Presentata “Abimis” by Prisma: “la cucina che non c’era”

Si è tenuto sabato scorso a Venezia, nella bellissima cornice della Scuola Grande della Misericordia, un evento di presentazione di una cucina definita “la cucina che non c’era”, perchè? Naturale: non si è mai vista una cucina del genere, realizzata da Prisma e chiamata “Abimis”, mutuata dalla pluridecennale esperienza nel settore professionale dell’azienda (che, nel 2011, è entrata a far parte del gruppo Arredoplast), attività svolta sia nel settore terrestre che navale. “Abimis” è realizzata interamente in acciaio, e disponibile modularmente. Due gli anni di lavoro per la sua ingegnerizzazione, un progetto partito da un lavoro di “osservazione” in svariate cucine del mondo, osservazione sui tempi, sulle modalità, sulle esigenze, sulle problematiche e sulle richieste degli chef. Dopo questi due anni, l’azienda (guidata da Silvano Ongaro) ha deciso di progettare qualcosa di completamente nuovo, frutto di quella osservazione. Si è dunque partiti smontando il primo luogo comune, ovvero “si è sempre fatto così”. Il primo passo, è stato quello di progettare un monoblocco di acciaio satinato completamente senza via di fughe né saldature, con un bordino rialzato di pochi millimetri (per evitare il classico esempio dell’uovo che scivola a terra e si rompe), senza spigoli e pulibile addirittura con la canna dell’acqua! Poi, si è intervenuti sull’altezza del piano di lavoro, che è regolabile in base anche all’altezza media dei cuochi (dunque, in Cina l’altezza sarà più bassa che in Finlandia), per cui basta, in fase di installazione, regolare delle viti poste sotto il piano di lavoro (i centimetri regolabili sono dieci). E ancora: rispettando le norme “Gastronorm”, tutto è stato definito in base all’impilabilità dei vari elementi (cassettoni, ripiani, lavelli, vassoi…). Le cerniere, brevettate, sono letteralmente “a scomparsa”, i vani o riscaldati o refrigerati (anche per le immondizie, a 15°, così i cattivi odori non si sentono) anche in remoto (cioè non inseriti direttamente nel monoblocco, ma con il compressore messo in un’altra stanza), e poi, ancora, le maniglie ergonomiche, le manopole di regolazione dei comandi (a filo, fronte piatto, retroilluminate)… e questo è “solo” il monoblocco per cucinare, perché poi è stato presentato il monoblocco per la conservazione degli alimenti (un totem in acciaio satinato, con ripiani portanti 70 kg l’uno) e il monoblocco per il lavaggio. Insomma, tre totem in puro acciaio “made in Italy”, stra-ammirati dalle svariate centinaia di persone convenute a questo evento (molti i tedeschi, Paese dove le cucine Prisma sono già più che conosciute), variamente distribuiti fra clienti, architetti, interior designer e giornalisti.

Presentata “Abimis” by Prisma: “la cucina che non c’era” ultima modifica: 2013-07-02T00:00:00+00:00 da admin