L’impianto green di Ivm Group

Abbiamo visitato lo stabilimento di Parona di Ivm Group, il gruppo italiano specializzato nella produzione di vernici e soluzioni per la finitura delle superfici. Un’occasione per vedere gli sforzi profusi dal gruppo in ottica sostenibilità. con un impianto green, sempre meno impattante a livello ambientale…

È con piacere che abbiamo accettato l’invito di Ivm Chemicals a visitare lo stabilimento produttivo di Parona, a pochi chilometri da Vigevano e da Pavia, una zona ricca di storia e tradizione che ha visto da sempre nascere e svilupparsi alcune delle belle realtà produttive italiane.

Un’occasione per “vedere da vicino” e toccare con mano come sia cambiata la produzione del gruppo nello stabilimento pavese, e quanto ogni processo sia diventato e stia diventando sempre più “green” negli ultimi anni. Un percorso sostenibile che si è sviluppato non solo attraverso la creazione di nuove linee di prodotti e di vernici sempre meno impattanti, ma anche con la realizzazione di un impianto in grado di ottimizzare la produzione, di ridurre i costi, andando sempre più incontro a un’ottica di sostenibilità a 360 gradi. “Stiamo continuando a investire per rendere sempre più efficiente l’impianto”, ci hanno spiegato in azienda durante il tour dello stabilimento di Parona.
Abbiamo realizzato investimenti mirati a ottimizzare i processi produttivi e ridurre ancora ulteriormente le emissioni. Uno sviluppo che segue un percorso chiaro verso orizzonti sempre più sostenibili”.

Un progetto “green” dunque che, come abbiamo detto, ha portato allo sviluppo di nuovi prodotti, ma che parte dall’interno, da un impianto che garantisce standard di produzione elevati nel rispetto di uno sviluppo sostenibile.
La produzione avviene senza rilascio di emissioni inquinanti in atmosfera: tutti i processi, fin dall’arrivo delle materie prime, sono gestiti a ciclo chiuso; nella fase finale di confezionamento tutta l’aria derivante dal processo di versamento del prodotto negli imballi viene captata e “ripulita” da un sofisticato impianto criogenico, quindi rilasciata nell’ambiente completamente priva di composti organici volatili (voc).
L’automazione estrema degli impianti permette di minimizzare il contatto delle persone con i dispositivi e le attrezzature industriali, riducendo quindi sensibilmente la loro esposizione a possibili pericoli di infortunio”.

E ­– in linea con gli obiettivi e le keywords della sostenibilità – l’impianto pilota di Parona (che oggi si estende su una superficie superiore a 6mila metri quadrati) permette, a pieno regime, di ottenere importanti vantaggi ambientali: rispetto allo stesso volume di vernici prodotte in un impianto tradizionale, consente infatti di ridurre i rifiuti di circa 330 tonnellate all’anno, dimezzare l’uso di solvente di lavaggio e di ridurre di 2,2 tonnellate all’anno l’emissione di componenti organiche volatili inquinanti (voc). Le nuove tecnologie utilizzate consentono inoltre un risparmio energetico stimabile in 548 megawattora annui che garantisce la riduzione di emissioni di CO2 di 170 tonnellate in un anno.
Per proseguire questo percorso, il gruppo ha anche introdotto un nuovo progetto, “Life Waterborne BioPaint”, un nuovo importante investimento in tema di sostenibilità. Ivm – che produce già leganti in versioni bio-based, con contenuto bio-rinnovabile superiore al 70 per cento (escluso il solvente) – si è posta l’obiettivo di raggiungere ulteriori miglioramenti e sviluppare prodotti vernicianti a base di acqua di origine bio-rinnovabile, ottenendo una riduzione del 66 per cento delle emissioni di CO2 rispetto al Life Cycle Assessment delle attuali produzioni e una maggiore tracciabilità delle materie prime e dell’intero processo.

GLI IMPIANTI
Non solo Parona. Sulla “mappa” di Ivm Chemicals ci sono anche altri due impianti produttivi, dedicati in particolar modo alla ricerca e sviluppo. L’impianto di Bareggio (Milano), che ospita il laboratorio di ricerca e sviluppo di vernici, e l’impianto di Senago, anch’esso nell’interland milanese, dove una volta sorgeva la sede dell’Ilva vernici, in cui viene ospitata la ricerca e sviluppo per quanto riguarda gli elastomeri adesivi.

“LIFE”
Ma vediamo più nello specifico di che cosa stiamo parlando quando accenniamo a “Life”. “Life” è un programma dell’Unione Europea lanciato per promuovere la salvaguardia dell’ambiente, della natura e della biodiversità attraverso il finanziamento di progetti di economia verde. Un programma che ha visto l’adesione di Ivm Group attraverso il progetto “Life BioPaint” per sviluppare vernici per legno Uv con materie prime bio-rinnovabili.

“LIFE BIOPAINT”
Un progetto che ha come obiettivo la riduzione delle emissioni di CO2 calcolata sui parametri del Life Cycle Assessment dei processi attuali del 30 per cento annuo, e in particolare: azzeramento emissione di voc riduzione del 100 per cento degli scarti riduzione dell’80 per cento dei rifiuti riduzione del 30 per cento consumo energia una riduzione annua di CO2 pari a quella di un’automobile che percorre un miliardo di chilometri. “Obiettivo del progetto – ha spiegato Federica Teso, ceo e azionista unico del gruppo – è certamente quello di ottenere miglioramenti ambientali attraverso una nuova filosofia formulativa e produttiva. Il gruppo ha accettato questa sfida perché questo impegno è già parte del nostro dna. La nostra sede di Parona ha performance altissime in tema di automazione, rilascio di emissioni inquinanti, produzione a circuito chiuso e sicurezza. Con “Life BioPaint” vogliamo proseguire il nostro percorso lavorando sui processi produttivi e su un punto nevralgico per la sostenibilità: le materie prime. Non può esistere sostenibilità reale, anche per il consumatore finale, se non attraverso un intenso lavoro di ricerca sulle materie prime, cercando di renderle allo stesso tempo a basso impatto ambientale e altamente performanti. Cerchiamo soluzioni concrete e sostenibili da tutti i punti di vista, ambientale e per l’azienda”.

MATERIE PRIME E “GREENGUARD”
Soluzioni concrete e sostenibilità che passano anche dalla scelta delle materie prime, il più possibile bio. Le nuove vernici “green” prodotte dal gruppo, infatti, contengono fino al 75 per cento di materie prime da fonti rinnovabili e che sono prive di voc.
Questa nuova generazione di prodotti unisce performance di alta qualità e rispetto per l’ambiente e la salute dell’uomo, offrendo così all’industria del mobile uno strumento utile a costruire una filiera realmente rispettosa dell’ambiente, in tutte le sue componenti”.
E – come a chiudere un cerchio – ultimamente è arrivata anche la certificazione “Greenguard” (per saperne di più e scoprire che cosa sia questa certificazione vi invitiamo a leggere nel box più in basso, ndr.) assegnata ai prodotti che soddisfano alcuni dei più rigorosi standard mondiali sulle emissioni chimiche.

FUTURO
Sostenibilità che, per il gruppo, non è soltanto una questione ambientale, ma anche “sociale”. “Abbiamo investito e stiamo investendo molto anche nella formazione. Specialmente in un momento storico come quello attuale, in cui si fa più fatica rispetto al passato a trovare figure specializzate”.
Un percorso fatto di rapporti diretti con le scuole e con le università e che ha visto proprio recentemente gli studenti della Naba, la nuova accademia delle belle arti con sede a Milano e Roma. Un’occasione che dimostra come l’approccio alla sostenibilità non sia una mera questione di statistiche ambientale, ma una nuova “forma mentis”, un nuovo modo di approcciare il futuro. Perché uno sguardo “green” è uno sguardo rivolto in avanti.

(a cura di Francesco Inverso)

ivmgroup.com


 

IVM GROUP
Ivm Group (che oggi comprende marchi storici come Ivm Chemicals, Milesi, Ilva e Croma Lacke) è tra i principali player nella produzione di vernici per legno e per altri materiali. Il gruppo, fondato nel 1970 da Adriano Teso e Massimo Milesi, fin dalle origini ha mantenuto la stessa proprietà, garantendo co-stanza nelle strategie, sicurezza e affidabilità nella conduzione.
Oggi il gruppo – guidato da Federica Teso, ceo e azionista unico – ha filiali nelle principali nazioni europee e negli Stati Uniti ed è presente in più di 100 Paesi attraverso una rete capillare e strutturata di distributori specializzati.
I prodotti del gruppo vengono studiati da un team di oltre 200 ricercatori e tecnici specializzati che lavorano al futuro delle vernici per legno con gli strumenti tecnologicamente più avanzati. All’attività di ricerca e sviluppo, il gruppo destina ogni anno l’otto per cento del proprio fatturato.


“GREENGUARD”
“Greenguard è una certificazione di prodotto americana rilasciata dall’omonimo laboratorio, tra i più importanti a livello globale su queste tematiche. Quest’ultimo è un organismo senza fini di lucro e indipendente, che dal 2001 ha sviluppato una serie di requisiti tecnici idonei a certificare i materiali utilizzati negli ambienti indoor.
Per ottenere la certificazione vengono misurate le emissioni di circa 400 sostanze nocive su un manufatto: dagli ftalati al benzene, dalle ammine aromatiche alla formaldeide.
I prodotti certificati “Greenguard” partecipano, grazie alle basse emissioni (Low Indoor Emission), alla riduzione dell’inquinamento dell’aria e al rischio di esposizione chimica negli ambienti interni in risposta all’esigenza del mercato internazionale dell’industria del mobile e dell’arredo, alla ricerca di soluzioni sempre più ecosostenibili.
“La certificazione “Greenguard” è inoltre indispensabile per poter partecipare a forniture contract nazionali ed internazionali e per la realizzazione di manufatti per edifici pubblici e residenziali o per progetti che richiedono la Leed (Sistema internazionale di classificazione dell’efficienza energetica e dell’impronta ecologica degli edifici)”.


VERNICI SOSTENIBILI: I PARAMETRI
Per “dichiarare” sostenibile una vernice, questa deve soddisfare diversi parametri a livello di materiali, produzione, applicazione e gestione del “fine vita” del prodotto.
A livello di materiali, questa deve essere realizzata con materiali provenienti da fonti bio-rinnovabili, con basse emissioni di composti organici volatili, a basso rischio e basso impatto ambientali, mentre la produzione deve richiedere un basso consumo di energia, basse emissioni, una alta efficienza e una bassa variabilità.
Per essere sostenibile, la vernice – oltre a richiedere un basso consumo di energia ed emissioni limitate – deve essere applicabile su substrati rinnovabili e garantire un lungo uso, con bassi rischi sulla saluto e un ridotto impatto ambientale.

L’impianto green di Ivm Group ultima modifica: 2023-11-20T16:45:52+00:00 da Francesco Inverso