Nel 2013, la produzione italiana di beni strumentali si è attestata di poco sotto i 35 miliardi di euro. Pur rimanendo intorno al medesimo valore, il trend della produzione, dal 2011, registra un calo costante da imputare direttamente alla riduzione dei consumi italiani. Differente, invece, il riscontro dell’export che segna il nuovo record di settore.
Questo è quanto emerge dai dati di consuntivo che sono stati presentati in occasione dell’annuale assemblea Federmacchine, la federazione delle imprese costruttrici di beni strumentali, che ha ospitato il presidente della piccola industria (e vicepresidente) di Confindustria, Alberto Baban, all’incontro incentrato sul tema “La forza intrinseca del settore italiano dei mezzi di produzione e la sua importanza competitiva”.
In particolare, secondo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, nel 2013, la produzione è rimasta sostanzialmente stabile (-0,5%), per un valore pari a 35 miliardi di euro. Delle tredici associazioni che fanno capo alla federazione, sei hanno registrato un calo del fatturato.
Le esportazioni, cresciute solo dello 0,8 per cento, hanno comunque fatto registrare il nuovo record, raggiungendo il valore di 25,6 miliardi.
Principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di settore sono risultati: Cina, (2,3miliardi di euro, -2,4%), Stati Uniti (2,2 miliardi di euro, +1,1%), Germania (2 miliardi di euro, -11,5%), Francia (1,5 miliardi di euro, -5,3%).
Le consegne dei costruttori sul mercato interno, già poco brillanti nel 2012, sono diminuite del 3,8 per cento, a meno di 9,4 miliardi di euro. La debolezza del consumo italiano, che nel 2013 si è attestato a 15,6 miliardi di euro (-2,5%), ha penalizzato anche l’import, -0,5%.
Consapevoli del ridimensionamento del mercato interno, i costruttori italiani hanno orientato la propria attività all’estero. A conferma di ciò è il dato di export su produzione risultato pari al 73 per cento.
“Alla luce di questi numeri − ha affermato Giancarlo Losma, presidente Federmacchine − appare evidente che l’industria italiana del comparto ha saputo rispondere ai venti di crisi orientando la propria offerta verso i mercati più vivaci. D’altra parte, il 2014, come rilevato da alcuni indicatori relativi a specifici settori appartenenti al comparto rappresentato da Federmacchine, dovrebbe essere di altro tenore e dovrebbe coincidere con la ripresa, seppur moderata, della domanda italiana di macchinari”.
|
2011
|
2012
|
2013
|
12/11
|
13/12
|
Produzione
|
35.720
|
35.160
|
34.985
|
-1,6%
|
-0,5%
|
Export
|
25.110
|
25.397
|
25.589
|
1,1%
|
0,8%
|
Consegne interne
|
10.610
|
9.763
|
9.396
|
-8,0%
|
-3,8%
|
Import
|
6.719
|
6.253
|
6.223
|
-6,9%
|
-0,5%
|
Consumo apparente
|
17.329
|
16.016
|
15.619
|
-7,6%
|
-2,5%
|
(milioni di euro)
Fonte: Gruppo Statistiche Fdermacchine.
Federmacchine: 2013 stazionario
industria italiana bene strumentale
ultima modifica: 2014-07-29T00:00:00+00:00
da