Rehau si è sin da subito attenuta strettamente alle disposizioni governative e regionali in vigore: la maggior parte dei collaboratori lavora in smart working già dall’ultima settimana di febbraio…
Andrea Bucciarelli
direttore Furniture systems REHAU ITALIA (Cambiago. Milano)
www.rehau.com
- Come avete reagito a questa emergenza?
“Rehau si è sin da subito attenuta strettamente alle disposizioni governative e regionali in vigore: la maggior parte dei collaboratori lavora in smart working già dall’ultima settimana di febbraio, garantendo la continuità di servizio attraverso la reperibilità tramite i soliti contatti email e telefonici e privilegiando l’utilizzo dei canali digitali. Sebbene la merce non venga al momento consegnata, la produzione nei nostri stabilimenti tedeschi è attiva affinché, alla riapertura, i nostri clienti possano contare sulla disponibilità di materiale. Continuando a monitorare la situazione, cercando di reagire prontamente agli sviluppi e mantenendo informati collaboratori, clienti e tutti i nostri partner, stiamo facendo il possibile per continuare a garantire l’affidabilità necessaria nella filiera industriale”.
- Che cosa, a vostro avviso, sta cambiando o cambierà in modo radicale?
“I giorni che stiamo vivendo sono caratterizzati da grande incertezza e purtroppo anche gli scenari del “post Coronavirus” non possono che risultare imprevedibili e sconosciuti; prima di trarre conclusioni affrettate sarà necessario vedere come il sistema Italia reagisce. Del resto, le industrie nazionali sono anche legate a una importante quota di export, quindi siamo legati al decorso dell’epidemia anche negli altri Paesi”.
- Che cosa le autorità e tutti noi dovremmo fare?
“Da parte dei cittadini e delle imprese serve soprattutto disciplina e un forte senso di responsabilità per contribuire, ciascuno di noi personalmente, ad arginare l’emergenza. Lo Stato deve invece pensare a un concreto piano di supporto all’economia, tempestivo ed efficace, per non far impantanare il Paese in una crisi che potrebbe durare generazioni. Occorre l’adozione di misure straordinarie e incisive, che permettano di fronteggiare innanzitutto una crisi di liquidità che non conosce precedenti, sostenendo il nostro settore che, unitamente a quello dell’edilizia, costituisce una filiera fondamentale per la tenuta economica e sociale del nostro Paese”.