Il consumo di legno per la produzione di energia è aumentato del 3,5 per cento ogni anno dal 2005 al 2007 nei 56 Stati membri dell’Unece (United nations economic commission for Europe, www.unece.org): sono questi i risultati di un workshop Unece/Fao sul tema “Consumi attuali e futuri di biomassa legnose per usi energetici-Monitorare l’uso e capire la tecnologia”, svoltosi il 15 e il 16 settembre 2009 a Riga, in Lettonia.
I dati sono ricavati dall’indagine Joint wood energy enquiry (Jwee) di Unece/Fao, un questionario che viene sottoposto agli Stati membri dell’Unece/Fao dal 2004. Si prevede che questa tendenza proseguirà o addirittura si rafforzerà, poiché molti governi europei hanno adottato politiche di promozione delle energie rinnovabili nell’ambito dei loro programmi per rispettare gli ambiziosi obiettivi fissati dall’Unione Europea per il raggiungimento di una quota del 20 per cento di consumi energetici da fonti rinnovabili entro il 2020.
Queste politiche non puntano solo a contenere i cambiamenti climatici, ma anche ad aumentare la sicurezza e la continuità degli approvvigionamenti energetici, promovendo valide alternative all’importazione di combustibili fossili sempre più costosi, fonte di grande preoccupazione per molti Paesi.
Tuttavia, le misure adottate stanno producendo un forte impatto sui mercati tradizionali dei prodotti forestali. La promozione del legno come fonte di energia comporta infatti un notevole incremento del fabbisogno di biomassa, soprattutto nel breve periodo, nonostante le foreste europee vengano attualmente sfruttate per il 60 per cento circa della loro crescita annuale, cioè ben al di sotto del loro potenziale sostenibile. Sovvenzioni e tariffe agevolate per favorire la produzione, il commercio e l’utilizzo di energia prodotta dal legno incidono sui mercati e possono avere un impatto imprevisto sui produttori tradizionali di legno e carta.
Per quanto riguarda questi prodotti, la maggior parte dei Paesi dispone di informazioni aggiornate sul fabbisogno corrente e previsto di fibra di legno. Tuttavia, le politiche di incentivazione del legno come fonte energetica stanno avendo serie conseguenze sull’industria del legno e della carta e aumentano il rischio di una forte concorrenza per l’acquisizione della materia prima. Per contro, i proprietari di foreste e i fornitori di scarti di lavorazione hanno tratto vantaggio dalla nascita di sbocchi alternativi per il legno di bassa qualità e gli scarti di lavorazione, soprattutto in questa fase di crisi economica. Questa situazione richiede che vengano fissati obiettivi realistici per le fonti di energia rinnovabili, equilibrando le esigenze dell’industria di lavorazione del legno tradizionale con il fabbisogno crescente legato alla disponibilità sostenibile di biomassa legnosa nelle sue varie forme, a breve, medio e lungo termine.
In aumento il consumo di legno per usi energetici
In aumento il consumo
di legno per usi energetici
ultima modifica: 2009-10-13T00:00:00+00:00
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