Il legno viene sempre più considerato dalle autorità europee quale elemento cardine per lo sviluppo di politiche commerciali sostenibili del futuro, come è emerso dal 68° Congresso annuale della Federazione europea dei produttori di pallet e imballaggi (FEFPEB), svoltosi recentemente a Maastricht, Paesi Bassi.
Durante i tre giorni dell’evento Marianne Muller, del dipartimento dell’ambiente della Commissione europea, ha fornito un aggiornamento sul pacchetto della “Circular Economy” e la revisione della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggi, in vigore dalla metà di ottobre. Riguardo la materia legno, ha detto: “Quale migliore esempio di circolarità! Questo è il settore dove abbiamo l’esempio più eclatante di cosa significhi una economia circolare“.
Il concetto di circolarità è ora una priorità in Europa, ha detto, e sta diventando sempre più importante, il che significa che ormai sia la protezione dell’ambiente che la crescita economica sono interconnesse tra di loro.
L’ex presidente di Epv, Peter Rikken, ha dichiarato che l’UE doveva andare oltre il suo sostegno al legno che − ha detto − è l’unico vero materiale rinnovabile e sostenibile. “Non capisco perché il legno sia ancora considerato alla stessa stregua di altri materiali (vetro, metalli e plastica) che sono sintetici e realizzati consumando enormi quantità di energia“, ha dichiarato.
Ha poi aggiunto che in una recente analisi del ciclo di vita delle materie prime olandesi, i prodotti in legno sono decisamente più performanti rispetto ai migliori prodotti in plastica. “Il legno è l’unico materiale che cresce dalla terra. Ed è l’unico materiale che assorbe CO2 dall’ambiente“, ha detto.
Le sue osservazioni hanno ricevuto gli applausi del pubblico dei 180 delegati provenienti da tutto il settore europeo. Muller ha recepito che l’attenzione tende a concentrarsi su “prodotti più problematici” come la plastica appunto, e ha raccomandato ai rappresentanti del settore di sollevare formalmente le proprie preoccupazioni alla comunità europea.
In una presentazione dal titolo “L’UE: 25 anni dal trattato di Maastricht / Il futuro dell’UE”, Mathieu Segers, professore di storia europea contemporanea e integrazione europea all’Università di Maastricht, si è posto la domanda Cos’è l’Europa? Ha sostenuto che settori di successo quali pallet e imballaggi erano il prodotto di una chiara idea politica di ciò che l’Europa è e dovrebbe essere. In un mondo di crescenti incertezze, ha detto, è d’obbligo “riscoprire l’integrazione europea come fonte di forza che possa aiutarci a fronteggiare le ‘tempeste’ odierne”.
Il congresso è stato aperto dal dottor Theo Bovens, governatore della provincia di Limburgo, seguito dall’intervento del presidente FEFPEB Rob van Hoesel, che ha ricordato ai delegati la storia di 70 anni di pallet e imballaggi in legno. Sebbene nessuno dovrebbe dare per scontata la propria attività, ha detto, i segnali riguardo il legno sono sempre più positivi. La plastica sta lottando per risolvere le problematiche legate allo smaltimento, mentre il legno resta l’unico materiale senza alcuna impronta negativa sull’ambiente. Prendendo a prestito uno slogan delle recenti elezioni olandesi van Hoesel ha dichiarato che nonostante le sfide, l’industria del settore dovrebbe “fidarsi del futuro”.
Il segretario generale Fons Ceelaert ha aggiornato il congresso sui lavori in corso del FEFPEB, sia per quanto riguarda la normativa ISPM15 − dove si sta conducendo una campagna per promuovere una maggiore armonizzazione dei sistemi di marcatura del legno in diversi Paesi – sia riguardo le statistiche del settore, le relazioni pubbliche e le collaborazioni con il settore a livello mondiale.
E’ stato affrontato anche il tema della Brexit. Parlando degli effetti del cambiamento, Jeroen Lammers, direttore degli affari economici della federazione nazionale olandese dei lavoratori, ha dichiarato che gli olandesi potrebbero svolgere un ruolo chiave di collegamento tra il Regno Unito e l’UE. “Abbiamo molto in gioco e molto da perdere“, ha detto. “Abbiamo bisogno che gli Stati membri diano un po’ di spazio al Regno Unito: offrire loro una ‘spalla calda’ per cercare di ottenere in cambio qualche risultato e per non ‘infrangerci sugli scogli'”.
Infine, il professor Walther Ploos van Amstel ha parlato brevemente di logistica del futuro. Ciò include anche il cosiddetto “platooning” (“plotone”), un convoglio di mezzi che viaggia in colonna, come un treno. Tutti i veicoli di questo “plotone” sono collegati tra loro; il primo, è provvisto di un conducente che stabilisce il percorso da effettuare e la velocità da mantenere. Gli altri tir, privi di conducente, grazie a un sistema wireless e con apposite tecnologie di guida semiautomatica, mantengono la stessa andatura e distanza di sicurezza…