“Sistema Italia” Ice-Acimall a Minsk

Come da programma promozionale per il 2007, Acimall (www.acimall.com), l’associazione dei costruttori italiani di macchine per la lavorazione del legno, ha preso parte alla 14a edizione di Woodworking-Derevoobrabotka, svoltasi a Minsk, capitale della Repubblica di Bielorussia, dal 18 al 21 settembre scorso.
È stato allestito uno stand promozionale informativo concesso gratuitamente dagli organizzatori in base a un accordo di cambio merce.
Si tratta della terza partecipazione dell’associazione alla mostra. Nel 2006 era stato organizzato in collaborazione con Ice un piccolo padiglione nazionale con la formula del “Sistema Italia” (minibox informativi).
La mostra, a cadenza annuale, è l’unico vero appuntamento nazionale dedicato all’industria della lavorazione del legno e si svolge all’interno del “Futbol’nyj Manezh”, lo stadio cittadino al coperto, struttura recente e più adatta a ospitare l’evento rispetto al vicino e obsoleto padiglione fieristico.
Estremamente ridotte sono le dimensioni della fiera: una superficie netta espositiva di circa 1.500 metri quadrati, poco più della metà dell’area dello stadio, a cui si aggiunge la piccola zona esterna riservata all’industria forestale.
Hanno esposto tutti i principali agenti-importatori attualmente sul mercato, sia bielorussi, sia filiali di società straniere.
L’offerta di tecnologia, maggiore rispetto alle ultime due edizioni, era concentrata soprattutto negli stand di Koimpex, Weinigbel (filiale del gruppo Weinig), Negoziant Engineering (Scm Group), Lintera (gruppo Homag) ed Esa.
L’affluenza alla mostra è di provenienza esclusivamente nazionale. Si possono stimare in duemila gli ingressi nei quattro giorni di fiera.
La Bielorussia, Paese ricco di materia prima, ha registrato negli ultimi cinque anni una sostanziale crescita nelle importazioni di macchine ed utensili per la lavorazione del legno. Come tutti i mercati regolamentati da un centro pianificatore, è però soggetto a brusche variazioni e inversioni di rotta. Queste dipendono dalla disponibilità di risorse finanziarie messe in campo direttamente dallo Stato a cui fanno capo le poche grandi industrie e a cui bisogna ricondurre le principali commesse di impianti.
Nel 2006 l’Italia ha esportato tecnologia per 8,7 milioni di euro (+76,7 per cento) ed è diventato il primo Paese fornitore davanti all’Austria con 6,3 milioni di euro (+177,6 per cento) e la Germania, la quale ha invece ridotto le proprie esportazioni del 15,2 per cento, fermandosi a 5,4 milioni di euro.
A testimonianza della scarsa stabilità della domanda in Bielorussia, il 2007 non sta ripetendo le brillanti performance del 2006 per i costruttori italiani di macchine per il legno. Nei primi sei mesi l’export italiano è stato di 2,9 milioni di euro, equivalenti a una contrazione del 16,4 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
 

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