Saranno 155 le aziende associate ad Acimall che esporranno alla prossima edizione di Ligna, in calendario dal 18 al 22 maggio 2009 ad Hannover. Un contingente estremamente agguerrito e che rappresenta una parte estremamente significativa dei 276 espositori italiani che, complessivamente, saranno alla biennale tedesca. Una presenza che mai come quest’anno conta di raccogliere segnali confortanti su una stagione economica che rimane preoccupante. “Da parte nostra – ha commentato Paolo Zanibon, direttore di Acimall – abbiamo messo in campo, come nostra tradizione, una presenza istituzionale a sostegno della partecipazione italiana. In Ligna troviamo indubbiamente uno dei momenti più forti del nostro settore e proprio per questo da sempre organizziamo una campagna promozionale specifica. Quest’anno dobbiamo dire che ci siamo mossi in tono minore, rispecchiando fedelmente la scelta di molte imprese di essere presenti ad Hannover con stand di dimensioni più contenute o, addirittura, di non esporvi affatto”.
Il calo della domanda dei beni strumentali, dunque, fa sentire il proprio peso, anche se gli imprenditori sono confidenti che si possano raccogliere i primi “profumi” (se non dei veri e propri segnali) che il fondo della botte è stato raggiunto e che nei mesi che ci separano dalla fine dell’anno non si possa che registrare qualche primo, timido segno di una attesissima inversione di rotta. Come sempre la partecipazione italiana mostrerà lo stato dell’arte a livello di innovazione di processo in tutti i comparti in cui le imprese sono attive: dalla finitura (argomento di punta della nostra tecnologia) alle macchine tradizionali (spesso “ri-pensate” per essere sempre più innovative e performanti), dagli utensili (sempre più “condizionanti” per le prestazioni di una macchina o di un impianto) alla lavorazione del pannello, indubbiamente una delle eccellenze della tecnologia “made in Italy”.
VISITA DELEGAZIONE USA
Una eccellenza che ha avuto una concreta testimonianza dalla recente visita in Italia della delegazione di professori e studenti del Georgia Institute of Technology di Atlanta (Usa), un progetto nato dalla collaborazione fra Acimall e l’Istituto nazionale per il commercio estero che ha permesso ai partecipanti di comparare il livello tecnologico dei processi produttivi proposti dalle imprese italiane con le esigenze delle industrie del mobile statunitensi. Due settimane di intenso lavoro, che hanno permesso di verificare le performances delle tecnologie “made in Italy”, dalla lavorazione del grezzo fino alla finitura del prodotto e al riciclo degli scarti.