Sono oltre 800 aziende, con 10mila addetti e 2.500 milioni di euro di fatturato, le imprese del comparto legno-arredo che costituiscono il Distretto del Livenza, l’area a maggior concentrazione di aziende produttrici di mobili finiti e componenti in Europa, collocata a cavallo tra le province di Pordenone, Treviso e parzialmente di Venezia. Allargando l’analisi, l’intera area del Nord Est italiano conta su oltre 4mila aziende del comparto mobiliero in generale, con più di 40 mila addetti: cifre che lo evidenziano come un elemento di forza dell’economia di questa macro-area del Paese.
Pordenone Fiere guarda al comparto del legno-arredo come a uno dei settori portanti della propria attività fieristica annuale. Lo fa grazie alla collaborazione con Sicam, che ha ospitato dal 20 al 23 ottobre scorso e più direttamente organizzando Samulegno, biennale la cui 18esima edizione è in programma dal 9 al 12 febbraio 2011.
Un nuovo appuntamento, dunque, con il Salone biennale delle macchine e tecnologie per la lavorazione del legno, destinato a servire il distretto mobiliero più significativo a livello nazionale ma proiettato anche, ormai da anni, verso i mercati del centro Europa ed i Balcani. Una rassegna che, a onor del vero, ha mostrato qualche segno di sofferenza nelle ultime edizioni ma che lavora sempre con grande determinazione per verificare come proporsi al meglio a un settore che vede un calendario fieristico in continua e “complessa” trasformazione. Un impegno testimoniato dal fatto che l’edizione 2011 vedrà comunque un raddoppio della superficie espositiva occupata nel 2009, anno in cui l’evento pagò in modo fortissimo il difficile momento economico.
A vantaggio di Samulegno l’essere l’unico evento italiano degli anni dispari e l’avere scelto di puntare con forza su un tema, un argomento: la produzione flessibile e il just in time. Segnali di forte interesse, secondo quanto ci hanno detto i vertici di Fiera di Pordenone in occasione della conferenza stampa di presentazione, da parte di grossi marchi.
“E’ proprio questa la chiave: il mercato”, ha commenta Alessandro Zanetti, amministratore delegato di Pordenone Fiere. “Pordenone, con il territorio che rappresenta, rimane infatti la componente più significativa del mercato italiano, il quale, a sua volta, rimane uno dei principali al mondo per design, capacità produttiva, grado di innovazione e qualità del prodotto. Ecco perché le più importanti aziende dell’industria del complemento hanno scelto Sicam, e per la stessa ragione i marchi leader nelle tecnologie per la produzione del mobile rimarranno (o torneranno) a Pordenone”.
“Per innovare e competere è necessario anche il coraggio degli imprenditori, che nella nostra zona certamente non manca”, ha concluso Zanetti. “Solo con il coraggio le aziende possono guardare in faccia al futuro in un mercato sempre più difficile e competitivo. E la Fiera di Pordenone continuerà a impegnarsi per sostenere e accompagnare gli imprenditori del Distretto in queste loro azioni mirate a restare saldamente ancorate ai mercati trainanti”.
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ultima modifica: 2010-11-23T00:00:00+00:00
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