“L’emergenza “Covid-19” ha colto tutti noi sicuramente di sorpresa e impreparati a una situazione mai vista ne vissuta in precedenza; la nostra azienda ha reagito prontamente, mettendo a disposizione dei dipendenti tutti i presidi sanitari necessari…
Giorgio Battistelli
direttore commerciale BUP UTENSILI (Pesaro, Pesaro Urbino)
www.buputensili.com
- Come avete reagito a questa emergenza?
“L’emergenza “Covid-19” ha colto tutti noi sicuramente di sorpresa e impreparati a una situazione mai vista ne vissuta in precedenza; la nostra azienda ha reagito prontamente, mettendo a disposizione dei dipendenti tutti i presidi sanitari necessari. Rispettando le direttive del DPCM in materia di distanziamento sociale, siamo rimasti operativi fino all’ultimo giorno che ci è stato permesso e abbiamo dotato l’ufficio commerciale e una persona dell’ufficio tecnico degli strumenti per poter operare in smart-working, cercando di dare tutto il supporto possibile alla nostra rete di vendita, distributori e importatori in tutto il mondo”.
- Che cosa, a vostro avviso, sta cambiando o cambierà in modo radicale?
“Secondo me stà cambiando la comunicazione: credo che si dovrà avere un’approccio diverso al nostro modo consueto di lavorare, fino ad ora fatto di tanti incontri diretti con clienti, agenti, distributori, fornitori. La modalità indubbiamente migliore e che da sempre ci ha dato ottimi risultati. Probabilmente ci si dovrà adattare a una nuova realtà, dotare di strumenti adatti alla comunicazione a distanza, conference call, webinar, pubblicazioni sui social, siti web dove poter dialogare o altre sistemi per poter contattare i clienti e informarli limitando gli incontri diretti. Naturalmente tutti speriamo di tornare alla vita normale quanto prima, ma sappiamo che il cammino sarà lungo: non sappiamo quando potremo iniziare a organizzare fiere ed eventi come in passato e la “rete” potrà aiutarci a essere maggiormente in contatto con il mondo del lavoro e dei nostri clienti”.
- Che cosa le autorità e tutti noi dovremmo fare?
“Le autorità devono permettere alle aziende di sopravvivere e di continuare a dare lavoro alle persone: si deve trovare il modo di riaprire le imprese, di far ripartire la produzione e garantire anche la corretta concorrenza con altri Paesi Europei che attualmente non hanno completamente chiuso le produzioni e che stanno mettendo in difficoltà le aziende Italiane (almeno nel nostro settore, dove la concorrenza con la Germania è per noi la più sofferta). Da parte nostra, come aziende, dobbiamo adottare tutte le misure necessarie a garantire la sicurezza sul posto di lavoro, per poter così riprendere la produzione al più presto, supportando la nostra rete vendita e i nostri clienti che ancora lavorano e che hanno bisogno di nuovi macchinari e utensili che – se non trovano una risposta da noi – devono rivolgersi altrove, con la conseguente perdita di mercato per le nostre aziende. Questo è quanto mi sento di dire in un momento diffcile per tutti: dobbiamo reagire e salvaguardare il nostro lavoro ed il nostro Paese”.