Fapil, l’azienda bergamasca tra presente e futuro – Focus Lombardia

Fapil è una delle belle realtà lombarde specializzate nella produzione di utensili. È stato un piacere poterne ripercorrere i passi e tracciare i contorni del prossimo futuro insieme a Giampaolo Pesenti, titolare dell’azienda di Zogno, a pochi chilometri da Bergamo…

Dal 1959 a oggi per una storia che nasce, cresce e prosegue in provincia di Bergamo e fa del territorio uno dei propri punti di forza. Per il nostro focus Lombardia non potevamo non fare tappa a Zogno, a pochi passi dal capoluogo orobico, per raccontarvi di Fapil, una delle belle realtà del mondo degli utensili per il legno. Una realtà che ha da poco compiuto 65 anni e che oggi è guidata da Giampaolo, Giuseppe e Sara Pesenti, figli del fondatore Francesco e che portano avanti una tradizione di famiglia. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Giampaolo Pesenti, che ci ha raccontato qualcosa in più sull’azienda e la sua storia.
Era la fine di marzo del 1959 quando mio padre ha fondato Fapil a Brembilla (Bergamo), pensando proprio al settore della lavorazione del legno. Fapil è infatti l’acronimo di “Fabbrica di Attrezzature Per l’Industria del Legno”. E grazie alla sua forte passione per la meccanica e alle sue intuizioni, diede vita a utensili, accessori e macchine che contribuirono in maniera decisiva allo sviluppo delle numerose tornerie del legno nelle zone di Bergamo e della Brianza”.

Giampaolo Pesenti

Un passione trasmessa ai figli Giuseppe e Giampaolo, che oggi hanno guidato l’azienda al traguardo dei 65 anni di attività nel 2024, insegnando al primo le tecniche di produzione e riservando al secondo gli aspetti più gestionali e di ricerca di nuove nicchie di mercato.
Lo stesso spirito, la stessa laboriosità e la stessa dedizione sono più che mai presenti nella moderna fabbrica di Zogno dove, dal 1974, si è trasferita l’azienda e dove oggi, con l’ausilio di moderni software di progettazione, macchine cnc dotate di 4 a 5 assi, strumenti di misura all’avanguardia, Fapil produce oggi utensili di elevata precisione e forti prestazioni”.

Quanto ha influito “nascere e crescere” in un distretto industriale altamente competitivo come la Lombardia?
La Lombardia è la casa dei distretti industriali. Un distretto forte e competitivo in grado di esprimere il suo grande potenziale e di reagire prontamente ai momenti di difficoltà. Un territorio che è stato colpito duramente dal “Covid-19”, ma che ha saputo fare fronte comune e ripartire grazie alla collaborazione e al saper fare lombardo, i quali hanno offerto una estrema velocità nel recuperare dopo il crollo del 2020.
La Lombardia – prosegue Pesenti – primeggia a livello nazionale ed europeo per crescita, redditività e patrimonializzazione e questo aiuta sicuramente a fare impresa anche per le piccole e medie imprese. Sicuramente sulla crescita economica degli ultimi anni hanno influito anche il balzo dei prezzi alla produzione sui mercati internazionali, in particolare per quanto riguarda la filiera dei metalli e i prodotti oltre che le materie prime un problema crescente sono i costi energetici. Il contesto produttivo a medio-lungo termine in termini di tecnologia, innovazione e capitale umano ogni giorno è sempre più complesso, e diventano fondamentali sia gli aspetti legati all’automazione e alla digitalizzazione dei processi produttivi, sia quelli relativi alla sostenibilità dove sono cruciali  anche gli investimenti in tecnologie ambientali. Tuttavia, i ritorni della tecnologia dipendono fortemente dalla qualità del capitale umano inserito in azienda, che pertanto oltre che essere adeguatamente formato va “trattenuto” e fidelizzato.
Vede, la trasformazione tecnologica richiede ai lavoratori un ruolo nuovo e più qualificato, che non si limita più all’esecuzione di un compito all’interno di un processo produttivo, ma che porta una partecipazione sempre più attiva e integrata.

Quali sono le strategie che le imprese possono introdurre, con l’obiettivo di attirare e trattenere competenze? Sicuramente le politiche di welfare aziendale che, possono avere  risultati molto positivi anche in termini di produttività e per le piccole realtà come la nostra la collaborazione con gli enti formativi lombardi. Le scelte di investimento in tecnologia 4.0 e innalzamento della fidelizzazione e la soddisfazione della forza lavoro, nonché della promozione  dell’attrattività lavorativa dell’azienda stessa e la sua sostenibilità sociale e la possibilità di poter formare facilmente il personale sono fattori importanti su cui basare l’azienda del futuro. La forza dell’essere in un distretto forte come quello lombardo è un vantaggio perché permette di semplificare e mutuare anche le esperienze dalle imprese più strutturate e organizzate su temi importanti per lo sviluppo futuro, che interagiscono su tutte le aziende anche le piccole aziende come la nostra”.

Abbiamo accennato alla situazione economica derivante dal “Covid-19”. Com’è andato il triennio post pandemico?
Come abbiamo accennato, una volta riprese le attività dopo la pandemia abbiamo vissuto un periodo “frizzante” e in crescita, dettato da incrementi importanti, ma dagli orizzonti temporali molto brevi, a causa dell’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia che hanno spinto i prezzi di vendita a salire in maniera evidente, lasciando oggi grandi ombre sui mercati, sulla competizione globale e soprattutto sul futuro per le guerre recenti che non danno prospettive e certezza al consumatore, alle famiglie e alle imprese.
Un momento sicuramente complesso, ma che vogliamo affrontare con fiducia, affinché tutte le debolezze dei tempi recenti si possano trasformare in opportunità di mercato, di crescita e di sviluppo futuro.
Ogni momento di riflessione del mercato
– considera Giampaolo Pesenti – poi si tramuta in nuove opportunità, nuovi mercati. E all’orizzonte si profila una nuova visione di concepire il vivere, l’essere ed il muoversi all’interno dei nostri territori, sicuramente il distretto della Lombardia sarà ed è già pronta ad affrontare queste sfide e non può che essere alla avanguardia del futuro che ci aspetta”.

Futuro che passa anche dai provvedimenti dell’industria 5.0?
Vedremo. È una norma che si è fatta attendere e non abbiamo ancora deciso se investire su: questo nuovo strumento siamo una piccola azienda e ogni passo viene pianificato in base alle capacità e al momento. Quello che possiamo notare è che sicuramente le linee portanti di Industria 5.0 vanno nel segno del futuro della sostenibilità e del risparmio energetico, segno che i tempi e le tecnologie devono seguire questi obiettivi sempre più”.

Parlando di innovazione, da dove nasce e che cosa proporrete nel prossimo futuro?
Per una azienda come la nostra, è importante che l’innovazione venga portata avanti “sul campo”. Ogni mese infatti abbiamo qualche nuovo utensile che viene proposto ai clienti per poter implementare le performances che i tempi sempre più stretti del mercato richiedono. Alcuni dei “best practice” diventano utensili di serie che verranno proposti al mercato ed a tutti i clienti    
In particolare a livello tecnologico stiamo affinando alcune soluzioni di utensili per poter performare meglio nel massello con utensili a inserti di dimensioni ridotte con forma elicoidale. Abbiamo anche una linea di utensili nel settore delle lavorazione dei derivati della plastica e dei modelli che sta iniziando a offrirci delle soddisfazioni in termini numerici e di mercato. Anche in quel contesto stiamo migliorando alcuni utensili in risposta ai feedback che riceviamo da alcuni clienti primari.  
Oggi il mercato è sempre più esigente e le richieste dei clienti, oltre chiaramente ad aspetti legati al prezzo, sono da sempre due: lavorare i pezzi con la miglior finitura possibile e farlo in tempi ridotti o con soluzioni sempre più performanti e durature.
Anche la sostenibilità è un valore, e nel nostro settore viene apprezzato da chi lavora all’interno della nostra azienda, ma allo stato attuale non può essere definito un plus che può essere “applicato” all’utensile”.

Avete appena festeggiato un compleanno significativo, quali valori i vostri clienti riconoscono in Fapil?
Uno degli aspetti che ci rendono sicuramente orgogliosi di costruire utensili da più di 65 anni è la nostra capacità di realizzare soluzioni speciali di alta qualità.
Diciamo che le nostre realizzazioni di utensili speciali solitamente competono nel mercato “premium”, ma non ci fermiamo e continuiamo a pensare al futuro.
E tra le parole chiave del prossimo futuro la prima sarà sicuramente equilibrio. Dovremo abituarci a vivere e lavorare tra gli altri e i bassi. Sarà ancor più fondamentale rispetto al passato saper cogliere le opportunità che si presentano nei momenti positivi, cercando di migliorarsi nei periodi più sfidanti. In quest’ottica, saranno importanti altre tre parole: visione, performance e produttività.
In una fase così complessa e altalenante sarà fondamentale avere una visione “equilibrata”, che riesca a mediare tra i tanti cambiamenti e le tendenze. Sarà importante riuscire a saper cogliere i segnali del mercato, i trend che vedremo nei prossimi anni. In primis la sostenibilità, che sta diventando sempre più importante e ricercata in qualunque settore, ma che non potrà mai essere svincolata dalle performances dei prodotti. Per questo ogni nuova soluzione dovrà essere green, ma allo stesso tempo garantire la medesima qualità nella lavorazione. E poi la produttività. Un concetto che ogni azienda ha ben presente e ricerca costantemente, specialmente in una fase in cui si tende a essere meno aperti agli investimenti e serve ottimizzare ogni processo, i tempi e i costi che ne derivano. Umani, economici o energetici che siano
”.

A cura di Francesco Inverso
fapil.it

Fapil, l’azienda bergamasca tra presente e futuro – Focus Lombardia ultima modifica: 2025-01-27T17:47:54+00:00 da Francesco Inverso