Ufi (www.ufi.org), l’associazione mondiale dell’industria fieristica, ha appena pubblicato i dati della terza indagine trimestrale Global economic crisis barometer relativa all’anno 2009. I risultati del sondaggio trimestrale erano già stati pubblicati in precedenza a febbraio e maggio 2009. Ciascun sondaggio propone una valutazione delle fluttuazioni dell’attività fieristica prima del 2009 e le previsioni per la ripresa dell’attività. La terza edizione comprende i dati raccolti dai membri dell’Ufi, i principali organizzatori di fiere di 83 Paesi in tutto il mondo, dagli associati della nordamericana Siso, l’associazione degli organizzatori indipendenti, e dai membri della Afida, l’associazione internazionale delle fiere per l’area dell’America Latina.
Per la loro stessa natura, fiere e saloni espositivi sono più lenti a sentire l’impatto della recessione, ma per contro impiegano poi più tempo per superare la fase di crisi. I risultato del terzo sondaggio di Ufi confermano che gran parte dell’industria fieristica è stata colpita dalla crisi economica. Tuttavia, attualmente la recessione sembra aver perso la propria spinta propulsiva e aver raggiunto il punto più basso in molte regioni. Gli intervistati che hanno registrato un calo del fatturato lordo sono aumentati dal 66 per cento prima del 2008 al 76 per cento nella prima metà del 2009, mentre ben l’83 per cento prevede una perdita sul fatturato lordo nella seconda metà del 2009. Anche il primo semestre del 2010 non promette nulla di buono. La tendenza è più forte nelle Americhe e in Europa rispetto all’Asia-Pacifico, che sembra essere stata colpita più duramente alla fine del 2008 e ora si avvia probabilmente a una svolta. Relativamente ai profitti per il 2009, la diminuzione rispetto al 2008 sarà superiore al 10 per cento per il 57 per cento degli intervistati, mentre per il 5 per cento sarà addirittura “oltre il 50 per cento”. Il numero di aziende che hanno introdotto misure per il taglio dei costi nell’ordine del 10 per cento o più è salito al 49 per cento, rispetto al 40 per cento del trimestre precedente. Tuttavia, nel settore delle fiere si rileva un chiaro clima di ottimismo in vista del 2010, che dovrebbe portare con sé i primi sintomi di ripresa.











