Si è tenuto a Milano il Seminario di previsione sui mercati dell’arredamento in Italia e nel mondo nel 2014, curato dal Csil (Centre for Industrial Studies). Nel corso dell’incontro il Csil ha presentato due rapporti, il “World Furniture Outlook 2014” e il “Rapporto di previsione sul settore del mobile in Italia 2014-2016. Il focus dal titolo “Smart&Fast: le città del 2020”, propone un nuovo taglio di lettura e approfondimento focalizzato sulle previsioni al 2020 di cento città con interessanti prospettive di sviluppo e qualità/quantità della domanda di beni durevoli per la casa.
Sul fronte dello scenario internazionale, a fronte di una crescita del Pil mondiale del 3,6 per cento si registra la tendenza a un riequilibrio dell’assetto economico internazionale, con il ridimensionamento della crescita nei Paesi emergenti e un miglioramento dell’andamento di quelli avanzati (compresa l’area Euro). In Italia il mercato è ancora fortemente sostenuto dalle esportazioni: in assenza di shock politici e finanziari il Pil nazionale è stimato tornare a crescere già il prossimo anno (più 0,8 per cento in termini reali), per poi accelerare dell’1,5 per cento in più nel biennio successivo, intravedendo solo nel 2015 e 2016 una ripresa dei consumi interni.
Il consumo mondiale di mobili valutato a prezzi di produzione è pari a circa 420 miliardi di dollari statunitensi, con una tendenza alla crescita nei Paesi emergenti rispetto alla stagnazione in atto in Europa occidentale. I principali importatori mondiali sono Stati Uniti, Germania, Francia e Regno Unito, mentre alla Cina appartiene il podio più alto fra gli esportatori seguita da Germania, Italia e Polonia. In Italia il 2013 si sta chiudendo con un mercato interno di nuovo in calo ma con i segnali positivi arrivati negli ultimi mesi dal “bonus mobili”; le esportazioni verso Paesi extra-Ue registrano un incremento di oltre il 10 per cento, a fronte di un calo del fatturato totale intorno al 12 per cento a prezzi costanti nel biennio 2012-2013. Il 2014, secondo Csil, si presenta come un nuovo anno di incertezza nel quale l’export – anche verso i Paesi Ue – conferma il proprio ruolo di baricentro del mercato con un incremento stimato del tre per cento a prezzi costanti. In un quadro di stabilità del mercato interno si stima un aumento del valore della produzione del due per cento, con ulteriore miglioramento atteso nel 2016.
Commercio mondiale del mobile,
si vede la ripresa
ultima modifica: 2013-11-27T00:00:00+00:00
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