Legno-arredo: l’inizio del 2021 segna la ripresa

Dopo un 2020 fortemente negativo, i primi mesi del 2021 hanno registrato numeri fortemente positivi per la filiera del legno-arredo, non solo rispetto al 2020, ma anche al 2019. Tanti segni più che fanno ben sperare per la seconda parte dell’anno e per un ripresa che – si spera – ormai avviata…

39 miliardi di euro, di cui 15 destinati all’export, oltre 300mila addetti, 71.500 imprese e un saldo commerciale attivo di 7,6 miliardi di euro. Il solo macrosistema arredamento vale 21 miliardi di euro, di cui 11 miliardi destinati all’export e 10 miliardi al mercato nazionale.
Questa è la fotografia della filiera legno-arredo – scattata alla vigilia del supersalone andato in scena a inizio settembre – che disegna uno scenario particolarmente positivo dopo un anno difficile.

Certo, il confronto con i primi mesi del 2020 deve essere obbligatoriamente contestualizzato: bisogna tenere conto dei lockdown e delle chiusure generalizzate, ma questi numeri positivi non sono solo frutto di un confronto impari con un periodo difficile. La crescita c’è ed è tangibile anche se raffrontata con lo stesso periodo del 2019, indice di un comparto che, grazie anche alle scelte oculate delle aziende, è ripartito. Insomma, questa prima parte del 2021 non ci lascia solamente la speranza che tutto possa ripartire, ma delle vere e proprie certezze (facendo i dovuti scongiuri del caso).

Guardando i primi cinque mesi del 2021, infatti, si evidenzia come l’export del macrosistema arredamento e illuminazione sia in forte crescita (5,4 miliardi di euro, con un più 43,2 per cento) rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, ma allo stesso tempo si registra un moderato incremento anche rispetto ai dati del 2019, quando l’export valeva 5,1 miliardi di euro, a testimonianza di un trend in crescita, pur con tutte le incertezze legate in primis all’evolversi della pandemia. I primi cinque sbocchi commerciali sono Francia (988,5 milioni di euro, più 53,7 per cento rispetto al 2020 e più 15,3 per cento rispetto al 2019), Stati Uniti (573,5 milioni di euro; 73,7 per cento rispetto al 2020 e più 35,2 per cento rispetto al 2019), Germania (555,5 milioni di euro, più 32,8 per cento rispetto al 2020 e più 8,6 per cento rispetto al 2019) Regno Unito e Svizzera.

Dalle rilevazioni del Monitor del Centro studi di FederlegnoArredo, nel primo semestre 2021 le vendite – rispetto allo stesso periodo 2020 – registrano un aumento del 51,7 per cento con un recupero in particolare sul mercato italiano (più 67,3 per cento). E, dove si riesce a fare un raffronto tra il primo semestre 2021 e il primo semestre 2019, emerge un dato confortante per l’intera filiera, con una crescita globale del 14,3 per cento e del 21,4 per cento sul mercato italiano.

Lo stato di buona salute del nostro settore, pur fra luci e ombre – spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo – è il risultato di un mix di fattori che hanno avuto proprio nella ritrovata centralità della casa in periodo “Covid”, il suo motore propulsore. Ma faremmo un torto alla qualità dei nostri prodotti, al lavoro di ricerca delle nostre aziende, alla loro capacità di continuare a pensare e produrre novità quando il mondo si era fermato, se non dicessimo che questi dati sono anche la dimostrazione del valore della nostra filiera, della nostra manifattura e della innata capacità di esportare nel mondo”.

“Un valore inestimabile – prosegue Feltrin – che va ben al di là dei numeri e che non può fare a meno di una vetrina internazionale come il Salone del mobile che, quest’anno, si concretizza in una formula innovativa e unica, pensata proprio per l’eccezionalità del periodo. Adesso, come Federazione dobbiamo essere concentrati nell’accompagnare e sostenere le nostre aziende nel processo di conversione verso la piena sostenibilità che sarà sinonimo di competitività e, persino, di sopravvivenza sul mercato”.

“Il nostro lavoro – prosegue il presidente di FederlegnoArredo – in questa direzione si concretizzerà con la presentazione del manifesto sostenibilità nel corso della conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici in programma a Glasgow a novembre 2021. In un’ottica di sostenibilità non possiamo esimerci dal concentrare i nostri sforzi affinché nel nostro Paese si attui una vera politica forestale che sappia coniugare difesa del territorio contro l’abbandono e il dissesto idrogeologico, valorizzazione del nostro legname e conseguente riduzione della dipendenza dall’estero. Rafforzare questo aspetto ha soltanto vantaggi: sia in termini ambientali che economici”.

“Forte il nostro impegno – conclude Claudio Feltrin – anche sui tavoli europei sul tema delle certificazioni che hanno trasformato il mercato europeo in una sorta di puzzle in cui ogni Paese detta le proprie regole, creando per molto prodotti delle vere e proprie barriere all’ingresso, “mascherate” da certificazioni. Credo sia giunto il momento che l’Europa si armonizzi e ragioni davvero come un unicum, anche alla luce del fatto che potenze come la Cina e la Russia stanno mettendo in atto politiche di chiusura, oserei dire protezionistiche sia in termini di importazioni di prodotti (Cina) che di esportazioni del legname (Russia). È il momento di dimostrare di saper fare sistema e che ogni Paese volga lo sguardo oltre confine: non farlo sarebbe una scelta poco lungimirante”. 

I DATI ISTAT

L’ultimo indice della produzione industriale (calcolato sul volume di produzione) – diffuso da Istat per il periodo gennaio-giugno 2021 – indica per le imprese del Mobile un rimbalzo del 48,7 per cento (più 7,7 per cento rispetto al 2019). Bene le cucine (più 64,4 per cento sul 2020 e più 15,1 per cento sul 2019) mentre arretrano i mobili per uffici e negozi (meno 10,0 per cento sul 2019). Positivo anche il dato della produzione industriale per l’Illuminazione (più 49,5 per cento sul 2020 e più 19,9 per cento sul 2019). 

SISTEMA ARREDAMENTO

Come evidenziato dal Monitor del Centro Studi FederlegnoArredo rispetto al corrispondente periodo 2020 il sistema arredamento ha registrato un aumento del 56,2 per cento, con un recupero in particolare sul mercato italiano (più 65 per cento). Rispetto al primo semestre 2019, la crescita delle vendite totali supera il 15 per cento, mentre sul mercato italiano la crescita delle vendite sfiora quasi il 20 per cento.
Per quanto le previsioni per la fine del 2021 siano positive (con una crescita ipotizzata tra il 10 e il 30 per cento), sulla filiera pende ancora la spada di Damocle della carenza delle materie prime, con il conseguente aumento dei costi. Una situazione di incertezza che, unita agli sviluppi della pandemia e nuove eventuali limitazioni, motiva la ampia forbice nei possibili scenari previsionali.

Le esportazioni del sistema arredamento nei primi cinque mesi del 2021 registrano un deciso incremento (3,1 miliardi di euro, più 52,2 per cento rispetto al 2020). Il dato rimane comunque positivo anche se raffrontato al 2019, con un incremento pari al 10,1 per cento. Francia, Stati Uniti e Germania rappresentano i primi tre mercati di sbocco per l’export del Sistema Arredamento italiano.

In forte crescita anche le importazioni del sistema arredamento (868,9 mln di euro, più 36,5 per cento) con decisi incrementi da parte di tutti i principali Paesi fornitori. Se invece il raffronto viene effettuato con il 2019, quando le importazioni nel periodo gennaio-maggio erano pari a 842 mln di euro, si può apprezzare come la dimensione dell’import sia posizionata su valori molto simili. In ogni caso, la Cina con un valore di quasi 267 mln di euro rimane largamente il primo Paese fornitore. 

L’export dell’area living (266,2 mln di euro) nel periodo gennaio-maggio 2021 evidenzia un incremento molto forte (più 68,3 per cento sul 2020 e più 21,7 sul 2019). Il comparto degli imbottiti (870,2 mln di euro) nel periodo gennaio-maggio 2021 registra un incremento del più 63,2 per cento sul 2020 e più 14,9 sul 2019. La Francia si conferma il primo sbocco commerciale estero con il 25 per cento del totale esportato. Il comparto delle camere da letto mostra un autentico balzo delle proprie esportazioni (287,9 mln di euro, più 80,5 per cento) vigoroso anche se comparato all’export registrato nel periodo gennaio-maggio 2019 (più 53,1 per cento).

Gli Stati Uniti costituiscono il primo sbocco commerciale estero di questo comparto merceologico con una quota del 27 per cento. Nel periodo gennaio-maggio 2021 si evidenzia una crescita dell’export delle Cucine (più 44,4 per cento); anche il raffronto con il 2019 (323,5 mln di euro) mostra un percorso di crescita del comparto (più 6,8 per cento).  Anche il comparto mobili vari registra una netta crescita del proprio export (669,3 mln di euro, più 45,8 per cento sul 2020 e più 5,5 sul 2019).

SISTEMA ARREDOBAGNO

Rispetto al primo semestre del 2020 l’aumento delle vendite del sistema arredobagno è stato del 47,2 per cento (più 62,4 per cento in riferimento al mercato italiano), mentre rispetto al 2019 la crescita è del 14,9 per cento (più 12,8 per cento per quanto riguarda l’Italia).
Nei primi cinque mesi del 2021 le esportazioni del sistema arredobagno registrano un significativo incremento (695,2 mln di euro, più 38 per cento) rispetto all’analogo periodo del 2020: la Germania è il primo sbocco commerciale dell’export italiano di arredobagno seguito da Francia, Regno Unito, Svizzera e Spagna.

Anche il confronto con il periodo gennaio-maggio 2019, registrando in questo caso una crescita (più 4,6 per cento), conferma il dinamismo del comparto.
Relativamente alle importazioni del sistema arredobagno si evidenzia un robusto incremento nel periodo gennaio-maggio 2021 (256,4 mln di euro, più 42,6 per cento sul 2020 e  più 15,6 sul 2019). Cina (oltre un terzo del totale importato), Germania, Bulgaria, Turchia e Polonia, i primi cinque Paesi fornitori.

SISTEMA UFFICIO

Le esportazioni del sistema ufficio mostrano, nel gennaio-maggio 2021 e nel raffronto con il 2020, un andamento molto positivo (211,9 mln di euro, più 27,6 per cento), mentre prendendo in considerazione anche il 2019 – quando l’export si attestava a 235,3 mln di euro – si evidenzia una flessione del 9,9 per cento. Francia, Stati Uniti, Germania, Svizzera e Regno Unito rappresentano i primi cinque mercati esteri di riferimento.  
In modo analogo è da leggere anche il miglioramento dell’andamento delle importazioni (58,7 mln di euro, più 44,1 per cento). La Cina, primo Paese fornitore, rappresenta oltre un terzo del totale importato dall’Italia, seguita da Germania, Polonia, Paesi Bassi e Spagna.  

SISTEMA ILLUMINAZIONE

Arriva al più 36,6 per cento il recupero rispetto al primo semestre 2020 delle vendite totali del settore Illuminazione. Andamento migliore per il mercato nazionale (più 54,6 per cento), mentre l’estero, che pesa per il 72 per cento sul totale, registra una variazione più contenuta. Rispetto allo stesso periodo del 2019, emerge una crescita delle vendite complessive dell’11,3 per cento.

L’export del sistema illuminazione registra, nei primi cinque mesi del 2021, un incremento (656,6 mln di euro, più 25,6 per cento). Questo dato confrontato con il 2019 (677,8 mln di euro) segna una leggera flessione. Francia, Germania, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna sono i principali mercati di riferimento.

In crescita anche le importazioni del Sistema Illuminazione (359,1 mln di euro, più 26,7 per cento) rispetto al 2020 e in flessione rispetto ai valori del 2019 quando le importazioni ammontavano a 375,7 mln di euro. La Cina si conferma primo Paese fornitore rappresentando quasi la metà del totale importato dall’Italia.

Legno-arredo: l’inizio del 2021 segna la ripresa ultima modifica: 2021-11-09T13:02:02+00:00 da Francesco Inverso