Nascono in Toscana le soluzioni SCM per un’edilizia green

Macchine e soluzioni in continua evoluzione per un mondo, quello del costruire in legno, in grande trasformazione, caratterizzato da una domanda in costante crescita, al punto di essere il più “dinamico” dei segmenti della lavorazione del legno e dei suoi derivati.

Gentiluomo d’altri tempi Livio Tiezzi: ogni volta che andiamo a trovare gli amici di Sinalunga (Siena) è il primo a venirci incontro e a salutarci con la gentilezza e lo stile che da sempre gli appartengono. Fresco di nomina a Cavaliere della Repubblica, è stato fra i primissimi a creare una fresatrice elettronica a controllo numerico per il legno, a fondare Routech nel 1979 ed è stato lui a comprendere – nel 1992 – che entrare nel novero del gruppo SCM sarebbe stata una scelta vincente, che avrebbe catapultato l’azienda di Sinalunga in un contesto del tutto nuovo e ricco di opportunità.

Quanto mi piacerebbe che i giovani capissero quante potenzialità ci sono nel nostro lavoro”, ci dice cogliendo subito nel segno di uno degli argomenti di più scottante attualità della nostra filiera: “Siamo una realtà nota, apprezzata, che lavora un materiale nobile per portare avanti una visione dell’edilizia, che non solo garantisce un comfort abitativo altissimo, ma è decisamente più ecocompatibile rispetto ad altre tecniche di costruzione. E invece fatichiamo a trovarne, a inserirli in quel percorso di innovazione che da sempre contraddistingue SCM e che ci porta a sviluppare continuamente nuove idee, nuove soluzioni, macchine sempre più performanti, intelligenti, automatiche. Ne è passata di acqua sotto i ponti da quando negli anni ’60 vendevamo utensili ricavandoli dalle balestre dei camion: oggi siamo una realtà nota in tutto il mondo, facciamo parte di un gruppo che complessivamente fattura 850 milioni di euro e anche in questa sede di Sinalunga stiamo crescendo in dimensioni e tecnologia con grande soddisfazione…”.

La sua consolazione, ne siamo certi, è che al suo fianco c’è da sempre suo figlio, Giovanni Tiezzi, site manager dell’unità produttiva, che si unisce alla nostra conversazione con Tommaso Martini, Business Unit Manager delle tecnologie SCM dedicate all’edilizia in legno.
Questo mondo è indubbiamente uno dei settori della lavorazione del legno più dinamici”, ci dice Giovanni Tiezzi. “Stanno cambiando gli attori e sono sempre più numerose le realtà coinvolte, fra i quali grandi gruppi industriali che oggi non si occupano più solo delle prime lavorazioni del legno, ma forniscono semilavorati a chi costruisce; realtà che fanno investimenti importanti in impianti di grandi dimensioni per raggiungere produttività a loro consone. Al loro fianco altri nuovi attori, general contractors che hanno iniziato a occuparsi anche della produzione; un fenomeno particolarmente vivace in nord America, in Francia, in nord Europa, mercati dove raccogliamo molte soddisfazioni.
Questo ha significato progettare e realizzare macchine ancora più “importanti”, di dimensioni sempre maggiori, e di conseguenza ampliare la nostra sede produttiva di altri 2.000 metri quadrati. Ma non sono bastati e quest’anno abbiamo acquisito uno stabilimento di altri 2.800 metri vicino alla nostra sede, arrivando così a poco meno di 10.000 metri quadrati di spazi produttivi complessivi, cosa che ci permette ora di organizzare il nostro lavoro in modo da limitare al massimo la permanenza delle macchine nelle diverse piazzole.
La forte domanda da parte del mercato, come le dicevo, che ci ha portato ad assumere altre persone, fino ad arrivare ai settanta addetti che oggi lavorano nelle due unità produttive. Il nostro target è mondiale, per quanto molto frammentato non solo per questioni normative, ma anche per consuetudine e tradizione: fortunatamente facciamo macchine molto flessibili e questo ci permette di ovviare alle differenze, di dare una risposta tecnologica che ben si adatta a qualsiasi tipologia di costruzione”.

La crescita degli ultimi anni ci ha spinto a organizzarci in modo ancora più efficace, anche sul versante commerciale – interviene Tommaso Martiniselezionando persone con competenze specifiche a cui affidare i diversi mercati, proprio perchè abbiamo a che fare con operatori e realtà che parlano un linguaggio diverso da chi produce mobili o serramenti. Una maggiore specializzazione tecnico-commerciale che sta permettendo a SCM di guadagnare quote di mercato in aree dove l’edilizia in legno è di casa da decine e decine di anni, come in Germania, Austria e Svizzera.
Tuttavia non stiamo crescendo solo nei mercati più “affezionati” al legno: abbiamo installato macchine in tutto il mondo e ci arrivano richieste da Paesi meno legati per tradizione a questo genere di costruzioni. Abbiamo venduto soluzioni tecnologiche in Marocco, Corea, e stiamo per consegnarne alcune in Nuova Zelanda, altre le abbiamo installate in Cile, in quel Sudamerica che a nostro avviso potrebbe rivelarsi uno sbocco molto interessante per le nostre tecnologie.
In qualche Paese bisogna ancora fare i conti con normative e regolamenti locali che non guardano di buon occhio alla edilizia in legno, ma sono ostacoli che presto verranno superati”.

Ci pare ci sia finalmente qualche novità anche sul versante delle costruzioni a telaio…
Proprio così: oramai da qualche tempo ci stiamo guardando attorno per capire come muoverci in questo segmento, che impone conoscenze, tecniche e competenze molto specifiche: da qui la scelta di definire una partnership con la svedese Randek, realtà molto conosciuta nel mondo della pre-fabbricazione “timber frame”. Il fatto di offrire prodotti complementari ci ha permesso di unire le nostre forze in molti contesti, aggiungendo al catalogo SCM anche soluzioni specifiche per questo tipo di costruzioni, particolarmente apprezzato negli Stati Uniti e in tutto il Nord America.
Nel Nord America, in particolare, è in atto un enorme cambiamento che vede emergere impianti ad alta automazione, con importanti investimenti sul modo di costruire le case e si fanno grandi investimenti sull’automazione. Randek è stata la prima azienda a integrare robot per l’assemblaggio delle pareti nelle proprie linee; un’azienda storica, che porta avanti un processo di innovazione in questo specifico segmento dagli anni Sessanta”.

Dunque non più solo cross laminated timber?
La costruzione a telaio è una tecnica consolidata in molti Paesi nei quali solo oggi si sta affacciando il “mass timber”. Le due tecnologie sono entrambe consolidate, diffuse e sempre più la scelta avviene sulla base del progetto, su ciò che si deve costruire, utilizzando dunque la tecnica più adatta per quella circostanza. La partnership con Randek ci permette di poter dire la nostra nei due contesti, potendo contare su competenze tecniche e commerciali forti su entrambi i versanti”.

C’è da dire che anche in architettura è oramai sdoganata la mescolanza di materiali diversi, sia dal punto di vista strutturale che estetico, e la possibilità che offriamo di avere risposte tecniche flessibili per qualsiasi obbiettivo ci sta facendo guadagnare sempre più spazio fra i nostri competitor”, interviene Giovanni Tiezzi. “Questo ha voluto dire “far crescere” le nostre soluzioni tecnologiche anche dal punto di vista del software, che possiamo facilmente implementare anche sulle macchine già installate. Il nostro software integra al suo interno il know-how che in precedenza era nella disponibilità solo dei carpentieri più bravi.  La possibilità, offerta ai nostri clienti dal software SCM Maestro, di poter svincolare la loro produzione da un processo di tipo artigianale, e quindi di poter impiegare personale tecnicamente competente ma meno esperto, ha facilitato l’ingresso nel settore di nuovi protagonisti, forti certamente di capitali e strutture più industriali, pronti a investire in macchine molto più intelligenti, in grado di dare ottimi risultati anche senza operatori particolarmente esperti”.

Sono stati anni complessi, gli ultimi?
L’aumento delle vendite, il dover produrre più macchine nel minor tempo possibile ci ha indubbiamente messo alla prova, anche per le difficoltà note a tutti nel reperire componenti e materiali. Grazie anche alla nostra appartenenza a SCM siamo riusciti comunque a gestire queste situazioni e a mettere le basi per una crescita ancora più significativa nel 2023 e nel 2024.
Negli ultimi mesi abbiamo notato un certo clima di attesa, alla luce delle vicende internazionali, ma la domanda di edifici in legno – e, dunque, delle nostre macchine – è fortunatamente ancora alta. Siamo ottimisti anche perché abbiamo messo a punto una offerta che risponde perfettamente alle esigenze del mercato. Nel 2013 presentammo la nostra prima “Oikos”, con la quale era possibile lavorare sia “Clt” che travi. Recentemente abbiamo messo a punto la nuova “Oikos XL”, che permette di lavorare travi, pilastri ed elementi di maggiori dimensioni. Al tempo stesso abbiamo lavorato a una soluzione che fosse ancora più rapida, perfetta per lavorare sezioni più piccole fino a 450×240 millimetri, con un ingombro e un investimento ridotto. È nata così “Oikos XS” – dove la “S” sta per “speed”, velocità – che lavora pezzi lunghi ed è perfetta per essere abbinata alle soluzioni della nostra partner Randek. Senza dimenticare la più recente delle nostre fatiche, la “Oikos XL+” che abbiamo presentato ufficialmente nelle scorse settimane: una macchina con aggregati, struttura e progettazione che la collocano al top di gamma nell’edilizia per i grandi edifici.
Parallelamente, stiamo ampliando la nostra gamma “Area”, la cui vocazione è innanzitutto la lavorazione del pannello “Clt”. Un paio di anni fa abbiamo presentato “Area XL” (ne abbiamo parlato approfonditamente qui, ndr.) per le grandi produzioni, con due mandrini e una grande potenza, perfetta per chi ha esigenze di forte produttività. “Area” è invece la nostra proposta per chi in genere il pannello lo acquista e si limita a lavorarlo, mentre “Area X” è la versione che può essere integrata in una linea. Come vede abbiamo scelto di segmentare la nostra offerta per “taglie” e necessità diverse, avendo maturato che quando si vogliono ottenere determinati risultati è indispensabile orientarsi verso macchine specializzate, progettate e costruite per garantire il massimo risultati sul pannello “Clt” o sulle travi, gli elementi longitudinali.
L’ampliamento della nostra offerta è in linea con le richieste più ricorrenti che arrivano dai nostri clienti: questo ci dimostra la validità delle nostre scelte di innovazione tecnologica. Siamo però sempre disponibili a ragionare sul tema della personalizzazione, per quanto le macchine customizzate siano molto spesso assorbite da gamme sempre più articolate…”.

E come concludiamo?
Ci sarebbe ancora moltissimo da dire e da raccontare”, interviene Giovanni Tiezzi. “Il mondo della costruzione in legno è destinato a vivere sviluppi molto, molto importanti: sono tante le novità che si profilano all’orizzonte e che stiamo già studiando per applicazioni miste legno-cemento, piuttosto che per portare a livelli estremi la prefabbricazione, tutte quelle lavorazioni che possono essere fatte in fabbrica limitando al massimo l’impegno in cantiere”.

a cura di Luca Rossetti

scmwood.com

Nascono in Toscana le soluzioni SCM per un’edilizia green ultima modifica: 2024-01-10T17:34:49+00:00 da Francesco Inverso