Primi segnali di ripresa si sono registrati a Mosca nella quattro giorni dedicata al settore arredo-casa italiano in occasione dei Saloni WorldWide organizzati da Cosmit dal 7 al 10 ottobre presso il Crocus Expo. Secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, infatti, 360 aziende italiane hanno incontrato un discreto aumento di visitatori che in totale sono stati 29.098 provenienti dalla Russia e dalle regioni delle ex repubbliche sovietiche.
“Un risultato più che positivo – ha sottolineato Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit – se consideriamo il contesto nel quale ancora ci troviamo a livello mondiale. Le nostre aziende hanno avuto occasione a Mosca di incontrare in fiera compratori realmente interessati al prodotto italiano e hanno registrato ordini e contatti che ben lasciano sperare in una, seppur ancora lenta, ripresa del mercato. Sono certo che per il prossimo anno le richieste di adesione da parte delle aziende torneranno a crescere nella consapevolezza che i Saloni WorldWide di Mosca sono una opportunità da non perdere”.
i Saloni WorldWide sono stati anche occasione per mettere in evidenza alcuni gravi problemi che minano la capacità di sviluppo del prodotto italiano sul mercato russo, primo fra tutti l’irrigidimento delle pratiche doganali e l’aumento dei dazi sull’importazione della merce dall’Italia.
“La Federazione – ha dichiarato Rosario Messina, presidente di FederlegnoArredo – sta già lavorando presso le rappresentanze istituzionali perché si risolvano al più presto i problemi alla frontiera che altrimenti danneggiano le nostre aziende e pregiudicano la capacità di sviluppo degli scambi commerciali ma anche del turismo d’affari in Russia”.
“Anche Cosmit – ha concluso Guglielmi – riceve dal positivo risultato di questa quinta edizione dei Saloni WorldWide un impulso importante per continuare a sviluppare nuovi progetti di valorizzazione dell’arredo italiano nel mondo e per arricchire di iniziative la promozione della cultura del design che parte da Milano e si sviluppa nella rete internazionale, attraverso l’eccellenza del prodotto ma anche grazie alla creatività dei giovani progettisti”.