Il legno come valore condiviso: Ahec presenta “No.1 Common” a 3daysofdesign

Nell’ambito del festival Material Matters (18–20 giugno), l’American Hardwood Export Council (Ahec) ha presentato la mostra “No.1 Common”, un progetto espositivo che invita a ripensare il concetto di qualità nel design del legno, promuovendo un utilizzo più completo e consapevole delle risorse forestali.

Realizzata con il contributo dei designer Andu Masebo, Daniel Schofield e Anna Maria Øfstedal Eng, la mostra ha messo al centro il legno di latifoglia americana classificato come No.1 Common, un grado comunemente usato in Nord America per la produzione di mobili, ma raramente valorizzato nel mercato europeo, dove si privilegiano selezioni più “pure” e visivamente uniformi.

Ahec ha commissionato la mostra per stimolare una riflessione critica su pratiche ormai consolidate nella selezione dei materiali: un invito a “usare ciò che la natura offre”, riducendo scarti e preconcetti, e accogliendo le caratteristiche naturali – nodi, variazioni di colore e venatura – come parte integrante del valore estetico e narrativo del progetto.

Dal bosco all’oggetto: il ruolo di Benchmark

L’iniziativa è partita da una fase di ricerca affidata al produttore inglese Benchmark, incaricato da Ahec di testare le proprietà estetiche, tecniche e produttive del grado No.1C. L’obiettivo non era solo esplorare il potenziale funzionale di questi legni, ma anche valutare il loro rendimento e la loro efficienza all’interno di processi produttivi sostenibili. Questo lavoro ha fornito una base solida per i designer coinvolti, consentendo loro di progettare pezzi che rispondessero a criteri di qualità, durata e impatto ambientale.

Un grado, tre interpretazioni progettuali

Andu Masebo, designer londinese con background in ceramica e lavorazione dei metalli, ha creato Around Table, una scenografia in continua trasformazione costruita in quercia rossa No.1 Common. Il fulcro del progetto è un grande tavolo composto da otto segmenti curvi, riconfigurabili per facilitare momenti di incontro e dialogo durante i tre giorni di mostra. Completano l’allestimento una serie di sgabelli semi-impilabili in acero bruno, coerenti nel linguaggio formale e capaci di adattarsi a usi diversi.

Daniel Schofield, designer britannico con base a Copenaghen, ha firmato Common Room, una collezione di arredi per spazi di lavoro flessibili, realizzati in ciliegio No.1 Common. Il progetto – composto da tavolo, panca, sgabelli e schermi – si interroga su come materiali “imperfetti” possano rispondere alle esigenze contemporanee di comfort, benessere e modularità. Schofield ha adottato una soluzione originale per valorizzare i difetti del legno: giunti a farfalla con angoli arrotondati, pensati per facilitare la produzione e rafforzare il linguaggio visivo del sistema.

Anna Maria Øfstedal Eng, designer norvegese che lavora tra ceramica, pietra e legno, ha realizzato Kontur Series, una coppia di elementi – armadio e specchio – costruiti in betulla gialla No.1 Common. La designer ha sperimentato la laminazione di tavole con diverse tonalità e venature per ottenere superfici grafiche e organiche, scolpite in modo da esaltare i contrasti tra struttura e superficie. La composizione a tre strati del materiale (nucleo da 20 mm e strati esterni da 8–10 mm) ha permesso di modellare pattern visivi unici, che dialogano con forme più essenziali nei frontali e nei piani.

Un allestimento che non spreca

La mostra è stata progettata dallo studio multidisciplinare KUF Studios, fondato dalla designer danese Kia Utzon-Frank, e costruita utilizzando gli scarti di produzione delle opere in mostra. Lo spazio, ispirato a segherie e cantieri, ha utilizzato metodi di impilamento del legno, fascette, tracce a pastello e strutture grezze per creare un ambiente aperto, attraversabile, che invita a esplorare e riflettere.

L’allestimento stesso è stato pensato per essere riutilizzato in futuri progetti, in linea con l’approccio circolare del progetto.

Oltre l’oggetto: conversazioni e workshop

Due eventi collaterali hanno arricchito l’esperienza: il talk “Making Things in Common” ha riunito i designer per discutere temi condivisi di sostenibilità, progettazione e scelta dei materiali. Il giorno successivo, un workshop pratico aperto al pubblico ha coinvolto i partecipanti nella realizzazione di elementi di illuminazione a partire dagli scarti della mostra, celebrando il valore del “fare insieme” e del riuso creativo.

Una risorsa da riscoprire

Tutti i pezzi della mostra sono stati realizzati esclusivamente con legni di latifoglia No.1 Common provenienti da foreste a rigenerazione naturale. Ciliegio, acero, quercia rossa e betulla gialla sono stati forniti da aziende partner del settore come Bingaman & Son Lumber, MacDonald & Owen, Northland Forest Products e Duffield Timber. Il progetto di identità visiva è stato curato da Justified Studio.

Il legno come valore condiviso: Ahec presenta “No.1 Common” a 3daysofdesign ultima modifica: 2025-06-24T10:44:25+00:00 da Francesco Inverso