Weinig: un punto sul presente e sul futuro…

Abbiamo fatto un resoconto dell’ultimo biennio con Albert Grumer, direttore generale di Weinig Italia, per capire quali siano le prospettive per i prossimi anni del gruppo tedesco…

Soddisfazione e ottimi risultati. Xylexpo 2022 è stata un ottimo evento per Weinig, il ben noto gruppo tedesco specializzato nella realizzazione di macchine e tecnologie per la lavorazione del legno. Una quattro giorni che ha convinto pienamente Albert Grumer, il direttore generale di Weinig Italia. Un’occasione per raccontare il ritorno a Xylexpo, ma anche per fare un quadre sui risultati del gruppo in questo triennio decisamente “fuori dall’ordinario”, alla quale Weinig ha partecipato in forze: con uno stand di oltre 1.100 metri quadrati, la superficie era quasi raddoppiata rispetto alla precedente Xylexpo 2018. “Quest’anno eravamo il secondo espositore più grande, avevamo 17 macchine in funzione, un segno evidente del nostro interesse“, ha affermato Grumer.

Albert Grumer.

Personalmente sono molto soddisfatto e anche un po’ sorpreso dell’affluenza”, ci ha raccontato durante la fiera. “Alla vigilia c’erano diverse perplessità, non lo voglio nascondere, vista anche l’assenza di alcuni gruppi importanti, sul mercato italiano e tedesco. Ci siamo posti delle domande, se partecipare o meno, ma devo essere onesto: come responsabile per l’Italia ho spinto, ci ho creduto, dopo i due anni di pandemia. Una fiera italiana in Italia era importante. I nostri clienti hanno voglia di fiera e noi dobbiamo approcciarci a questi eventi con il massimo impegno e con il nostro pieno organico. Crediamo fortemente nell’importanza delle fiere, del contatto, nel tornare a comunicare dal vivo e non solamente attraverso uno schermo”.

Il 2020 è stato chiaramente l’anno più difficile, perché ci siamo trovati travolti senza preavviso dalla pandemia, ma abbiamo lavorato bene. Devo dire che eravamo un gruppo molto digitalizzato anche prima della pandemia e questo ci ha permesso di reagire prontamente alle sfide del 2020, alle limitazioni negli spostamenti, i rallentamenti dovuti alle difficoltà logistiche.
Il 2021 invece è stato un anno decisamente positivo a livello di innovazione, investimenti e di numeri. Certo, dobbiamo tenere conto del fatto che i dati del 2021 siano stati spinti dai tanti incentivi messi a disposizione, in primis dall’Industria 4.0, e dalla riapertura che ha fatto “schizzare” la domanda. Dati reali ovviamente, con ordini e fatturati record a livello globale per il gruppo Weinig, cha ha registrato il proprio record storico, ma da guardare sempre con cognizione di causa e comprendendo come non ci si debba soffermare solo sui numeri, ma lavorare in prospettiva. E in questo senso il 2022 è stata la conferma dell’ottimo lavoro che abbiamo fatto e della lungimiranza delle nostre scelte. A livello di numeri, ordini e fatturato, siamo in linea con quanto visto lo scorso anno. Come ho accennato, un importante traino sono stati gli incentivi per l’Industria 4.0, per cui dovremo farci trovare pronti anche quando questi incentivi diminuiranno. Siamo preparati
”.

E per il 2023?
Non ci saranno i numeri del 2022 per nessuno”, spiega Grumer. “A causa dell’inflazione, dell’aumento dei costi energetici e della complessa “situazione materie prime”, quelli che ci aspettano sono anni più incerti, specialmente se confrontati con due anni eccezionali come il 2021 e 2022. Il 2023 sarà l’uscita dalla bolla che abbiamo avuto nel 2021-2022, ma sono sicuro che ci faremo trovare pronti”.

Quali strategie metterete in atto?
Sicuramente è una situazione complessa e non è possibile avere strategie o piani “troppo a lungo termine”. Ai costi energetici bisogna aggiungere anche l’incognita della guerra russa-ucraina, che ci sta facendo comunque vivere in una sorta di economia di guerra, con le conseguenze, umane e industriali, del caso. Chiaramente la prima strategia da mettere in atto in una situazione simile è puntare al risparmio energetico e alla riduzione dei costi. In tal senso abbiamo cercato di ampliare la nostra gamma di prodotti per sviluppare delle soluzioni entry level per la piccola media impresa, che riescano a ottimizzare i tempi e i costi. Bisogna sapersi adattare”.

Quali saranno le parole chiave per il futuro?
Sicuramente la parola chiave per il prossimo futuro sarà ottimizzazione. Ottimizzare i processi produttivi, massimizzare la resa del legno riducendo o eliminando dove possibili gli sprechi e migliorando ulteriormente l’efficienza. Concetti importanti, anche in chiave della costante ricerca della sostenibilità.
Un’altra parola chiave è digitalizzazione. Un concetto che in Weinig, come ho detto, portiamo avanti da anni e che cerchiamo di avere sempre ai massimi livelli, sia per le piccole e medie imprese, sia per quella grandi. E infatti stiamo lavorando per rendere ancora più efficienti e performanti i nostri software gestionali.
Come ho accennato, quelli che si presentano di fronte a noi sono anni complessi, ricchi di sfide, dalla digitalizzazione alla sostenibilità, ma sono convinto che saremo in grado di affrontarle e di ottenere i migliori risultati possibili
”.

A cura di Francesco Inverso

weinig.com

Weinig: un punto sul presente e sul futuro… ultima modifica: 2023-01-23T15:48:12+00:00 da Francesco Inverso