Si è spento a 91 anni il cavalier Marco Fantoni

Il mondo dell’industria del legno piange il cavaliere Marco Fantoni, il patriarca di una delle realtà produttive storiche del mondo della lavorazione del legno. L’ingegnere, ex presidente dell’omonimo gruppo con sede a Rivoli di Osoppo, si è spento a 91 anni nella notte tra il 10 e l’11 giugno, solo pochi mesi la scomparsa della moglie, Alessandra De Antoni.

Una storia imprenditoriale di successo che ha inizio negli anni Sessanta,  quando Marco Fantoni – insieme al fratello Piero e ad altri due imprenditori, Giacomo Candido e Federico Aita – aveva fondato  la Plaxil, la ditta produttrice di pannelli in legno, il primo mattone di quello che negli anni sarebbe diventato il gruppo Fantoni. La crescita della Plaxil fu rapida e la necessità di avere maggiore spazio spinse l’azienda a espandersi nel nuovo stabilimento di Rivoli di Osoppo.

La crescita rapida, però, dovette far fronte all’improvviso stop dettato dal terremoto del 1976, con danni accertati per 11 miliardi di vecchie lire e un enorme punto interrogativo sul futuro dell’azienda e dei suoi 300 dipendenti (oltre al dolore fisico per una ferita riportata alla gamba causata dal terremoto). E allora, con quello spirito tipico friulano intriso di molta voglia di fare e poca di alzare bandiera bianca, Marco Fantoni attinse all’orgoglio: “Nessuno fu posto in cassa integrazione – sottolineò qualche anno dopo – l’azienda mise a disposizione il terreno per le roulottes e i containers affinché i dipendenti non si allontanassero”. In agosto le produzioni erano state ripristinate, un anno dopo, nel settembre del 1977, lo stabilimento era stato ricostruito.

Nel 1984, da presidente della Fantoni Arredamenti, fu insignito dal presidente della Repubblica Sandro Pertini dell’onorificenza di Cavaliere del lavoro e nel 1998 l’ADI, Associazione per il Design Industriale, gli assegnò il “Compasso d’Oro alla Carriera”, mentre nel gennaio 2002 l’Università di Udine gli assegnò anche la laurea honoris causa in ingegneria gestionale.

Il Cavaliere del Lavoro Marco Fantoni era anche un convinto assertore dell’impegno associativo, perseguito in seguito, con l’ereditato, familiare rigore, dai figli Giovanni (presidente di Confindustria Udine, dal 2003 al 2007) e Paolo (attuale presidente di Assopannelli e da poco past president di Epf, la federazione europea del pannello).     

Fantoni aveva poi una vera e propria passione per l’architettura. Dai primi studi al Liceo Artistico di Venezia alla direzione dell’azienda di famiglia non ancora ventenne in seguito alla scomparsa del padre Giovanni, nel 1948. “Furono gli anni delle prime commesse su larga scala, tra le quali alcune forniture per enti pubblici e l’amministrazione statale, che esigono evoluzione tecnologica”, ricordò in una sua intervista concessa a Realtà Industriale nel 2000 a Piero Fortuna.

Ingegnere, industriale, cavaliere del lavoro, appassionato d’architettura. La perdita dell’ingegner Fantoni lascia un vuoto nel mondo dell’industria della lavorazione del legno. La redazione di Xylon si unisce al cordoglio per la sua scomparsa.

 

MARCO FANTONI: LA VITA

Marco Fantoni, classe 1930, figlio dell’imprenditore Giovanni Fantoni di Gemona, alla fine degli anni ’40 ancora giovanissimo subentra al padre nella conduzione dell’azienda a causa della prematura scomparsa dello stesso che lo obbliga ad interrompere la frequentazione dell’Accademia di Architettura a Venezia.

Il boom economico degli anni ’50 e le prime forniture consentiranno un salto evolutivo nella maturazione tecnologica per la produzione di arredi in serie. Di quegli anni vanno ricordate le molte forniture per il Villaggio Eni di Borca di Cadore, progettate dall’architetto Edoardo Gellner di Cortina, per gli innumerevoli Motel dell’Agip, e per i quartieri generali Agip ed Eni di Roma e Milano, con la contemporanea frequentazione di Enrico Mattei.

Nel 1954 la fabbrica di Gemona viene ampliata con uno stabilimento progettato dall’architetto Carlo Lucci di Reggio Emilia, realizzazione che viene anche pubblicata su molte riviste d’architettura.

La conseguente saturazione dell’area fabbricabile di Gemona porta Marco Fantoni, negli anni ’60, ad impegnarsi nella costruzione della Zona Industriale nella piana di Osoppo ZIRO con i colleghi Pittini, De Simon, Dondé, Cosani etc.

La ricollocazione dell’azienda nella nuova Zona Industriale fornisce l’occasione per un ulteriore salto tecnologico e per il passaggio definitivo ad un’organizzazione produttiva di serie, distinta nei settori dei mobili per ufficio e per la casa. Sono di questo periodo gli ingenti sforzi di innovazione tecnologica e di investimenti che garantiscono il proseguimento delle linee aziendali maggiormente improntate al design. Con gli architetti Gino Valle ed Herbert Ohl nasce la collezione “45°” esposta alla mostra permanente del MOMA di New York.

A partire dagli anni ‘60 Marco Fantoni intraprende una nuova politica di sviluppo costituendo la Plaxil con Piero Fantoni, Federico Aita e Giacomo Candido, con impianti dedicati alla produzione di pannelli truciolare.

Il sisma del 1976 è l’origine di una nuova configurazione dei fabbricati produttivi di Osoppo, che si concretizza in un complesso tecnologicamente rinnovato, la cui architettura progettata dall’arch. Gino Valle è inserita in modo armonioso nel paesaggio collinare, tutt’oggi espressione di un’emblematica architettura industriale naturalmente inserita nell’ambiente.

Marco Fantoni rimane protagonista della ricostruzione post terremoto ’76  avendo rappresentato non solo una barriera all’emergenza sociale, ma avendo interpretato il miglior esempio della classe imprenditoriale attaccata al proprio territorio e tesa alla valorizzazione delle sue potenzialità.

Fantoni è anche la prima azienda in Europa ad importare la tecnologia statunitense per la produzione di pannelli in fibra di legno (Medium Density Fiberboard) ed il primo stabilimento in Italia è quello inaugurato alla Fantoni nel 1979. Questo materiale è di fondamentale importanza per l’applicazione di nuove tecnologie e per il design di tutto il settore europeo dell’arredamento.

Nel 1980 le difficoltà di reperimento della materia prima legno nell’ex Yugoslavia impegnanola Fantonia costruire ad Avellinola Novolegno Spache utilizza legno ceduo proveniente da boschi locali.

Sempre nell’ottica della diversificazione verso attività complementari, viene assorbitala Carnica LavoriSpa di Villa Santina, specializzata nella produzione di pannelli listellari. Negli anni ’90 questa azienda trasformatasi in La.con verrà dotata di una linea continua Hymmen per la produzione di CPL, di una linea per pannelli nobilitati melamminici e di una linea per l’impregnazione delle carte.

Nel gennaio del 1992 entra in funzione ad Osoppo lo stabilimento chimico per una produzione di collanti assorbiti totalmente dagli stabilimenti del Gruppo.

Nel ‘93 il settore arredo per ufficio viene dotato di un innovativo impianto flessibile per la produzione di articoli a lotto 1.

Il gruppo sviluppa nel tempo la produzione di energia con otto centrali idroelettriche dislocate nel territorio del Friuli-Venezia Giulia e sei gruppi di cogenerazione per un totale di 265 milioni di Kwh.

Negli anni 1992-94 un importante apporto alla conservazione dei beni culturali è rappresentato dall’acquisto e restauro del Palazzo Zorzi –Liassidi di Venezia, destinato inizialmente a sede di Dipartimenti di Linguistica dell’Università di Ca’ Foscari.

Nel 1996 il Gruppo Fantoni si amplia con l’insediamento ad Attimis della Patt Spa, azienda che produce pavimenti melaminici e sistemi fonoassorbenti e radianti.

Marco Fantoni è impegnato anche sul fronte dell’internalizzazione: nel 2000 acquisisce in Slovenia, ad Ilirska Bistrica,la Lesonit, azienda che produce pannelli MDF. Attraverso un piano di ristrutturazione del valore di 65 milioni di euro durato sette anni, l’azienda si specializza nella produzione di MDF ultrasottile.

E’ dell’inizio del 2001 la messa in funzione del Plaxil 7, il nuovo impianto per la produzione di pannelli realizzati con legno riciclato che apre l’azienda alle logiche della Economia Circolare.

Marco Fantoni, già membro della Consulta della C.C.I.A.A. di Udine e Consigliere della Banca Popolare di Gemona, è successivamente Consigliere della Banca Antoniana. E’ Vice-Presidente dell’Associazione degli Industriali di Udine dal 1983 al 1995, Capo Gruppo del settore del Legno dal 1969 al 1983 e Membro di Giunta dal 1979 al 1987. Dal 1987 al 1990 è altresì Membro di Giunta Esecutiva del Cosmit, l’organizzatore del Salone del Mobile di Milano.

Nell’ottobre 1984, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini gli conferisce l’ambita onorificenza di Cavaliere del Lavoro.

In occasione della 18° edizione tenutasi alla Triennale di Milano nel 1998, l’Associazione per il Disegno Industriale ADI gli conferisce il premio “Compasso d’Oro alla Carriera”, a coronamento della sua continua ricerca nello sviluppo di soluzioni e prodotti innovativi.

Dall’aprile 1999 è Membro del Consiglio del Medio Credito del Friuli-Venezia Giulia.

Nel gennaio 2002 l’Università di Udine gli conferisce la laurea honoris causa in Ingegneria Gestionale, mentre nel 2009 il Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano conferisce il Premio Nazionale per l’Innovazione per il Climacustic, sistema radiante e fonoassorbente sviluppato dal gruppo Fantoni.

Si è spento a 91 anni il cavalier Marco Fantoni ultima modifica: 2021-06-13T10:30:50+00:00 da Francesco Inverso