Legno italiano, la filiera accelera sulla transizione ecologica

Formazione, normativa, economia circolare e gestione del fine vita: la Federazione pubblica il documento che traccia numeri, progetti e priorità ambientali per rafforzare la competitività della filiera legno-arredo.

FederlegnoArredo ha presentato il Bilancio di Sostenibilità 2024, confermando un percorso sempre più strutturato sulla transizione ecologica della filiera legno-arredo. La Federazione evidenzia risultati concreti in ambito formativo, normativo, di economia circolare e di gestione del fine vita dei prodotti, delineando la direzione strategica per i prossimi anni. “La sostenibilità per noi non è una moda, ma una visione di lungo periodo”, ha affermato il presidente Claudio Feltrin, ricordando che il documento non è soltanto una fotografia dell’attività svolta, ma una bussola per orientare le scelte future.

NORMATIVE UE, EPR E SUPPORTO ALLE IMPRESE
Il 2024 è stato un anno particolarmente impegnativo sul fronte normativo, con l’avanzare del Regolamento Ecodesign (Espr), le novità sulla normativa imballaggi e le regole europee contro la deforestazione. Per accompagnare le imprese, FederlegnoArredo ha intensificato il presidio tecnico e istituzionale: linee guida, tavoli di confronto e attività costante di rappresentanza presso le istituzioni europee.
E tra le iniziative più rilevanti c’è l’avvio della costruzione del Consorzio Nazionale Sistema Arredo per la Responsabilità Estesa del Produttore (Epr), nato nell’ottobre 2024. Il Consorzio ha poi firmato un accordo con il Ministero dell’ambiente per analizzare i flussi e la composizione dei rifiuti del comparto, con l’obiettivo di sviluppare modelli più efficienti di riuso e riciclo.

CIRCOLARITÀ E PROGETTI EUROPEI
La federazione ha consolidato il proprio ruolo anche in ambito europeo, con otto progetti attivi tra “Horizon”, “Life”, “Erasmus+” e programmi di dialogo sociale. Tra questi, “EcoReFibre” punta a sostituire il 25 per cento delle fibre vergini nel settore dell’arredamento con materiale riciclato, grazie anche a cinque impianti pilota dedicati al recupero degli mdf post-consumo.
Progetti come “Life Be-WoodEN” mirano invece a rafforzare le filiere locali e la circolarità nel settore delle costruzioni, mentre il 2024 ha visto la nascita di “Tecla”, il nuovo tool digitale che valuta la circolarità dei prodotti secondo la specifica Uni/Ts 11820.
L’investimento sulle competenze è uno dei capitoli chiave del bilancio: nel 2024 sono state erogate 980 ore di formazione interna, organizzati 45 webinar gratuiti e avviato il progetto “Formazione circolare”, che coinvolge 13 aziende con percorsi di 64 ore ciascuno.
Sul fronte “europeo” la federazione ha coordinato gli scambi internazionali del progetto “AllView”, con la partecipazione di 66 docenti e 64 studenti provenienti da otto Paesi.

I NUMERI AMBIENTALI
Il documento registra anche i dati ambientali relativi alla sede: nel 2024 sono stati consumati 120.556 kWh di energia, con una produzione di 437,5 chilogrammi di rifiuti di carta e l’utilizzo di 8,5 toner complessivi.
Dal punto di vista economico, FederlegnoArredo ha generato 6,9 milioni di euro di valore, con un incremento dell’1,73 per cento rispetto al 2023. Il 92 per cento di questo valore è stato redistribuito agli stakeholder della filiera. L’utile di esercizio ha raggiunto 202.438 euro, quasi sette volte quello dell’anno precedente.
Una sezione del Bilancio raccoglie esempi di aziende che hanno avviato percorsi avanzati sul fronte ambientale e sociale, spesso supportate dalla Federazione. Tra questi figurano gli studi Lca sugli imballaggi in legno, che evidenziano riduzioni delle emissioni fino a meno 194 chilogrammi di CO₂ equivalente quando vengono utilizzati materiali certificati e previsto il riciclo come fine vita.
Dialogo, formazione, presidio normativo e transizione ecologica sono le direttrici su cui continueremo a lavorare, forti di una visione condivisa”, ha concluso Feltrin.

IL LEGNO
Il legno italiano torna inoltre al centro dell’agenda industriale. Con l’aumento della domanda europea di materia prima e il rischio di carenze entro il 2040 FederlegnoArredo spinge su una filiera più autonoma e sostenibile: gestione attiva dei boschi, rilancio della pioppicoltura e nuovi strumenti per decarbonizzare il settore edilizio e, attraverso le varie associazioni che ne fanno parte, sta portando avanti una serie di iniziative mirate a valorizzare l’intera filiera, dal bosco all’edificio finito, coniugando tutela della biodiversità, potenziamento della produzione interna e accelerazione della decarbonizzazione del settore edilizio.
Nonostante un patrimonio forestale che copre il 40 per cento del territorio nazionale, l’Italia sfrutta ancora poco il potenziale dei propri boschi. È il messaggio emerso dal confronto promosso da Assolegno e dall’Associazione Forestale Italiana (AFI) su biodiversità, sostenibilità e ruolo del legno italiano nella transizione ecologica: la filiera deve ridurre la dipendenza dalle importazioni e puntare su una gestione più attiva delle risorse interne.

IL PIOPPO
Rafforzare la produzione interna di legno e ridurre la dipendenza dalle importazioni passa anche dal rilancio della filiera del pioppo. È l’obiettivo al centro della nuova Intesa per lo sviluppo del settore, sottoscritta da più regioni e dai principali attori della pioppicoltura. L’accordo aggiorna e amplia quello siglato nel 2014, confermando la centralità del pioppo per le industrie del pannello, dell’imballaggio e dell’arredo.
La priorità è chiara: puntare all’autosufficienza rispetto all’attuale fabbisogno, una necessità resa ancora più urgente dalle stime europee che indicano, entro il 2040, un possibile squilibrio tra domanda e disponibilità naturale di legno. In questo scenario, le colture legnose dedicate – e il pioppo in particolare – assumono un ruolo determinante.

LA DECARBONIZZAZIONE
Il terzo pilastro della strategia di FederlegnoArredo riguarda l’accelerazione della decarbonizzazione del comparto edilizio, un obiettivo reso ancora più stringente dalla Direttiva Case Green (EPBD IV), che punta a edifici a emissioni zero entro il 2050. In questo scenario il messaggio di Assolegno è chiaro: il legno è il materiale più coerente con la transizione in atto, grazie alla bassa energia incorporata, alla capacità di assorbire CO₂ e al ridotto impatto ambientale lungo il ciclo di vita.
Per accompagnare imprese e professionisti in questo percorso, Assolegno ha messo in campo due iniziative complementari. La prima è un ciclo di eventi dedicati all’eco-progettazione, centrati sull’apporto dell’edilizia in legno alla riduzione delle emissioni e sull’analisi del Life Cycle Assessment (Lca), insieme alle migliori esperienze territoriali. La seconda è il progetto nazionale “Tre Tavoli di Legno”, pensato come spazio tecnico di confronto continuo tra aziende, esperti e stakeholder.

federlegnoarredo.it


I NUMERI

Nel 2024 FederlegnoArredo ha potuto contare su una base di 1.669 imprese associate e su una struttura interna di 35 dipendenti, con una presenza femminile pari al 51 per cento e il 91 per cento dei contratti a tempo pieno. L’attività formativa ha totalizzato 980 ore e 45 webinar rivolti alle aziende della filiera, mentre sul fronte europeo sono stati attivi otto progetti tra “Horizon”, “Life”, “Erasmus+”, “Social Dialogue” e “I3”.
La sede della Federazione ha registrato consumi pari a 120.556 kWh e un utilizzo di 437,5 kg di carta e 8,5 toner. Dal punto di vista economico, l’organizzazione ha generato 6,9 milioni di euro di valore, distribuendone il 92 per cento agli stakeholder, con un utile finale di 202.438 euro, nettamente superiore rispetto all’anno precedente.

Legno italiano, la filiera accelera sulla transizione ecologica ultima modifica: 2025-12-09T12:59:00+00:00 da Francesco Inverso