LA RELAZIONE DI PAOLO FANTONI
Maggiore trasparenza e nuovi obiettivi per l’industria del pannello
Epf (European panel federation) ha tenuto a Vienna lo scorso 25 Giugno la sua Assemblea Generale ove sono state presentate le direttive che la Federazione svilupperà nei prossimi anni a seguito del rinnovo dei suoi organi sociali e dell’allargamento della sua rappresentanza estesa ora – oltre ai tradizionali pannelli truciolari, Mdf, Osb, fibra umida e soft fiber – anche ai pannelli compensati.
Già dal 2008 Epf ha adottato un codice di autoregolamentazione che obbliga tutti i suoi membri a produrre esclusivamente pannelli che rispettano lo standard E1 (bassa emissione di formaldeide secondo la norma EN 13986).
La novità ora imposta da Epf è quella di inseguire gli stati membri dell’Unione Europea affinché tale indirizzo volontario diventi obbligo di legge, con l’obiettivo di vietare a terzi la possibilità di importare e commercializzare prodotti non rispondenti a tale norma.
L’Italia nella fattispecie, insieme alla Danimarca, segna a suo favore l’aver anticipato tale disposizione di legge con il Decreto Legge 228 del 10 Dicembre 2008 che sul territorio nazionale impone il rispetto di tale standard nella produzione, importazione e commercializzazione di pannelli, di componenti e di mobili.
All’interno dell’Unione Europea l’adozione di tale provvedimento da parte degli Stati Membri contribuirà perciò ad eliminare le possibilità di ingresso nella comunità di pannelli che attualmente arrivano da paesi produttori privi di prescrizioni.
A questo primo indirizzo se ne aggiunge un secondo altrettanto importante che riguarda il futuro sviluppo di nuovi standard poiché Epf manifesta ora la volontà di rendere trasparente il fatto che i valori di emissioni dei pannelli grezzi prima ancora che nobilitati o rivestiti, abbiano a soddisfare gli standard di emissioni.
Si evita con ciò la possibilità che sia il solo rivestimento stesso a riportare i pannelli all’interno dei livelli di emissione dello standard.
Due provvedimenti che perciò renderanno il mercato del pannello e del mobile decisamente più trasparente e contribuiranno ad eliminare la possibilità di immettere nel mercato prodotti non sicuri.
A questi interventi di carattere normativo Epf, col suo nuovo corso, ha aggiunto ai tradizionali impegni della Federazione, nuovi importanti obiettivi tra cui:
1. La necessità di rendere evidente al consumatore la sostenibilità dell’industria del pannello. L’industria rappresentata da Epf primeggia per aver sviluppato tecniche di riciclaggio del legno che evitano a livello europeo di portare in discarica imballi, mobili e prodotti in legno per milioni di metri cubi, consentendo la ricreazione di una delle più virtuose sintesi della auspicata economia circolare.
Al legno attraverso le nuove tecniche è ora consentito trasformarsi in infiniti nuovi prodotti assumendo molteplici cicli di vita.
Ma l’industria del pannello primeggia anche per il ridotto consumo energetico dei suoi cicli produttivi e per lo stoccaggio del CO2 che colloca la filiera del pannello in cima alle considerazioni delle politiche ambientali.
Non è in tal senso un caso che Expo 2015 presenti tutti i suoi padiglioni in legno e molti di questi primeggino nell’uso di pannelli avendo offerto al Gotha degli Architetti Internazionali opportunità uniche negli sviluppi progettuali.
2. L’industria del pannello del futuro si confronterà sempre più con un impiego di prodotti in edilizia ove il legno sostituisce gradualmente quelli a maggiore consumo energetico.
Tutto ciò avrà bisogno di grande supporto nella divulgazione delle tecnologie costruttive eseguite col legno.
Maggiore formazione, maggiore divulgazione, maggiore condivisione della bioedilizia saranno perciò i campi operativi nei quali Epf dovrà estendere la sua attività rispetto al solo settore del mobile tradizionalmente già presieduto.
3. Il futuro dell’industria europea del pannello dovrà condividere la crescita di un importante mercato di consumo che attualmente sta affacciando le sue popolazioni al consumo di mobili: l’Africa.
Condividere gli standard di produzione, indirizzare la nascente industria africana del mobile all’utilizzo dei pannelli, coordinare lo sviluppo di idonee logiche di trasporto e di stoccaggio dei prodotti rappresentano i primari obiettivi attorno ai quali lavorare dando un futuro ad uno dei settori che nella vecchia Europa continua a presidiare lo sviluppo delle tecnologie più innovative a livello mondiale del comparto.
Pur avendo vissuto importanti sfide derivanti dall’uso di crescenti quantità di biomasse che hanno reso non competitivi molti siti produttivi e lo spostamento di altrettanti siti produttivi nell’Europa orientale, l’industria del pannello europea continua ad offrire supporto all’industria del mobile limitando a poca cosa l’importazione dai paesi con basso costo del lavoro sia di pannelli che di mobili, avendo saputo puntare sulla altissima automazione e sulla qualità sempre più elevata dei suoi standard.
Paolo Fantoni
Chairman European Panel Federation
Il programma di Paolo Fantoni,
nuovo presidente di Epf
ultima modifica: 2015-07-14T00:00:00+00:00
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