Il progetto degli organizzatori di Xylexpo è recuperare l’antico binomio che poneva sotto le stesso tetto tecnologie e forniture per l’industria del mobile. Erano altri tempi? Certamente. Non c’era ancora stato lo tsunami “Zow-Sicam” che ha rivoltato il mondo del semilavorato come un calzino e Sasmil, questo il nome che molti ricorderanno della “damigella d’onore” di Xylexpo, non seppe comprendere che l’industria del semilavorato non era più una ancella dei signori del mobile, ma un insieme di imprese che in qualche modo avevano avocato a sè buona parte della ricerca, della capacità di fare innovazione, produzione, mercato. La storia è nota e non è questo di cui vogliamo parlare, ma della scelta di Xylexpo di mettersi in campo su un terreno che non è certo uso, ma con il quale vanta oramai discrete frequentazioni. Ecco l'intervista a Dario Corbetta, nella sua doppia veste di direttore non solo di Acimall, l’associazione dei costruttori italiani di tecnologia, ma anche di Xylexpo, la biennale internazionale la cui prossima edizione si terrà a FieraMilano-Rho dal 26 al 29 maggio 2020...(leggi tutto) |