Dal 21 al 26 aprile, anniversario della liberazione d’Italia incluso, si terrà la 59esima edizione del Salone del Mobile.Milano, in Fiera Milano a Rho. Con non poche inquietudini sulla defezione cinese, causata dal corona virus.
Ci sono i numeri ufficiali – quelli orgogliosamente riferiti nella conferenza stampa di presentazione del Salone del Mobile di Milano.Milano che si è tenuta lo scorso 12 febbraio, all’Università Cattolica del Sacro Cuore – e ci sono quelli sussurrati e temuti sulla defezione della comunità cinese messa all’angolo dal corona virus.
Partiamo dai numeri ufficiali che segnano una variazione con segno meno sia su quelli del 2019, sia su quelli del 2018: su 210mila metri quadrati di superficie netta espositiva si disporranno più di 1600 espositori, il 25 per cento di aziende estere; seicento espositori al Salone Satellite per un totale complessivo di 2200 aziende.
Rispetto al 2019, una diminuzione nel numero in valore assoluto, 2.418 sono stati gli espositori (550 per il Salone Satellite), di cui il 34 per cento esteri, e così anche per il 2018, l’anno pari dei Saloni del Bagno e della Cucina: 2491 (650 per il Salone Satellite) di cui il 27 per cento esteri. Il 2020 è l’anno delle biennali EuroCucina, con il suo evento collaterale FTK (Technology For the Kitchen), e Salone Internazionale del Bagno. Si replica anche la dimensione trasversale di S.Project che attraversa il Salone con prodotti di design, soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni.
Disaggregando il numero complessivo di aziende presenti, il Salone Internazionale del Mobile, Salone Internazionale del Complemento d’Arredo, Workplace3.0 conterà 1.200 espositori di cui il 30 per cento esteri per 146mila metri quadrati di superficie suddivisi in tre tipologie: Design, xLux, Classico. Per EuroCucina 84 espositori (di cui 25 per cento esteri) su 19.154 metri quadrati ; FTK (Technology For the Kitchen) 40 espositori (di cui 40 per cento esteri) su oltre 11mila metri quadrati; per il Salone Internazionale del Bagno 179 espositori (di cui 13 per cento esteri) su oltre 17mila metri quadrati; per S.Project 101 espositori (di cui 39 per cento esteri) su 15.500 metri quadrati e infine, come già detto, SaloneSatellite con 600 designer e neo-laureati di scuole internazionali di design su 3.100 metri quadrati.
Una nota interessante: il tema del Salone Satellite “Designing for our future selves / Progettare per il nostro domani” è assimilabile a quello indicato da Hashim Sarkis, curatore della Biennale di Architettura di Venezia che aprirà il prossimo mese di maggio, “How will we live together?, come vivremo insieme?” che chiede agli architetti di immaginare degli spazi nei quali si possa vivere generosamente insieme. Segnale preciso che è in emersione una preoccupazione diffusa sul nostro futuro e si sta investendo in ricerca e progetto per individuare una via percorribile.
Questi i numeri del Salone, ma qual è l’andamento del settore? Come dichiara il Centro Studi Federlegno, il valore della produzione italiana della filiera legno-arredo nel 2019 è stato di 42,5 miliardi di euro, più 0,6 per cento rispetto al 2018. Complessivamente il macrosistema arredamento pesa 27,6 miliardi di euro e ha visto un aumento della produzione, in particolare destinata al mercato nazionale, del più 1,4 per cento, rispetto al 2018, mentre l’export si conferma stabile.
E a proposito di come vivremo in futuro, Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo, durante la conferenza stampa ha fatto il punto sull’argomento sostenibilità ed economia circolare: “Sono già molte le aziende del settore che hanno intrapreso il cammino verso un’economia circolare e i dati lo dimostrano: il 72 per cento investe nel reimpiego di materiali riciclabili, il 44 per cento utilizza prodotti riciclati, il 67 per cento investe per una gestione corretta dei prodotti a fine vita, il 49 per cento è attento al risparmio energetico e il 37 per cento all’utilizzo di energie rinnovabili”. Orsini con la chiarezza che lo caratterizza ha però sottolineato che la sostenibilità non può essere solo un’assunzione di responsabilità e un investimento da parte delle aziende: “Penso sia giunto il momento di dire forte e chiaro che la sostenibilità non può camminare solo sulle gambe degli imprenditori, soprattutto se piccoli. Alla politica e alle istituzioni chiedo di non lasciare solo chi porta il Made in Italy nel mondo: servono misure fiscali incisive e tempestive affinché le imprese siano accompagnate in una riconversione che metta al centro anche la formazione. L’Europa ha investito ingenti risorse nel Green New Deal e nel 2018 ha approvato le direttive sull’economia circolare che non abbiamo ancora recepito: non possiamo permetterci di perdere simili opportunità.”
La mancanza dei visitatori cinesi
E veniamo ai numeri temuti della defezione cinese. Come ha spiegato Claudio Luti, presidente del Salone del Mobile, il problema sanitario che ha investito la Cina non incide sul numero degli espositori, perché il Salone del Mobile, a differenza di altre manifestazioni, non conta un grande numero di aziende cinese. Ma moltissimi sono i visitatori cinesi, lo scorso anno 30mila, la presenza più significativa degli stranieri. Per quest’anno ci si può aspettare un segno meno per la stessa quantità. In termini generali, nel 2019, il Salone aveva registrato 386.236 presenze, in 6 giorni, provenienti da 181 paesi, mentre nel 2018 (che si abbina al 2020 per la presenza di bagno e cucina) 434.509 presenze, in 6 giorni, provenienti da 188 Paesi. Il Salone cercherà di compensare, in un’ottica strategica complessiva e non puntuale per il problema cinese, con implementazioni alla diffusione digitale delle informazioni, anche se questo, a nostro avviso, è in contrasto con il valore primo della fiera che ri-attribuisce significato al contatto diretto, nel tempo della virtualità assoluta. Confermato, comunque, il Salone a Shanghai programmato per il prossimo novembre. Da capire quanto la defezione dei cinesi preoccupi le aziende presenti in fiera, ma questo potrà essere oggetto di un commento post evento.
L’aspetto del Salone più smart
Merita una segnalazione dedicata FTK – Technology For the Kitchen 2020 Presente e futuro dell’elettrodomestico da incasso: l’evoluzione della Smart Kitchen. Collocate nei padiglioni 9, 11, 13,15 le aziende presentano prodotti fortemente collegati al mondo domotico e IoT. Refrigerazione e congelamento, cottura e aspirazione si trasformano in funzioni messe a punto per minimizzare i consumi e accrescere la qualità della vita. Così anche il Salone Internazionale del Bagno Sarà dedicato uno spazio ad alto tasso di tecnologia ed efficienza e sempre più orientato all’eco sostenibilità, ad esempio rubinetterie che consentono una perfetta regolazione della percentuale di acqua calda e fredda o dotate di un regolatore dinamico di portata che consente la riduzione dei consumi fino al 50 per cento; o ancora altri sistemi che rendono più semplice la gestione del consumo di acqua attraverso il monitoraggio continuo e grazie a un segnale acustico che avvisa degli sprechi. Progetti futuribili riguardano, poi, il re-impiego: sono allo studio sistemi che permettono di immagazzinare il calore prodotto dall’acqua per scaldare il getto della doccia successiva, senza ulteriore spreco di energia.
Nota a margine
Il Salone del Mobile è realmente lo specchio di un’imprenditorialità coraggiosa, all’avanguardia sulle tecnologie e sui materiali, fortemente orientata alla ricerca e allo sviluppo. Ed è realmente una fucina di creatività, di menti pensanti sul futuro. Alla Conferenza stampa, che non è affatto un evento a corollario, perché presenta la manifestazione ai giornalisti della stampa internazionale oltre che a quelli di casa nostra, e non solo alla stampa di settore (“informata dei fatti” per così dire), ma anche a quella generalista, quella che comunica e informa il pubblico, lo straordinario valore del Salone è passato poco. Poca precisione nell’informazione, pochi numeri dichiarati e demandati al comunicato stampa ufficiale, molte parole, quelle molto di moda, tutte insieme, mutuando da Marinetti “in libertà”. Avremmo preferito una presentazione rigorosa e puntuale, sia nelle specificità della fiera, sia nell’illustrare i trend internazionali dominanti, nonostante non siano mancati spunti e segnalazioni interessanti e da approfondire. Plauso all’intervento del sindaco Sala che, rivendicando il vigore e l’energia milanese, ha focalizzato i temi dei giovani, studenti e professionisti, sia milanesi, sia fuori sede, sia stranieri; di Milano come città universitaria – e per questo proiettata nel futuro – e del Salone Satellite che racconta la creatività degli under 35.
Intorno al Salone: gli eventi ufficiali
Dal 21 aprile al 3 maggio, nella Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, andrà in scena una monumentale installazione audiovisiva site-specific dedicata ai dieci valori che compongono il Manifesto del Salone del Mobile: saranno proiettati 10 film d’autore realizzati da registi italiani. Il progetto è curato da Davide Rampello. Per sottolineare e valorizzare ancora di più il profondo legame con Milano, e nello spirito di una sempre maggiore apertura allo scambio e alla circolazione di idee, cultura e creatività, torna la collaborazione tra Salone del Mobile.Milano e Fondazione Teatro alla Scala. Il Salone si aprirà anche quest’anno con un concerto del maestro Riccardo Chailly, direttore musicale del Teatro alla Scala di Milano. Il Salone del Mobile si concluderà con una grande festa del design il 24 aprile a Palazzo Marino.