Successo a Roma per la prima giornata nazionale degli alberi e dei boschi d’Italia

I dati ufficiali sulla superficie forestale italiana parlano di un costante incremento dell’area forestale che, dal 2005 al 2014, è cresciuta del 5,8 per cento attestandosi a poco meno di 11 milioni di ettari. All’aumento della superficie, però, non è seguito un incremento degli investimenti sul territorio per sfruttare la massa legnosa prodotta dai boschi italiani, con il risultato che oggi oltre l’80 per cento del legname utilizzato dall’industria italiana arriva dall’estero. Le foreste italiane rappresentano dunque una miniera verde che, se gestita in maniera corretta, sono in grado di garantire occupazione e sviluppo soprattutto nelle aree rurali che potrebbero così tornare ad avere un ruolo di primo piano nell’economia nazionale, come sottolinea Andrea Negri, presidente Associazione Forestale Italiana: “Una maggiore e più attenta cura del patrimonio boschivo nazionale porterà alla creazione di 350mila nuovi posti di lavoro a cui vanno aggiunti almeno altri 100mila garantiti dalla crescita dell’indotto. Di questa crescita ne gioveranno soprattutto i 1.300 comuni montani che potranno essere rivitalizzati arrestando il fenomeno dello spopolamento, tornando a svolgere un ruolo da protagonisti nella società e nell’economia nazionali”.
Un messaggio importante lanciato in occasione della prima Giornata Nazionale degli Alberi e dei Boschi Italiani che, svoltasi il 21 novembre presso la prestigiosa sede della Aranciera di San Sisto a Roma, ha riunito ministero dell’Ambiente, ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Corpo Forestale dello Stato, FederlegnoArredo e Associazione Forestale Italiana per discutere delle potenzialità della filiera Bosco-Legno. “Come federazione siamo impegnati nella valorizzazione della filiera forestale corta”, ha spiegato Emanuele Orsini, vicepresidente FederlegnoArredo. “Il potenziamento di un sistema di forestazione sostenibile nazionale garantirà benefici sia all’industria del legno-arredo, che potrà disporre di materia prima di qualità senza dipendere quasi esclusivamente dall’estero, sia alle comunità locali che grazie a boschi, foreste e pioppeti sani e rigogliosi potranno sfruttarne le potenzialità economiche e turistiche. Una più attenta a corretta gestione dei boschi garantirà inoltre maggiore sicurezza idrogeologica nelle aree del Paese più delicate e a rischio frane o inondazioni”. La giornata è iniziata con una prima parte di carattere educativo rivolta a circa 300 studenti delle scuole primarie per far scoprire, o meglio riscoprire, anche alle giovani generazioni l’importanza strategica legata alla gestione attiva e alla tutela del ricco patrimonio forestale del nostro Paese, che passa anche dall’uso sostenibile e controllato di prodotti legnosi da esso ricavabili, come fondamentale strumento di mitigazione e adattamento ai sempre più drammatici effetti del cambiamento climatico. Aspetto, quest’ultimo, approfondito da Barbara Degani sottosegretario al ministero dell’Ambiente: “La festa dell’Albero quest’anno per me ha un significato molto forte e importante. Si è appena chiusa a Marrakech la Cop 22, ovvero la Conferenza delle Parti aderenti all’Accordo di Parigi. L’allarme è alto: lo scorso anno abbiamo stabilmente superato il limite di 400 parti di CO2 per milione nell’atmosfera. Questa soglia ci ha indicato che il tempo è scaduto e che dobbiamo affrontare in modo credibile ed efficace il problema dei cambiamenti climatici. Al centro della nostra vita dunque ci sono proprio gli alberi, perché è grazie a loro se sopravviviamo ai nostri comportamenti negligenti. Gli alberi, assorbendo e immagazzinando il diossido di carbonio, hanno un ruolo fondamentale nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico…
I ragazzi hanno avuto la possibilità di conoscere questo affascinante mondo grazie alle “lezioni” di alcuni maestri d’eccezione: l’artista Ferdinando Codognotto si è soffermato sui segreti del legno, materia prima in grado di dare vita a opere straordinarie, mentre lo scrittore Nicolò Giordano ha approfondito il rapporto tra uomini e boschi durante la prima guerra mondiale leggendo alcuni brani del libro “Uomini, boschi e trincee”. Il giornalista Luca Pagliari ha chiuso la sessione mattutina con un workshop dedicato alla valorizzazione e tutela del patrimonio forestale italiano e all’importanza dell’utilizzo di una materia prima rinnovabile come il legno. La giornata si è conclusa con il convegno “La filiera bosco-legno italiana: bene comune nel nostro Paese” che ha visto la partecipazione di Barbara Degani (sottosegretario ministro dell’Ambiente), Andrea Olivero (vice ministro per le Politiche Agricole, Alimentari, e Forestali), Andrea Negri (presidente Associazione Forestale Italiana), Emanuele Orsini (vicepresidente FederlegnoArredo), Nicoletta Azzi, (presidente Assopannelli), Nazario Palmieri (Corpo Forestale Italiano), Ervedo Giordano (Accademia Italiana di Scienze Forestali).

Successo a Roma per la prima giornata nazionale degli alberi e dei boschi d’Italia ultima modifica: 2016-11-23T00:00:00+00:00 da admin