“Non ci interessa sapere di chi è la colpa, tanto nessuno se ne assumerà la responsabilità e ci sarà il solito gioco dello “scaricabarile”, ne abbiamo avuto prova già in questi giorni.
Il risultato, però, è davanti agli occhi di tutti: a rimetterci sarà, come sempre, la popolazione Italiana.
Chiedo al mondo politico un atto di responsabilità verso il Paese che sono chiamati governare. L’aumento dell’Iva al 22 per cento è un pesantissimo contraccolpo per la tenuta economica dell’Italia.
In un momento nel quale sembrava tornare un timido clima di fiducia, essenziale per continuare a fare impresa nel nostro Paese, si è deciso di penalizzare ancora una volta i consumi ed il commercio.
Le nostre attività devono e vogliono continuare ad operare nel Nostro amato Paese!
Chi fa impresa con coscienza e volontà effettua tagli, fa sacrifici e cerca in tutti i modi di salvaguardare posti di lavoro. Forse dovrebbe fare così anche lo Stato: sarebbe un segnale forte, compreso da tutti e che ridarebbe credibilità ad una classe politica che fatica a dare il buon esempio. Potrebbe essere un buon modo anche per reperire risorse senza “appesantire” ulteriormente il portafoglio dei Cittadini.
Abbiamo bisogno di scelte concrete e coraggiose da parte della classe politica che favoriscano la ripresa dei consumi e dell’economia in generale, non di continui ritocchi dell’Iva e l’introduzione di nuove tasse e balzelli.
Abbiamo bisogno di avere la certezza che questa classe politica non sia inadeguata come purtroppo si sta dimostrando.
Mauro Mamoli
Presidente Federmobili Nazionale”