Cvm: quarant’anni di continua ricerca fra logistica e movimentazione

Nata nel 1981, la CVM di Montelabbate (Pesaro) ha progressivamente arricchito le proprie competenze e oggi propone non solo alcune delle più apprezzate linee per l’assemblaggio dei mobili, ma anche una vasta gamma di soluzioni per l’imballaggio, la movimentazione e i magazzini automatici…

Ne è passata davvero tanta di acqua sotto ponti da quel lontano 1981, quando CVM nasce producendo rulliere e trasporti per un “mondo del legno” che nel Pesarese aveva salde radici. L’azienda diventa subito parte di un tessuto forte, capace di inventare e di proporre soluzioni in tutto il mondo, ma soprattutto ai tanti, grandi mobilifici che si erano e si stavano affermando sul territorio. Una crescita esponenziale che aveva bisogno di soluzioni per dare alle macchine l’opportunità di esprimersi al meglio, di essere sempre più veloci, di rendere più “intelligenti” i modi di produrre, liberando manodopera dai compiti più ripetitivi per potersi dedicare a compiti meno banali del trasferire un elemento da una macchina all’altra.

Una competenza che cresce di pari passi con la necessità di rendere sempre più automatici i cicli di produzione, la quale si arricchisce ogni giorno di nuovi “saperi” che portano CVM ad aggiungere , a poco a poco, nuove voci al proprio catalogo.

La storia di CVM è simile a quella di molte altre imprese, amici che si ritrovano e decidono di mettersi in proprio per poi arrivare, fra vicende alterne, a quella compagine che ha guidato l’azienda fino al 2019, che vede oltre a due dei fondatori – Tonino Carcianelli e Veris Valeri – un terzo socio, Franco Catalani, che viene a mancare poco più di un anno fa. Un duro colpo, ma anche un segno che il tempo passa e che bisogna guardarsi attorno per capire quale possa essere la nuova strada per il futuro. Anche perché ci sono i figli e oggi, infatti, CVM è nelle mani di Ivan Valeri e Mirko Carcianelli. I fondatori sono sempre al loro fianco, ma è ai “giovani” che viene chiesto di farsi interpreti dei cambiamenti necessari di una azienda nella quale lavorano oramai da molti anni.

“Io e Mirko – ci dive Ivan Valeriabbiamo scelto di essere qui, di prendere in mano le redini dell’azienda. Non è stata una scelta di comodo, anzi: il nuovo assetto proprietario è stato messo nero su bianco nel 2019 e se pensa a tutto ciò che è successo subito dopo… non abbiamo mollato. Anzi, abbiamo compreso che era arrivato il momento migliore per spingere sull’acceleratore, per portare sotto i riflettori le tante qualità, la flessibilità, la competenza di questo gruppo di lavoro, un team di collaboratori che è la chiave del nostro successo e che ci ha permesso di sviluppare nel tempo quelle competenze e specializzazioni che ci hanno portato verso nuovi orizzonti, a progettare e realizzare nuove macchine, a decidere di passare dalla logica della “soluzione singola” a vere e proprie linee sempre più complesse e automatizzate.
Oggi lavorano con noi una cinquantina di persone e generiamo un fatturato che supera gli 8 milioni di euro realizzati sempre più grazie alle esportazioni, che fino a pochi anni fa rappresentavano solo una parte marginale del nostro fatturato”.

“Negli ultimi anni abbiamo saputo cambiare pelle – interviene Sergio Di Gregorio, Sales Director di CVM – portando alle estreme conseguenze la nostra scelta di essere fornitori chiavi in mano della logistica, delle movimentazioni e dei sistemi di stoccaggio di cui il mondo del mobile in primis ha sempre più bisogno. Non solo: abbiamo portato ad un altro livello la nostra relazione con i costruttori di macchine che ora non ci chiedono solo la rulliera o quella determinata movimentazione, ma chi chiedono di essere al loro fianco nella ideazione, progettazione e realizzazione dei lay out di un impianto, permettendoci di diventare un punto di riferimento anche per i loro clienti, ai quali abbiamo potuto dimostrare tutte le nostre conoscenze nel mondo del mobile.
Oramai da diversi anni lavoriamo a stretto contatto con l’engineering di Biesse, gruppo che non ha bisogno di presentazioni; una collaborazione che si è poi estesa alle loro filiali, ai loro dealer, assorbendo una parte importante del nostro lavoro. In tempi recenti abbiamo conquistato la fiducia di un altro notissimo produttore di macchine e impianti per il legno, la toscana Bacci, che cercava un partner nella logistica del pannello e abbiamo collaborato a uno dei loro progetti più recenti e di successo, un sistema di immagazzinamento di pannelli in verticale in una struttura circolare che si sta rivelando molto, molto interessante per un numero crescente di imprese del settore”.

E i vostri altri clienti?
“Abbiamo tanti clienti consolidati, con cui spesso collaboriamo da molti anni e che ci interpellano ogni volta che vogliono aumentare le proprie capacità produttive od ottimizzare i propri flussi. Lavoriamo molto bene, come le dicevo, con produttori di tecnologia per completare i loro progetti, che si aggiungono a un gran numero di “clienti finali”, se possiamo definirli così, ovvero produttori di mobili che ci hanno scelto come loro riferimento. Senza contare che – fortunatamente – non mancano commesse da chi viene a sapere di noi e delle nostre capacità, magari perché qualche rivenditore o qualche cliente storico gli ha raccontato cosa sappiamo fare e la passione che mettiamo in ogni cosa. Non solo: negli ultimi tempi abbiamo iniziato a lavorare a un nuovo progetto che da un lato arricchirà ulteriormente il nostro sapere e dall’altro ci permetterà di poter dire la nostra in settori diversi dal mobile…”.

“Abbiamo solide basi e un marchio che ha saputo crescere e consolidarsi nel tempo”, interviene Ivan Valeri. “Una storia verso la quale abbiamo il massimo rispetto e che non ci permette di sentirci “arrivati”, ma piuttosto ci stimola ad andare oltre quanto fatto dai nostri genitori. Da un lato, dunque, vogliamo accrescere tutte le nostre potenzialità aziendali, perché sappiamo di poter fare ancora di più se sapremo collocare ciò che siamo e che sappiamo fare in nuove prospettive. Dall’altro siamo impegnati a comprendere cosa ci attende nei prossimi anni. Mi spiego meglio: l’ultima stagione ci ha visto coinvolti in impianti molto importanti, commesse da milioni di euro che ci hanno dato grandi soddisfazioni e non solo in termini di fatturato. Ma nei prossimi anni saranno le grandi realizzazioni a offrire le migliori opportunità o potremmo dare il meglio di noi stessi affrontando una domanda che vuole più soluzioni di taglia contenuta?
Saremo sempre al fianco dei nostri partner e dei nostri clienti nelle grandi commesse in tutto il mondo, ma stiamo guardando con altrettanta convinzione alla possibilità di proporre la nostra flessibilità e il nostro know-how anche in contesti diversi: notiamo una certa saturazione nei grandi impianti e non le nascondo che ci aspettiamo una certa frammentazione del fatturato in commesse più piccole nei prossimi anni”.

Anche perché la movimentazione è una voce di investimento sempre più diffusa…
“È vero: negli ultimi anni abbiamo tutti compreso quanto rendere più fluido il flusso dei processi produttivi sia redditizio da ogni punto di vista e indipendentemente dalle dimensioni aziendali. È questo lo scenario a cui stiamo guardando e nel quale ci troviamo a operare, anche perché il costo della manodopera e la necessità di una “qualità” del lavoro sempre più alta sono oramai temi irrinunciabili per qualsiasi impresa, artigianale o industriale che sia!”.

Stiamo dedicando ancora più energie e risorse agli strettoi, ai sistemi di assemblaggio del mobile, grazie ai quali abbiamo completato la nostra proposta, arrivando di conseguenza a impegnarci a tutto tondo anche nel mondo dell’imballaggio: impianti completi “Industria 4.0” dal pannello fino al collo confezionato e avviato al carico. Se parliamo di cabinet, di “casse” siamo gli unici a poter dare tutto ciò che serve, dal movimento all’assemblaggio, dallo strettoio all’imballo”.

Una “nuova CVM” che festeggiate con questo primo quarantesimo…  
“Abbiamo fatto festa con collaboratori, partner clienti, fornitori… un obbiettivo importante in un momento come l’attuale, dominato dai timori e dalla drammatica realtà della pandemia, che però non ci ha fatto rinunciare a trovarci con tutti coloro che hanno fatto e fanno parte della nostra storia. Abbiamo dato una “visibilità ufficiale” al passaggio generazionale, lanciando quello che abbiamo chiamato il “progetto CVM”, ovvero l’adozione di sistemi e di procedure gestionali differenti che ci consentono di tenere traccia di ogni passaggio interno, intervento o lavorazione venga fatto in una parte qualsiasi dell’azienda. Un modo per essere più efficaci e per poter conoscere ogni passo di un progetto nato in ufficio tecnico e che – passo dopo passo – prende vita nei diversi reparti, sapendo in ogni momento a che punto siamo, come possiamo accelerare o intervenire per fare in modo che il nostro cliente abbia sempre e comunque la migliore e più veloce risposta possibile.
Per una realtà come la nostra si tratta davvero di un balzo in avanti, che ha permesso di portare ciò che prima le persone annotavano da qualche parte in un flusso di informazioni raccolte, elaborate e rese disponibili in tempo reale da un sistema informatico che trasforma le singole informazioni in un o strumento di miglioramento continuo per ciascuno di noi.
Anche questo è un modo per festeggiare quattro decenni di lavoro, un passaggio che non avremmo saputo compiere senza il pieno coinvolgimento di tutti i nostri collaboratori che – ci tengo a dirlo ancora una volta – sono sempre più la nostra forza”.

E il futuro?
“Tutto ciò che facciamo è uno sguardo al futuro, conclude Ivan Valeri. “Siamo una azienda che ha saputo scegliere di evolversi, di adeguarsi a tempi profondamente diversi facendo tesoro degli insegnamenti di chi è arrivato prima di noi. Dobbiamo gestire volumi e complessità più grandi, vogliamo investire per faci conoscere per ciò che siamo, per mostrare quanta solidità, quanta esperienza, quanta competenza c’è dentro il nostro marchio. Abbiamo rinnovato la nostra sede, investito in tecnologie di produzione e in sistemi di gestione che ci permettono di guardare con maggior tranquillità alla apertura dei nostri cataloghi verso settori diversi, una gamma di prodotti più ampia, nuovi mercati, collaborazioni più intense con alcuni dei protagonisti della tecnologia: stiamo continuando a seminare, a consolidare le nostre basi, a implementare continuamente la nostra visione del prodotto anche al di fuori del mobile, il nostro universo di riferimento.
Sappiamo di avere molto da fare, raccogliamo enormi stimoli dal mercato, lavoriamo senza sosta sulle esigenze dei nostri clienti, sapendo che dobbiamo poter essere noi a proporre loro nuovi percorsi, nuove idee, nuove possibili soluzioni! Per una realtà come la nostra, per chi fa prodotti come i nostri è essenziale più che mai immedesimarci nelle necessità dei nostri clienti per proporre qualcosa a cui nemmeno loro avevano mai pensato… e le garantisco che la fantasia non ci manca!”.

A cura di Luca Rossetti

cvmitalia.com

Cvm: quarant’anni di continua ricerca fra logistica e movimentazione ultima modifica: 2022-01-20T16:02:16+00:00 da Francesco Inverso