Giardina guarda al mondo

Un primo bilancio dell’anno che sta per concludersi: a cinque anni dalla acquisizione la crescita è continua, grazie a una sfida che si gioca sulla tecnologia ma anche sulla esperienza, sulla competenza e su una sempre più attenta e continua presenza nei mercati del mondo.

Il 2015 è stato un anno di consolidamento nel più recente capitolo della storia di Giardina, indubbiamente uno dei marchi più noti e apprezzati della finitura italiana, acquisito cinque anni fa da una cordata di imprenditori e al centro di una stagione di forte rilancio.

 “Abbiamo sperimentato una crescita esponenziale”, racconta Giampiero Mauri, presidente Giardina. “In un mercato complesso e in una situazione di grande competizione siamo riusciti a raggiungere un fatturato di oltre 11 milioni di euro.
Non credo che molti avrebbero scommesso sul futuro di questo marchio italiano e siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto. Ora ci muoviamo in uno scenario diverso e l’imperativo è consolidare questo impressionante risultato gestendolo al meglio”.
 
Perchè non basta crescere, vedere aumentare dati e cifre. Bisogna essere pronti e sostenere questa dinamica con capacità produttiva, organizzazione, risorse economiche e gestionali e, soprattutto, con una struttura aziendale e programmi aziendali adeguati.
 
“Oggi, di fatto, Giardina si trova a un bivio”, spiega Giampiero Mauri. “Possiamo accontentarci di questa eccellente crescita e attestarci sulle nostre attuali quote di mercato oppure alzare la posta, lavorare nelle direzioni necessarie per andare oltre questi splendidi risultati, ma in modo organico, continuando a fare innovazione, a proporre al mercato soluzioni di qualità ed efficaci, rispettando i tempi di consegna”.
 
IN TUTTO IL MONDO
Crescere in modo adeguato, così che ogni attività aziendale sia “allineata” con i nuovi obiettivi, è la sfida. E diventa ancora più importante se è calata in un contesto che guarda al mondo come mercato. Giardina negli ultimi tempi ha notevolmente incrementato la propria presenza in molti Paesi, pur guardando da sempre alla esportazione come una delle proprie vocazioni.
Non a caso nelle scorse settimane è stato firmato un accordo di collaborazione con la filiale operativa nei Paesi Arabi e del Golfo di un grande gruppo del settore “… una partnership che ci inorgoglisce”, ha aggiunto Mauri. “Non solo siamo stati preferiti ad altri, importanti costruttori italiani e stranieri, ma abbiamo dimostrato sul campo cosa sappiamo e possiamo fare. Per noi hanno parlato i numerosi impianti realizzati in questi Paesi ai quali oggi guardiamo sapendo di poter contare su un alleato “in loco” forte, a cui affidare il montaggio, la gestione dei ricambi, l’assistenza… Per Giardina è una nuova, splendida opportunità e i primi risultati ci portano a pensare che non avremmo potuto scegliere una strada migliore!”.
 
UNA PROPOSTA COMPLETA
Alla base del successo di Giardina l’esperienza e la competenza indispensabili per una impresa che voglia offrire soluzioni per ogni esigenza di verniciatura su qualsiasi materiale, dal legno alla plastica, dal vetro ai materiali compositi. Una fortissima vocazione sulla verniciatura a rullo e a spruzzo, arricchitasi negli anni di una serie di soluzioni particolari sia per i fondi che per la finitura, con la possibilità di avvalersi della strettissima collaborazione con Mauri Macchine per tutto ciò che riguarda le automazioni, la movimentazione, le soluzioni “tailor made”, così da completare la gamma e poter dare al cliente tutto ciò che serve per dare vita a qualsiasi lay-out di impianto.
E’ stato così per l’importante commessa in Kuwait, una serie di linee per la verniciatura con qualsiasi tecnologia o processo dettato dal “tipo” di porta che si desidera completare, o in Inghilterra, presso un colosso per il quale Giardina e Mauri Macchine hanno realizzato una linea per la spruzzatura manuale dotato di una cabina pressurizzata, movimentazioni e attrezzature che consentono cambi di colore velocissimi, indispensabili per poter completare commesse con pezzi su misura o dalle forme particolari, un problema impossibile da risolvere “in linea” e che si era rivelato un difficile collo di bottiglia. Senza dimenticare la linea di verniciatura, progettata e costruita per un gruppo americano, con cui vengono preparati e “finiti” profilati estrusi per la produzione di serramenti in materiale plastico.
 
L’obiettivo è chiaro: riportare il marchio Giardina a quel livello di notorietà e di stima di cui godeva in molti Paesi del mondo. Le soluzioni non mancano, le competenze necessarie e l’esperienza ci sono: “India, Messico, Cina, Nord Africa, Europa… sappiamo come si preferisce lavorare in ogni Paese, conosciamo i problemi legati ai climi, ai tipi di processi o ai prodotti vernicianti”, conclude Giampiero Mauri. “Conosciamo il nostro lavoro e la nostra dimensione ci permette di guardare a ciascun cliente come fosse l’unico, dedicandogli ogni attenzione, pronti a costruire la macchina, la linea sulle sue esigenze, come se fosse un vestito su misura…
Il 2016 sarà l’anno della svolta: abbiamo nel cassetto progetti molto importanti in mezzo mondo e possiamo già dire che saranno dodici mesi intensi, faticosi, ma che ci daranno ottimi risultati. E per raggiungerli continueremo a ricercare partner forti nei diversi mercati, a creare reti di conoscenza, di competenza, di condivisione per mantenere sempre e ovunque il più alto standard qualitativo”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Giardina guarda al mondo ultima modifica: 2015-12-10T00:00:00+00:00 da admin