e Nordamerica (più sette per cento). A livello di singoli Paesi la Russia è il primo mercato delle tecnologie tedesche per il legno, rubando il primato alla Cina. I clienti russi hanno comperato macchine tedesche per 177 milioni di euro, il 28 per cento in più rispetto al 2011. Al secondo la Cina (175 milioni di euro, più 11 per cento) e la Bielorussia (93 milioni di euro, ben più 431 per cento!), una crescita esponenziale che è da attribuire a investimenti nel settore dei materiali a base legno.
Secondo Dirr “… le previsioni per il mercato statunitense-americano continuano a essere positive, con un incremento del 19 per cento. La positiva svolta di tendenza sul mercato degli immobili si rivela non solo nell’andamento dei prezzi del legname da taglio, ma anche nelle vendite di macchine”.
 
Veniamo alle importazioni che, nei primi dieci mesi del 2012, sono cresciute del due per cento, arrivando a 286 milioni di euro. “Nonostante il cambio valutario svantaggioso – ha precisato Dirr –  la Cina è di gran lunga il maggior Paese fornitore della Germania, con un volume di 81 milioni di euro, stabile sostanzialmente rispetto al 2011. Seguono l’Italia, con 48 milioni di euro (più 53 per cento) e l’Austria, con 42 milioni (più 23 per cento)”.
 
I MERCATI DEL FUTURO
Dirr ha poi offerto ai suoi ospiti alcuni spunti di riflessione su quali potrebbero essere i mercati più interessanti nel prossimo futuro, facendo innanzitutto una distinzione fra la domanda dei mercati maturi, dove sarà possibile crescere solo grazie alla innovazione e alla sostituzione di impianti obsoleti, e quella dei mercati emergenti, dove la crescita è stimolata da nuovi bisogni.
Un altro fattore da considerare è la progressiva perdita di importanza e di centralità dell’Europa, soprattutto dell’Europa occidentale, sempre meno centrale rispetto ai grandi flussi economici mondiali, mentre l’Europa dell’Est vede crescere la propria rilevanza.
Non mancheranno prospettive da Asia e Sudamerica, dove i tassi di crescita sono tendenzialmente molto interessanti, i domani. Per il Nordamerica la tendenza pare essere sulla stessa strada dell’Europa occidentale, ovvero una progressiva decrescita.
Le aziende tedesche ravvisano le migliori opportunità nel breve e medio periodo in alcuni Paesi, nei quali ravvisano un forte potenziale di sviluppo. Stiamo parlando di Russia, Bielorussia e Turchia in Europa; di Brasile e Colombia nel Sud America e di Cina, India, Vietnam e Indonesia in Asia.
 
Dir ha poi aggiunto una seconda serie di riflessioni, di carattere più generale, precisando che non è del tutto vero che i Paesi emergenti siano alla ricerca di tecnologie di basso o medio livello. „Non esiste una sola ricetta per avere successo in questi Paesi“, ha detto.
“Troppi sono convinti che in queste aree del mondo si debbano, si possano esportare solo soluzioni „Mid-Tech“ e „Low-Tech“. Non è così: la nostra esperienza dimostra che c’è una domanda in forte crescita anche per tecnologie di livello più elevato, perchè anche nei Paesi emergenti si assiste al continuo aumento dei costi dell’energia, delle materie prime, del lavoro. Anche qui diventa dunque imperativo pensare in termini di efficienza energetica e delle risorse, perseguendo un più alto livello di automazione.
Contemporaneamente sale una domanda di beni, da parte dei consumatori, sempre più qualificati sia da un punto di vista qualitativo che di design. Tutto questo comporta che si guardi con occhi diversi a tecniche di produzione moderne, a una qualità „made in Germany“, concetti che saranno alla base di modalità del fare impresa e di catene di creazione del valore locali sempre più forti“.
 
Per completezza di informazione aggiungiamo che i costruttori tedeschi di macchine per la lavorazione del legno sono leader di mercato nel mondo, con un tessuto industriale che vede 200 aziende, 17.500 addetti e una produzione di macchine e utensili per un valore vicino ai 3,4 miliardi di euro.



 

Ecco Ligna! ultima modifica: 2013-04-30T00:00:00+00:00 da admin