Pallet e imballaggi Epal e Fitok verso chiusura d’anno con segno più

Pur con percentuali differenti i settori pallet e imballaggi tornano a sorridere e chiudono in attivo i primi tre trimestri dell’anno.

I primi nove mesi del 2015 hanno fatto registrare l’aumento della produzione di pallet e imballaggi di legno Fitok
(tipologia di prodotto rivolta prevalentemente alle esportazioni): un incoraggiante più 4,1 per cento, pari a 1.611.825 metri cubi, ottenuto soprattutto grazie alla crescita di oltre 60mila metri cubi del materiale trattato nei forni di essiccazione e reso conforme al marchio ISPM 15.

Pari al 14 per cento, invece, l’incremento della produzione di pallet Epal (prevalentemente destinati al mercato interno e alla grande distribuzione), per un totale complessivo di 6.104.560 pezzi prodotti. Tale risultato è stato garantito dall’ottimo andamento del “nuovo” con un significativo +19 per cento e 3.407.320 pezzi (più 26,5 per cento nel periodo luglio-settembre) e dalla tenuta dei pallet “riparati” che hanno chiuso i primi nove mesi del 2015 con un aumento dell’8 per cento (2.697.240 pezzi) nonostante un calo del 2,3 per cento nel terzo trimestre.

“L’ottimo andamento complessivo della produzione nel settore dei pallet è da legare principalmente all’estensione della normativa sulla reverse charge, già prevista per i rottami, anche alle cessioni di pallet in legno recuperati ai cicli di utilizzo successivi al primo. La direttiva, entrata in vigore del 1° gennaio 2015 su pallet usati e dal 1° aprile dello stesso anno sulla commercializzazione dei pallet nuovi, è stata prevista al fine di ridurre i fenomeni di frode e di evasione dell’Iva, evitando che l’acquirente “porti in detrazione l’imposta che il cedente non provvede a versare all’erario”, spiega Andrea Silvestri, consigliere incaricato Gruppo produttori pallet Assoimballaggi.
“La normativa ha dato una spinta ai produttori Italiani a discapito di società import-export organizzate nell’acquisto di ingenti quantitativi di pallet da Paesi intra-UE e rivenduti sul territorio italiano incamerandosi l’Iva senza poi versarla all’erario. I dati di Conlegno parlano chiaro, il raffronto 2014-2015 dei primi nove mesi sulla produzione di pallet Epal mostra un incremento che non si registrava dal 2008. Non meno significativa, sia pur leggermente più timida rispetto all’anno precedente la crescita dei pallet Epal che, a mio parere, hanno beneficiato di un controllo più oculato da parte delle aziende utilizzatrici nella gestione del parco pallet. Discorso a parte lo meritano i pallet Epal riparati il cui calo nell’ultimo trimestre è da legare prevalentemente al rallentamento delle importazioni dall’estero e alla diminuita capacità di raccolta interna. Detto ciò  − continua Silvestri − il comparto pallet deve continuare a evolversi in quanto le aziende utilizzatrici richiedono sempre più frequentemente un servizio completo, dalla fornitura del prodotto al ritiro del pallet a fine ciclo per la riparazione o il riutilizzo in altri ambiti. Per poter affrontare la concorrenza estera è infine indispensabile operare con sempre maggiore flessibilità e sinergia con le aziende specializzate nella riparazione e recupero degli imballi”.

Pallet e imballaggi Epal e Fitok verso chiusura d’anno con segno più ultima modifica: 2015-12-16T00:00:00+00:00 da admin