Un restyling completo della spruzzatrice ellittica “EliSpray” e Smartcoater PRO, la nuova machina a rullo per superfici sagomate, sono le due innovazioni che dimostrano come anche durante i difficili tempi della pandemia sia possibile continuare a fare innovazione…

Roberto Bolognini
Le parole di Roberto Bolognini, Sales Manager di Cefla Finishing, che abbiamo scelto come titolo riassumono molto bene il messaggio di uno dei marchi più noti a livello mondiale per la qualità delle proprie soluzioni in tema di finitura. “Per noi innovare è un dovere, perchè vogliamo essere sempre un passo avanti. Ed è forse questo il tratto distintivo del nostro gruppo, il fare innovazione in tanti ambiti e in processi molto diversi per essere sempre i primi!”, ci dice il manager marchigiano senza esitazioni. “Le dimensioni aziendali ci aiutano e abbiamo le spalle sufficientemente larghe per poterci addentrare nello sviluppo di prodotti nelle varie tipologie di applicazione, grazie anche al nostro “Cefla Lab”, oggi più che mai il cuore pulsante del nostro lavoro, che ci permette di sperimentare, di combinare, di confrontarci e dimostrare con le più efficaci tecnologie di comunicazione digitale quello che stiamo facendo, ciò che possiamo proporre”.
Inizia così la nostra intervista, ovviamente on line, per fare il punto su come Cefla stia vivendo questa stagione: “Lo smart working si sta rivelando assolutamente efficace per una realtà come la nostra che conta su persone che operano nelle sedi di Pesaro, Imola, a Udine, Valvasone e Bergamo, senza contare filiali e rappresentanze all’estero. L’efficienza è elevata e stiamo considerando con grande attenzione quanto questa modalità potrebbe rivelarsi vincente anche quando l’emergenza sarà finita, diventando uno strumento assolutamente necessario da affiancare ai contatti di persona.
Ci siamo attrezzati per continuare a essere efficaci in una situazione così drammatica e assolutamente “impegnativa” anche per le imprese, continuando a migliorare i nostri prodotti. Penso al restyling completo di cui è stata oggetto la nostra “Elispray”, la spruzzatrice con movimento ellittico per altissime produttività sulla quale stiamo notando moltissimo interesse da parte dei grandi gruppi industriali, piuttosto che le nuove soluzioni a rullo che oggi ci permettono di applicare il fondo con ottimi risultati anche su superfici sagomate, soluzioni che abbiamo potuto definire grazie anche all’aiuto di Roberto Sorbini, business line manager di tutte le nostre tecnologie a rullo”.

Roberto Sorbini
IL “SOFT ROLL”…
“Negli ultimi mesi abbiamo ridefinito la nostra piattaforma delle macchine a rullo, oggetto di un processo di progettazione ed engineering davvero importanti”, interviene Roberto Sorbini. “Oggi con questo metodo di applicazione si possono ottenere risultati impensabili, come ad esempio la possibilità di applicare la mano di fondo anche su superfici sagomate grazie a rulli particolarmente morbidi. Con il nostro “Soft roll” montato sulla nuova “Smartcoater Pro” possiamo evitare l’applicazione a spruzzo di prodotti a solventi e otteniamo risultati ottimali con quantità decisamente inferiori. In questo modo non solo riduciamo emissioni e consumi di vernice, ma abbiamo bisogno di spazi più limitati e superfici pronte per essere poi finite con una spruzzatrice, arrivando a ottenere una altissima qualità di finitura.
Un processo che ci consente di intervenire su superfici e bordi, così che dopo la levigatura e la spruzzatura abbiamo le nostre ante o i nostri pannelli finiti, perfettamente omogenei e con superfici più dure, più resistenti, perché il prodotto Uv che usiamo per l’applicazione a rullo determina una resistenza della superficie superiore rispetto a quella ottenibile con prodotti poliuretanici o all’acqua.
Un ciclo innovativo, che abbiamo iniziato a testare solo qualche mese fa ma che è già operativo oramai da diversi clienti, con risultati in termini di qualità e di produttività decisamente importanti”.
“Tenga presente – prosegue Sorbini – che applichiamo mediamente 20 grammi al metro quadrato di prodotto Uv, contro i circa 250 necessari per ottenere la stessa qualità con le applicazioni a spruzzo. Per quanto un prodotto acrilico abbia un costo maggiore rispetto a un poliuretanico possiamo comunque dire che alla fine, in termini reali, il risparmio è di un buon 35-40 per cento.
Una soluzione che, ne siamo sicuri, farà molto parlare di sè fra i produttori di porte e antine, anche perché stiamo parlando di qualcosa a cui nessuno aveva mai pensato, reso possibile dalla riprogettazione dell’intera gamma delle nostre macchine a rullo, che oggi sono in grado di esercitare una spinta maggiore sulla superficie da trattare, rendendo così possibile certe applicazioni…”.
“ELISPRAY”
Un processo di “ri-progettazione” che, come ci ha detto Roberto Bolognini, ha coinvolto anche “Elispray”, “… una spruzzatrice a movimento ellittico che era già nel nostro catalogo – precisa il Sales Manager di Cefla Finishing – ma che per alcuni anni era stata “offuscata” dall’avvento delle oscillanti, macchine di più facile gestione, fino a quando non è tornata in auge la richiesta di soluzioni estremamente produtttive, un trend che ci ha convinto a rivedere il progetto per farne una macchina molto performante, completamente nuova e con diverse scelte tecnologie all’avanguardia”.

Cristian Giovannini
CRISTIAN GIOVANNINI
“Anche sulle spruzzatrici non siamo rimasti fermi – ci dice il Product Manager Cristian Giovannini – e con la nuova “Elispray” siamo andati a guardare quella parte della domanda per cui è indispensabile la grande produttività, macchine con velocità dagli 8 fino ai 18-20 metri al minuto, dunque ben oltre le possibilità delle normali spruzzatrici. Superfluo che dica ai suoi lettori che la velocità è legata a diversi fattori, ma con la nuova “Elispray” è possibile raggiungere produttività estreme senza incorrere nei problemi che a certe velocità incontrano le altre soluzioni. Mi spiego meglio: con alcune nostre spruzzatrici ci siamo spinti ben oltre la soglia dei 10 metri al minuto, ma è inevitabile che ci siano dei significativi cali sulle loro perfomances, perché al crescere della velocità crescono anche i consumi e diminuisce la qualità del risultato.
Riprogettando la “Elispray” abbiamo definito una serie di interventi che ci hanno permesso di poter raggiungere alte velocità senza alcun decadimento della qualità, grazie proprio alla diversa modalità con cui la vernice viene depositata sulla superficie del pezzo, garantendo un rendimento pressocché costante”.
Come ci siete riusciti?
“È presto detto: in una spruzzatrice oscillantegli assi si muovono avanti e indietro e ogni volta che arrivano a fondo corsa devono rallentare, fermarsi e riaccelerare in direzione opposta, una sequenza che impone una velocità dell’asse maggiore per recuperare il tempo perso. Il percorso ellittico nella “Elispray”, invece, è continuo, senza accelerazioni e inversioni di direzione, quindi la velocità delle pistole può essere molto più bassa a parità di produzione. Questo consente di aumentare l’efficienza della macchina, perché la vernice erogata da una pistola che si muove a velocità inferiore non viene perturbata dal movimento della testa. A ciò si aggiunge la scelta di mettere nel carosello un maggior numero di pistole, così da poter dare “pennellate” molto più vicine e ben sovrapposte, arrivando perfino a superare l’eventuale problema di un ugello momentaneamente otturato.
Non solo: possiamo lavorare con dodici pistole per ogni singolo circuito di alimentazione, e due circuiti distinti, dando alla macchina una ottima configurabilità che la rende anche piuttosto flessibile; mentre per quanto riguarda la filtrazione dell’overspray si può optare per il sistema a secco o ad acqua”.
LO SCENARIO
“Flessibilità è la parola d’ordine che vale per tutti i nostri clienti, indipendentemente dalle loro necessità o dimensioni”, interviene Roberto Bolognini. “Avendo un range di prodotto quanto mai completo possiamo dare a ciascuno la soluzione ideale, la linea di cui ha bisogno, anche in un periodo difficile come quello attuale, una fase di incertezza che è cominciata prima della pandemia, lo scorso giugno, con un progressivo rallentamento degli ordini da tutti i mercati. Le cose sono andate meglio per la domanda dei “grandi clienti”, più propensi a programmare gli investimenti di anno in anno secondo logiche di produzione consolidate e che risentono meno della attualità, per quanto forte e drammatica.

Rullo morbido
Il “Covid-19” ha pesato e sta pesando indubbiamente di più sulle piccole e medie realtà, più soggette a incertezze e cautele, una situazione che di fatto racconta perché abbiamo spinto soprattutto verso un certo scenario di innovazione con la “Elispray”.
Non dobbiamo, però, fare di ogni erba un fascio perché in certi mercati, come il Nord America, abbiamo assistito allo stop delle grandi corporation, mentre realtà di dimensioni più contenute hanno continuato a investire. In Europa è esattamente il contrario e sono i “grandi nomi”, colossi della distribuzione su scala planetaria che non segnano il passo.
In Cina viviamo una situazione intermedia, con aziende e gruppi di grandi dimensioni che mantengono alta una domanda che è certamente erosa, nella fascia medio-bassa, dalla sempre più significativa produzione nazionale di macchine e impianti per la verniciatura e non solo.
Come andrà? Dove ci ritroveremo? Difficile dirlo: il nuovo accentuarsi del contagio sta ridefinendo nuovamente modalità, parametri, consuetudini, possibilità. Mai come oggi continueremo a interrogarci su cosa serve a questo mercato, pronti a cambiare rotta ogni volta si renda necessario, sapendo di avere le competenze e gli strumenti per rendere sempre “appetibili” le nostre soluzioni”.