Numeri negativi per il terzo trimestre della filiera legno-arredo, che però preannunciano – secondo gli ultimi dati e statistiche – una crescita per il prossimo anno. Questo è quanto emerge dai dati rilasciati da FederlegnoArredo, nel consueto monitor trimestrale, su un campione rappresentativo di aziende che pesano in termini di fatturato il 18 per cento, pari a circa 10 miliardi sui 56,5 totali.. “Che anche il terzo trimestre sarebbe stato negativo sia per la filiera legno-arredo che per i due macrosistemi lo avevamo già messo in conto e annunciato da tempo, e adesso i dati del nostro monitor lo confermano. La filiera registra un meno 7,8 per cento nel periodo gennaio-settembre ’23, rispetto allo stesso periodo del 22; mentre l’export, che pesa per il 41 per cento, si attesta a meno 7,5 per cento e il mercato interno a meno 8,1 per cento”, ha spiegato Claudio Feltrin, presidente della federazione.
“Se come si evince dai dati per la filiera (vedi GRAFICA) non si registrano variazioni consistenti tra Italia ed estero, per i due macrosistemi le differenze sono nette. Il macrosistema arredamento indica una contrazione delle vendite pari al meno 3,3 per cento, ma tiene il mercato italiano con un più 0,3 per cento, mentre c’è un’importante flessione (6,4 per cento) dell’export, che pesa per oltre il 51 per cento. Il macrosistema legno ha una flessione media del 14,5 per cento, con un trend negativo più accentuato sul mercato interno meno 15,6 per cento e, seppure a doppia cifra, più contenuto per l‘export, che pesa per il 27 per cento, a meno 11,4 per cento”. (vedi GRAFICA)
La filiera del legno-arredo si avvia quindi a chiudere un anno complicato e che, sempre secondo il Monitor di FederlegnoArredo, si prevede si attesti a un meno 7 per cento complessivo, con l’export a meno 7,2 per cento e il mercato interno a meno 6,8 per cento (vedi GRAFICA). Più contenuta dovrebbe essere la flessione del macrosistema arredamento (meno 3,7 per cento) con un peggioramento limitato sul mercato interno (meno 0,9 per cento) mentre il mercato estero risulta a meno 6 per cento. Per il macrosistema legno l’anno potrebbe chiudersi con un meno 11,5 per cento complessivo: (meno 11,6 per cento Italia, meno 11,1 per cento l’export. (vedi GRAFICA)
Con la fine del 2023 può dirsi quindi concluso un periodo eccezionale per il settore, che lo ha visto per lungo periodo – Covid e post Covid – protagonista di una stagione al di sopra di ogni aspettativa, con numeri difficilmente ripetibili perché figli di una condizione contingente che aveva messo la casa e l’abitare al centro dei capitoli di spesa di cittadini e famiglie di tutto il mondo. Con la fine del Covid, le abitudini di spesa sono tornate a diversificarsi, sono scoppiati ben due conflitti alle porte dell’Europa e a tutto questo si aggiunge una retromarcia, seppur comprensibile, su alcuni bonus edilizi. Elementi sufficienti per rendere plausibile un ritorno ai livelli del 2019.
“Adesso – commenta Feltrin – ci aspetta un periodo di assestamento e normalizzazione che va comunque calato in un contesto internazionale instabile, nemico del business e dei mercati. Ma dal nostro Monitor si intravede uno spiraglio di positività, con un 2024 che potrebbe riportare la filiera al segno positivo con un più 2 per cento, l’Italia a meno 0,7 e l’export che torna a crescere del 6,8 per cento. Una boccata d’ossigeno che mitiga le difficoltà del ’23 con i mercati tradizionali – a partire dalla Germania e dagli Stati Uniti – in grande difficoltà, cui si aggiungono ovviamente le zone di guerra e la Cina. In controtendenza il Medio Oriente, in primis l’Arabia Saudita, confermato dal più 4,6 per cento dell’MSA nel gennaio-agosto, ma anche gli Emirati Arabi Uniti e l’India. Per il macrosistema arredamento si pensa a un più 5 per cento complessivo, con un andamento migliore per l’estero (più 7,5 per cento) rispetto all’Italia, comunque positiva a più 3,2 per cento.L’appuntamento con il Salone del Mobile di aprile 2024 sarà l’occasione per le nostre aziende di misurare se, e come, hanno saputo interpretare i continui cambi di scenari, avendo l’occasione di incontrare buyer da tutto il mondo, confrontarsi con i diversi mercati e gettare già le basi per gli investimenti del 2025”.
Per quanto riguarda invece il macrosistema legno emerge ancora un segno negativo (meno 2,8 per cento) determinato da una flessione maggiore del mercato interno (meno 5,6 per cento) rispetto all’andamento positivo delle esportazioni (più 4,7 per cento).
SISTEMA ARREDAMENTO E COMPARTO CUCINE
Le cucine segnano una flessione (meno 3,7 per cento), più marcata sul mercato nazionale (meno 5,9 per cento) che oltreconfine (più 0,9 per cento). Per quanto riguarda le previsioni sull’intero 2023, complessivamente le aziende del sistema arredamento indicano una flessione (meno 5,2 per cento) di poco più marcata per l’export (meno 6,2 per cento) rispetto al mercato interno (meno 4 per cento). Le aziende del settore cucine prevedono una chiusura di anno in calo (meno 2,7 per cento), penalizzate dal mercato interno (meno 6,6 per cento) ma in positivo sull’export (più 5,6 per cento). Molto difficile formulare una previsione nella complessità del momento, in particolare sui mercati internazionali. Circa due terzi delle imprese dell’arredamento che esprimono il loro sentiment ritiene che il 2024 potrebbe essere un anno di recupero di quanto perso nel 2023, più importante per l’estero: in particolare le aziende del comparto cucine si aspettano un recupero del 9,3 per cento sui mercati esteri.
SISTEMA ARREDO-BAGNO
Il trend complessivo del sistema arredo-bagno evidenzia una stazionarietà, con un leggero segno meno (meno 1,5 per cento) e senza particolari differenze tra Italia ed estero (rispettivamente meno 1 per cento e meno 1,9 per cento rispetto al gennaio-settembre 2022). Per le imprese che hanno formulato una previsione sull’anno 2023, l’ultimo trimestre dell’anno vede una contrazione delle vendite abbastanza decisa (meno 2,2 per cento) che porterà a peggiorare il dato complessivo soprattutto in Italia (meno 2,5 per cento) ma anche all’estero (meno 1,8 per cento). Le previsioni per il 2024 indicano invece un sentiment positivo, con una crescita che coinvolge due terzi delle imprese in Italia e tre su quattro all’estero. Un atteggiamento di fiducia che nasce anche dall’avvicinarsi del prossimo Salone Internazionale del Bagno di aprile, nell’ambito del Salone del Mobile.Milano, momento in cui le aziende avranno modo di capire i mercati potenziali e intravedere nuove prospettive di crescita.