Conlegno, il consorzio servizi legni sughero, ha fornito i numeri del primo trimestre dei marchi Epal e Fitok. Nel 1° trimestre dell’anno il marchio Epal ricomincia a crescere seguendo il trend positivo del settore degli imballaggi in legno: da gennaio a marzo, infatti, sono stati prodotti 2.979.168 pallet (di cui 1.811.184 nuovi e 1.167.984 riparati), il valore più alto mai registrato in un singolo trimestre. Rispetto allo stesso periodo del 2020 la produzione di pallet è cresciuta del 7,5 per cento (13 per cento di pallet riparati, 4 per cento quelli nuovi). Positivi anche i dati che arrivano da Fitok, marchio che certifica il corretto trattamento fitosanitario di imballaggi e componenti in legno: nel 1° trimestre sono stati trattati 758.495 metri cubidi legno, il 15 per cento in più rispetto allo stesso periodo del 2020. In dettaglio, sono stati 478.465 metri cubi quelli trattati dai soggetti 7.1, ovvero coloro che eseguono il trattamento HT o DH su semilavorato, semifinito e finito, mentre la produzione con semilavorato trattato HT da parte dei soggetti 7.2 ha raggiunto quota 280.030 metri cubi.
“In quanto strumento imprescindibile per trasportare qualsiasi tipo di merce, l’andamento del mercato dei pallet può essere considerato uno specchio dell’economia – spiega Orlando Fravega, presidente di Conlegno – Nonostante la crescita dei volumi di produzione, in termini di marginalità sarà però un anno difficile per il settore a causa del prezzo del legname fuori controllo e della scarsità della materia prima che avrà inevitabili ripercussioni sul costo dei pallet, con aumenti dal 50 al 100 per cento“.
Guardando, più in generale, ai dati relativi all’intero 2020, emerge come il mercato dei pallet a marchio Epal si sia mantenuto stabile nonostante la crisi economica che ha colpito il Paese: infatti, i pezzi immessi sul mercato sono stati 11.153.266, pari a 250 mila tonnellate. Rispetto al 2019, si è quindi registrata solo una leggera flessione (-0,04 per cento). A pesare in negativo sono stati soprattutto i pallet riparati che hanno registrato un -1,7 per cento. A subire in modo più consistente le conseguenze della pandemia è stato, invece, il commercio con i Paesi extra-UE come dimostrano i numeri di Fitok: nel 2020 i volumi trattati sono stati il 5 per cento in meno rispetto al 2019, una differenza che si traduce in quasi 138mila metri cubi di legno.